lunedì 20 febbraio 2017

“Antenne, il monitoraggio dell'Arpa Latina; emissioni tutte nella norma”, il parere dell'Isde

Spett.le Redazione del Messaggero Cronaca di Latina,
in data 15 febbraio 2017, è stata riportata in prima pagina, la seguente notizia: “Antenne, il monitoraggio dell'Arpa Latina; emissioni tutte nella norma”.
In  qualità di rappresentante dell' Associazione Medici per l'ambiente sezione di Latina apprendo con piacere che una Istituzione importante come l'ARPA stia controllando le antenne degli operatori di telefonia mobile posizionati nel territorio di Latina, che emettono onde elettromagnetiche dannose per la salute umana.
L'ISDE di Latina si aspetta però che i controlli vengano effettuati su tutti gli impianti di telefonia e non solo sul 35% dei 94 siti  e sul 42% delle 158 stazioni radiomobili. Non si può comunicare alla popolazione che “tutto è nella norma”, quando meno della metà degli impianti è stata controllata.

I danni da onde elettromagnetiche, dopo circa vent'anni, stanno iniziando a venir fuori tant'è che l'Associazione Internazionale Ricerca sul Cancro ha indicato i campi elettromagnetici a radiofrequenze come possibili cause di alcuni tipi di tumori come il glioma cerebrale e il neurinoma del nervo acustico specie nei soggetti più giovani e nei bambini.
E poi, è vero che il limite previsto è di 6volt/metro, ma se ancora non si possono valutare appieno i danni nel tempo, l'unico limite che non provoca danni è zero volt/metro per cui, come è successo per il problema arsenico nell'acqua potabile, il cui limite da 50 microgrammi/litro è stato portato a 10, anche per le onde elettromagnetiche arriverà il momento in cui il valore attuale dovrà essere abbassato per evitare la comparsa di quelle patologie oncologiche che già la IARC sta incominciando a valutare.
Per tale motivo l'ISDE, per il principio di precauzione, sensibilizza l'ARPA ad un controllo più attento e minuzioso di tutte le fonti di emissioni di onde elettromagnetiche, che, nel solo territorio comunale di Latina sono 252 (una ogni 500 abitanti circa !). Se l’ARPA non ha mezzi e personale, provvedesse prima a riempire i suoi vuoti tecnici e lavorativi, piuttosto che annunciare risultati insufficienti e parziali di una realtà tutta in divenire.
 Per poi passare a tutta la provincia di Latina. Sperando che venga imposto uno stop al posizionamento di altre antenne nel territorio di Latina e formulato un regolamento comunale che tenga conto del bioaccumulo di queste onde elettromagnetiche ormai riconosciute dannose per l'uomo insieme a un frequente monitoraggio di quelle esistenti.


Dott. Pasquale Milo
Presidente dell'ISDE di Latina

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