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pontinia ecologia e territorio

Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi

martedì 31 maggio 2016

NUOVA INCHIESTA IN CAMPANIA Via le prime ecoballe Ma spuntano rifiuti speciali sul Vesuvio

GIORNATA DOUBLE FACE sul versante
rifiuti in Campania. Mentre a
Giugliano prende il via l’operazione di rimozione
dei 5 milioni di ecoballe stipate dai
tempi dell’emergenza (“siamo pronti a cancellare
la vergogna della Terra dei Fuochi”,
proclama il governatore De Luca), nei pressi
del Vesuvio il Noe e la Procura di Napoli
scoperchiano l’ennesimo pentolone nascosto
di monnezza e veleni, 200.000 metri
cubi di rifiuti speciali nascosti in cava Fiengo.
In un’area di 15 ettari i militari hanno trovato
carcasse di automobili, bidoni di materiale
bituminoso, vestiti bruciati, pneumatici.
Il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso
ha guidato personalmente il sopralluogo
ed ha assistito ai carotaggi propedeutici
alle analisi dell’Arpac, che avrebbero evidenziato
la presenza di rifiuti stratificati
già nei primi metri di scavo. “Servono interventi
urgenti di bonifica” sostiene il magistrato
a capo del pool Ambiente. Intanto le
prime ecoballe rimosse a Giugliano dovrebbero
presto raggiungere la Spagna e la
Romania, dove verranno smaltite coi loro
impianti.
VIN. IUR
Pubblicato da giorgio libralato alle 22:42 Nessun commento:

Carne e antibiotici, allarme in tavola “Manca la ricerca” La specialista Galiuto conferma la denuncia di Report: ”Studi fermi da anni, negli alimenti variabili ignote”

Leda Galiuto
è attualmente
profe ss oress a
di Cardiologia
oltre che
responsabile
del reparto
di Cardiologia
riabilitativa
all’ospedale
Gemelli
di Roma.
Secondo
la Galiuto
l’aumento
di batteri
resistenti è
dovuto all’uso
indiscriminato
di antibiotici
» DAVIDE MILOSA
Allevamenti di polli intensivi.
Immagini choc ma
non nuove. Maiali in gabbie
lerce con decine di topi
a rosicchiare loro la schiena.
Contenitori di medicinali nei cesti
dell’immondizia. Succede in
Emilia-Romagna. All’ingresso la
scritta rassicura: “Zona protetta
in biosicurezza”. Dentro di sicuro
c’è ben poco. Il caso fa scandalo
perché l’area filmata e mandata in
onda nel servizio di Report di domenica
Pubblicato da giorgio libralato alle 22:42 Nessun commento:

Il rogo sfregia Pantelleria “Sono i nemici del Parco” Il vento favorisce le fiamme, il bosco brucia. Il sindaco: “Atto criminale inaudito”

“Danni incalcolabili”
In fumo centinaia
di ettari. “Dà fastidio
che un nuovo ente
controlli le risorse”
GIUSEPPE LO BIANCO
Pante lleria
Vista dall’alto, era una macchia verde
che dalla sommità di Montagnagrande
si distendeva verso il mare di “Dietro
isola’’, al Salto della Vecchia: ora è un
mucchio di sterpaglie fumanti, centinaia di ettari
di conifere, macchia mediterranea,
lecci secolari e il
vitigno di zibibbo protetto
dall’Unesco andati in fumo su
cui volteggia l’ultimo dei quattro
Canadair che da tre giorni
lavorano senza sosta su Pantelleria,
in fiamme per “un atto
criminale senza precedenti’’ ,
come denuncia il sindaco Salvatore
Gabriele che ha chiesto
la dichiarazione dello stato di emergenza postando
su You Tube un video in cui punta il dito
sui piromani e chiede di non essere lasciato solo
a fronteggiare l’emergenza: “Non saranno questi
Pubblicato da giorgio libralato alle 22:40 Nessun commento:

MESSINA, DOPO L’AG GUATO Mafia dei Nebrodi, 23 arresti: pizzo, droga e appalti agli amici

