Bimbi che sguazzano in acque di scarto industriale e rubinetti che sgorgano gasolio dal sottosuolo. Acqua giallastra dal puzzo petrolifero che scorre nei serbatoi delle villette e abitanti costretti a comprare l’acqua dai privati. Sono i segnali di un progressivo inquinamento della falda acquifera a Favignana. l’isola dell’arcipelago delle Egadi che dagli anni Settanta è alimentata da una Centrale termoelettrica a gasolio. Da tempo meta turistica dei vip, Favignana ospita l’A...
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Nella zona, nonostante il cartello di divieto di balneazione si tuffano turisti e famiglie. Uno degli abitanti racconta: “Le chiamano terme calde ma non sanno che in parte sono tossiche”. Due anni fa la Sea, l'azienda che gestisce la centrale, aveva chiesto lo spostamento dell'impianto ma l'iter è stato bloccato dal parere negativo della Regione siciliana. L'azienda presentò un dossier che conteneva anche una relazione tecnica in cui si ricostruiva la genesi e lo sviluppo di uno sversamento che ha penetrato le “rocce permeabili” fino alla falda acquifera
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