martedì 28 ottobre 2025

A sette anni da Vaia, la montagna rinasce, dall'articolo di Marco Talluri ambiente e non solo

 tratto da https://ambientenonsolo.com/a-sette-anni-da-vaia-la-montagna-rinasce/


A sette anni da Vaia, la montagna rinasce

A sette anni dal passaggio della tempesta Vaia — che nell’ottobre 2018 devastò oltre 42.000 ettari di foreste tra Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli, abbattendo 16 milioni di metri cubi di alberi — continua il lavoro di rigenerazione nei territori colpiti. Accanto agli interventi per contenere l’emergenza del bostrico tipografo (Ips typographus L.), il coleottero che attacca gli abeti indeboliti, nascono oggi nuovi progetti per costruire boschi più forti e diversificati.

Nel comune veneto di Enego, il più colpito in assoluto da Vaia, sono già stati ripristinati 31 dei quasi mille ettari distrutti. Qui, in occasione dell’anniversario, Etifor – spin-off dell’Università di Padova – e WOWnature lanciano un nuovo progetto di riforestazione che interesserà 30 ettari nella Piana di Marcesina nei prossimi cinque anni. L’obiettivo è chiaro: creare foreste miste, più resilienti ai cambiamenti climatici e agli attacchi parassitari, capaci di resistere agli eventi estremi.

Il progetto, già sostenuto da Alì Supermercati, che ha adottato i primi 3.000 alberi destinati alla messa a dimora in primavera, prevede l’impianto di faggi, larici e abeti bianchi, accompagnati da specie autoctone come sorbi, saliconi e betulle. La disposizione segue uno schema irregolare, con nuclei di circa 1.500-1.600 piante per ettaro, per riprodurre la struttura naturale del bosco e migliorarne la stabilità ecologica.

Come ricordava Mario Rigoni Stern, originario dell’altopiano di Asiago, “la diversità è la forza della natura”. La lezione torna oggi di straordinaria attualità: i boschi formati da sole conifere, come gli abeti rossi, si sono rivelati fragili, vulnerabili al vento e agli insetti.

“La tragedia di Vaia ci ha insegnato a unirci – cittadini, istituzioni e aziende – per ripristinare i boschi dell’Altopiano rendendo gli ecosistemi più resilienti”, spiega Alex Pra, coordinatore del Programma Foreste di Etifor. “Il lavoro è ancora lungo, ma la partecipazione costante di realtà pubbliche e private, a sette anni dall’evento, è un segnale di grande speranza”.

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