TRAFFICO DI STUPEFACENTI, pizzo
sulle forniture alle imprese edili,
controllo degli appalti sui centri dei Nebrodi,
rapine. La procura messinese stringe il cerchio
sulla mafia del suo territorio e fa scattare
un’operazione di polizia, denominata “S e n za
t re g u a ” che, dopo il vaglio del gip, porta 16
persone in carcere e sette ai domiciliari accusate
a vario titolo di associazione mafiosa,
estorsioni aggravate dal metodo mafioso, associazione
per delinquere. Nessun collegamento
diretto con l’agguato al presidente del
parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci (nella foto),
del 18 maggio scorso, ma dopo il tentativo
di omicidio sventato dai poliziotti a colpi di pistola,
la Dda dello Stretto tira i fili delle inchieste.
Per Antoci “l'operazione è il chiaro segnale
che lo Stato reagisce”. Tra gli arrestati c’è
Antonio Foraci, 52 anni, detto “il calabrese”,
già condannato per mafia, boss emergente
dei cosiddetti Tortoriciani, il clan della famiglia
Bontempo Scavo di Tortorici (Messina),
che aveva anche rapporti con la 'ndrangheta
della famiglia dei Nirta-Strangio. L’inchiesta
prese avvio dall’arresto in flagranza di 4 giovani
di Tortorici, durante un tentativo di estorsione
a un nightclub di Capo D’O r l a n d o.
Pubblicato da giorgio libralato alle 22:38 Nessun commento:

Cile, la 'marea rossa' killer comincia a regredire Primi risultati da analisi di scienziati a Chiloé

In Cile la "marea rossa", la fioritura incontrollata di alghe tossiche indicata come responsabile della recente moria di pesci e altri animali marini, comincia a regredire. Lo dicono i risultati preliminari delle analisi condotte nell'arcipelago di Chiloé da 14 scienziati sulla nave Cabo de Hornos incaricati di monitorare la situazione dal Ministero dell'Economia.

Il monitoraggio, come riporta il sito di BioBioChile, è cominciato il 26 maggio e ha riguardato 15 punti intorno all'isola di Chiloé. Secondo i primi risultati la "marea rossa" si sta ritirando, spiega Laura Farias, ricercatrice dell'Università di Concepcion, anche grazie alla fine di El Nino. Le conclusioni dello studio arriveranno nelle prossime settimane anche perché gli scienziati stanno cercando anche di capire se e quale ruolo nel fenomeno abbiano avuto le tonnellate di salmoni in decomposizione riversate nel mare dagli allevamenti. Anche un gruppo di pescatori ha assistito ai prelievi di campione.

Nell'ultimo mese e mezzo nell'arcipelago di Chiloè, a circa mille chilometri a sud di Santiago, si è verificata una moria di animali marini, tra cui uccelli, granchi e foche proprio in concomitanza con il fenomeno noto come "marea rossa".

Quest'ultimo consiste in una fioritura incontrollata di alghe tossiche", un fenomeno ricorrente lungo le coste del Cile meridionale che però quest'anno è stato intensificato da El Nino che ha innalzato la temperatura superficiale delle acque del Pacifico. La pesca nella zona è stata vietata provocando proteste da parte dei pescatori.

La situazione, secondo quanto denunciato da Greenpeace nei giorni scorsi, sarebbe precipitata "dopo che oltre 9 mila tonnellate di salmoni in stato di decomposizione" sono state gettate nella regione di Los Lagos. Salmoni provenienti da allevamenti in cui l'organizzazione denuncia l'uso di antibiotici e sostanze chimiche.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2016/05/31/cile-la-marea-rossa-killer-comincia-a-regredire_1856fc29-7959-4583-aa6a-e0a8eef64bdd.html
Pubblicato da giorgio libralato alle 20:42 Nessun commento:

Trovata maxi spugna alle Hawaii, grande quanto un furgoncino La scoperta a 7 mila piedi di profondità in area protetta

È grande quanto un furgoncino e ha un aspetto che ricorda quello della materia cerebrale: è la maxi spugna individuata da un team di ricercatori alle Hawaii a 7 mila piedi di profondità (poco più di due chilometri) in una zona marina protetta. Secondo gli scienziati, che hanno descritto la scoperta sulla rivista Marine Biodiversity, si tratta della più grande spugna conosciuta al mondo e potrebbe essere anche il più vecchio essere vivente sulla Terra.

