Gravi “rischi di contaminazione” delle falde acquifere, dovuti a una struttura, quella dei laboratori del Gran Sasso, “fragile”, in uno stato di “generale abbandono” e quindi “non in grado di garantire la collettività” poiché, sostengono i magistrati, non c’è stata “la necessaria separazione” tra le condotte destinate alle acque per consumo umano e quelle di ‘scarto’. È una situazione allarmante quella tratteggiata dalla procura di Teramo nell’inchiesta sul presunto rischio d...
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A preoccupare il gip, che ha disposto il sequestro di alcune aree dell'Istituto di fisica nucleare, è soprattutto “lo stato di generale abbandono, se non di degrado, di alcuni tratti delle gallerie dei laboratori", dove “viene raccolta la maggior parte delle portate poi destinate all’uso idropotabile” che serve 700mila cittadini abruzzesi. "Non è in grado di garantire la collettività", scrive il giudice. Nell'inchiesta, chiusa negli scorsi giorni e che coinvolge anche Ruzzo Reti e Strade dei Parchi, si contano 10 indagati
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