“La tua è una tara genetica: non entrerai mai nelle stanze del potere”.
Questa forse doveva essere un’offesa di uno dei tanti ex sindaci che si
lamentava del motivo per il quale protestassi stando dalla parte dei bambini e
non delle aziende che ci speculavano. Diventa difficile in effetti accettare da
qualsiasi amministrazione o governo che vengano fatte scelte che comunque
penalizzano persone, famiglie, quartieri città, realtà aziendali, territori. Lo
“sviluppo sostenibile” non esiste. Chi ne parla o non sa di cosa parla o ci sta
prendendo in giro. Sviluppo significa sempre inquinamento, aggravamento di una
condizione. Giustificare scelte, per esempio, sull’Ilva che “migliora le
precedenti” ma che non risolve il problema ambientale e la tutela della salute
a me sembra una bestemmia contro il genere umano. Il lavoro ad ogni costo e la
speculazione ad ogni costo, il guadagno non giustificano mai l’inquinamento (quindi
malattie e dolore). Sono decisioni aberranti e disumane. Se poi leggi o norme non
consentono di tutelare il lato umano vanno cambiate essendo queste disumane.
Anche l’atteggiamento, il metodo richiedono, per chi è all’interno delle
istituzioni, rispetto. Come speculazione non può giustificare scelte disumane
allo stesso modo l’obiettivo di aumentare i consensi deve far ricordare a chi
governa e amministra che ha degli obblighi morali e di mandato di tutelare,
prima di tutto le fasce sociali più deboli. (immagine tratta da http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2017/10/20/linquinamento-uccide-9-milioni-di-morti-nel-mondo-solo-nel-2015_f9b42f73-b9d2-49c1-bee6-1461b8ef492d.html)
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