È stata trovata durante una spedizione nel parco marino Papahanaumokuakea, la più vasta area naturale protetta degli Stati Uniti, condotta da scienziati della Noaa e dell'Università delle Hawaii grazie a un sommergibile pilotato a distanza.

"La sua età è probabilmente dell'ordine dei secoli se non dei millenni", ha spiegato al Guardian l'autore principale dello studio, Daniel Wagner. Misura 3,6 metri per poco più di 2, quanto un pulmino, un furgoncino.

Le spugne sono fondamentali per gli ecosistemi marini: fanno da filtro all'acqua e forniscono un habitat per miriade di specie invertebrate e microbiche. Gli scienziati hanno studiato questa maxi spugna per un anno prima di condividerne le osservazioni con la comunità scientifica. "La maggior parte del nostro pianeta si trova in acque profonde", aggiunge Wagner, "e il grosso non è mai stato esplorato".
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/natura/2016/05/31/trovata-maxi-spugna-alle-hawaii-grande-quanto-un-furgoncino_45fc7844-baab-4e27-a45c-475ce1f312a6.html
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Pubblicato da giorgio libralato alle 20:42 Nessun commento:

Api fanno il pieno di pesticidi non in campi agricoli Esperti, gran parte polline inquinato viene da prati e giardini

(ANSA) - ROMA, 31 MAG - Anche se si trovano a volare in aree vicine a campi di mais e soia, le api raccolgono la maggior parte del polline da altri tipi di pianta, e quel polline è costantemente inquinato, durante tutta la stagione, da pesticidi agricoli e urbani. A dirlo è uno studio della Purdue University che non assolve le sostanze chimiche impiegate in agricoltura, ma chiama in causa anche quelle usate dai cittadini, a cominciare dagli insetticidi.

I ricercatori hanno esaminato il polline raccolto dalle api mellifere nell'arco di 16 settimane. Tale polline, proveniente da una trentina di famiglie di piante diverse, è risultato contenere residui di un numero "impressionante" di pesticidi che abbracciano nove classi di sostanze chimiche. Non mancano i neonicotinoidi, pesticidi usati nelle colture di mais e soia che sono tossici per le api, ma le concentrazioni più alte sono di piretroidi. Si tratta di insetticidi che si trovano dove tendono a stare le api, e cioè vicino a case e giardini con una grande varietà di piante in fiore.

In altri termini, non sono solo gli agricoltori a minacciare le api, ma anche i proprietari di case e chi si occupa di gestire il verde pubblico. "Se i cittadini hanno a cuore le api, devono usare gli insetticidi sono quando sono strettamente necessari, perché le api entrano in contatto con queste sostanze", spiegano i ricercatori.

Gli esperti hanno trovato 29 pesticidi nei prati, 29 nei campi agricoli trattati e 31 nei campi non trattati. "I risultati mostrano che le api sono cronicamente esposte a numerose sostanze chimiche per tutta la stagione - sottolineano gli studiosi - rendendo i pesticidi un importante fattore di stress a lungo termine per questi insetti". (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/natura/2016/05/31/api-fanno-il-pieno-di-pesticidi-non-in-campi-agricoli_4d0550c2-4ad5-4cba-a02f-945588ce9ec2.html
Pubblicato da giorgio libralato alle 20:41 Nessun commento:

Olio palma: ong, 45% di quello usato in Ue va a trasporti T&E,bandire biocarburanti 'vecchi' da Ue. Italia 4/o consumatore

Nel 2014 il 45% di tutto l'olio di palma impiegato in Europa è finito nei serbatoi di auto e camion, con i biocarburanti. Lo rivela l'organizzazione ambientalista Transport & Environment, svelando per la prima volta i dati di Fediol, l'associazione dell'industria europea dell'olio vegetale.

Secondo l'analisi dell'ong, questo tasso di impiego equivale a riempire di olio di palma quattro piscine olimpiche ogni giorno. Un dato che interessa anche l'Italia, considerando che si tratta del quarto principale consumatore di biodiesel in Europa. L'uso di olio di palma nel carburante ha portato ad un aumento dell'import di sei volte nell'Ue fra 2010 e 2014, riferisce T&E, con una crescita del 34% del consumo di biodiesel nello stesso periodo.

Secondo Jos Dings, direttore esecutivo di Transport & Environment "queste cifre mostrano l'orribile verità della politica europea sui biocarburanti, che porta alla deforestazione delle aree tropicali e all'aumento delle emissioni dei trasporti".

"Come se il Dieselgate non fosse stato sufficiente, ora abbiamo anche un Biodieselgate" aggiunge Dings, che invita l'Ue ad "eliminare i biocarburanti di prima generazione dopo il 2020 e a porre fine alla follia per cui i biocarburanti nocivi per il clima ancora vengono considerati a zero-emissioni". "Se non mettiamo fine agli incentivi per i biocarburanti cattivi, i migliori non avranno una possibilità" conclude il direttore esecutivo di Trasnport & Environment.

Secondo i dati pubblicati dall'organizzazione ambientalista, nel 2014 il 60% del consumo complessivo di olio di palma in Europa è andato ai settori trasporti, generazione di elettricità e riscaldamento. 
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/energia/2016/05/31/olio-palma-ong-45-di-quello-usato-in-ue-va-a-trasporti_aca282b4-ec6e-4354-834b-02aadf74cf4c.html
Pubblicato da giorgio libralato alle 20:40 Nessun commento:

la questione dei rifiuti in provincia di Latina: analisi dati e formulazione proposte alla regione Lazio, consiglio provinciale del 22 marzo 2016 l'intervento chiarificatore del consigliere provinciale Michele Forte che illustra il suo importante punto di vista.


Pubblicato da giorgio libralato alle 17:05 Nessun commento:

Greenpeace Altre 10 aziende scelgono di produrre senza sostanze tossiche!

News - 31 maggio, 2016
Cresce il numero di realtà del tessile che aderiscono a Detox!
Beste (tintoria e finissaggio tessuti), Ongetta (filatura), Dienpi (produttore di etichette), Maglificio Ripa (tessitura), Monticolor (filatura), Imbotex (produttore di imbottiture), Alesilk (tessitura), Italtextil Sarata (filatura) che produce in Romania, Filmar (filatura) e la consociata Filmar Nile (filatura/nobilitazione) che produce in Egitto, si aggiungono alle 27 aziende del distretto tessile diPrato e ai 39 marchi internazionali che si sono impegnati per una produzione priva di sostanze tossiche.
Cosa hanno fatto?
Hanno già rinunciato all’utilizzo di numerosi gruppi di sostanze chimiche pericolose per l’ambiente e per la salute e hanno definito precise scadenze per l’eliminazione di altri gruppi di sostanze tossiche.
Le aziende che fin qui si sono impegnate sono in tutto 76  e rappresentano circa il 15% della produzione di abbigliamento in termini di fatturato a livello globale.
La rivoluzione Detox è già la norma del settore: le scuse del settore chimico non reggono più!
Leggi gli impegni presi dalle aziende:
http://www.beste.it/detox/
http://www.ongetta.eu/detox
http://www.dienpi.com/detox.cfm
http://www.maglificioripa.it/index.php/it/greenpeace
http://www.monticolor.com/index.php?option=com_content&view=article&id=146&catid=25
http://www.imbotex.it/impegno-detox
http://www.alesilk.it/detox-alesilk
http://www.italtextil.ro/detox/detox.html
http://filmar-website.s.sintattica.it/IT/detox
http://filmar-website.s.sintattica.it/IT/FNT
Categorie http://www.greenpeace.org/italy/it/News1/Altre-10-aziende-scelgono-di-produrre-senza-sostanze-tossiche/
Pubblicato da giorgio libralato alle 15:30 Nessun commento:

Napoli est è “l’altra Bagnoli” di cui nessuno parla: bonifiche mai partite, oleodotti che corrono di fianco alle abitazioni e tumori fra i residenti

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/05/31/napoli-est-e-laltra-bagnoli-di-cui-nessuno-parla-bonifiche-mai-partite-oleodotti-che-corrono-di-fianco-alle-abitazioni-e-tumori-fra-i-residenti/527847/
Napoli est è “l’altra Bagnoli” di cui nessuno parla: bonifiche mai partite, oleodotti che corrono di fianco alle abitazioni e tumori fra i residenti
Napoli est è “l’altra Bagnoli” di cui nessuno parla: bonifiche mai partite, oleodotti che...
Nell’area orientale di Napoli c’è un’altra Bagnoli. Nei quartieri ad est del capoluogo campano per decenni si sono concentrate le grandi industrie metalmeccaniche e…
TV.ILFATTOQUOTIDIANO.IT

Nell’area orientale di Napoli c’è un’altra Bagnoli. Nei quartieri ad est del capoluogo campano per decenni si sono concentrate le grandi industriemetalmeccaniche e petrolifere. Negli anni l’inquinamento della zona che comprende i quartieri di San Giovanni a Teduccio, Barra, Ponticelli e parte di Gianturco ha raggiunto livelli preoccupanti. Il 21 dicembre 1985 l’esplosione di un deposito Agip ha provocato 5 morti, 160 feriti e lo sfollamento di 2500 abitanti. Dopo l’incidente è iniziata ladelocalizzazione delle raffinerie e di alcuni depositi di stoccaggio di idrocarburi. Molti altri impianti appartenenti alle maggiori compagnie petrolifere continuano a lavorare nella zona.
Nel 1999 Napoli Est è diventa Sito di Interesse Nazionale ma nonostante i molti progetti che si sono susseguiti nel tempo nessuna bonifica dei suoli è stata completata. Su 66 siti privati, circa 29 hanno caratterizzato i suoli di cui solo sei hanno presentato un progetto preliminare di bonifica, ma solo tre sono progetti definitivi presentati e mai portati a termine. Le ultime analisi dell’Arpac (Agenzia Regione per l’Ambiente) hanno mostrato la presenza di sostanze inquinanti nei terreni in cui c’erano gli stabilimenti. Nel mese di dicembre 2015 è arrivata l’inchiesta della magistratura e dell’Antimafia che accusa la Q8 di smaltimento di rifiuti tossici. Come se non bastasse gli idrocarburi vengono portati dalle navi nella cosiddetta ‘darsena petroli’ e attraverso l’oleodotto i materiali vengono trasportati nei vari impianti ancora funzionanti. Il problema è che questa fitta rete di tubivetusti in cui, in alcuni punti, viaggia materiale infiammabile oltre ad essere poco controllata è anche pericolosa, perché attraversa l’area orientale passando anche vicino alle abitazioni.
Sulla fascia costiera la situazione non va meglio. Negli anni scorsi l’inquinamento del mare (e l’espansione del porto di levante) ha via via impedito ai cittadini di usufruire di zone balneabili. Nonostante i divieti molti abitanti continuano a farsi il bagno e diversi pescatori sfidano la Guardia costiera e vendono al mercato il proprio pescato. Intanto i lavori di espansione del porto proseguono senza sosta come previsto anche dal ‘Patto per la Campania’. I comitati sono preoccupati dall’espansione dell’area portuale. Dopo leelezioni partirà lo screening sanitario per verificare l’incidenza di tumori (in particolare alla vescica, causati per lo più da inquinamento da idrocarburi). Per il momento l’unica conquista per i comitati  di Fabio Capasso
Pubblicato da giorgio libralato alle 09:13 Nessun commento:

servizio idrico e gestione pubblica secondo il referendum del 2011. Le elezioni romane condizionano Acea


Pubblicato da giorgio libralato alle 07:54 Nessun commento:

acqualatina tesoro da 150 milioni pagato dai cittadini e dalle famiglie. La memoria corta, i referendum non rispettati per l'acqua pubblica


Pubblicato da giorgio libralato alle 07:53 Nessun commento:

caos rifiuti, Latina ambiente recupero crediti azione legale contro il comune di Latina. Cimitero quei servizi pagati 2 volte


Pubblicato da giorgio libralato alle 07:51 Nessun commento:

Pontinia urbanistica, sicurezza e ambiente nel programma condividiamo Pontinia. Sabaudia un bilancio poco virtuoso. Emozioni di altri tempi alla Santa Barbara


Pubblicato da giorgio libralato alle 07:14 Nessun commento:

Sabaudia per il sindaco bisfiduciato Maurizio Lucci non c'erano le basi, cubature e interessi personali


Pubblicato da giorgio libralato alle 07:13 Nessun commento:

Il villaggio abusivo che incrocia Etruria e Mafia Capitale Roma Il camping Fabulous, della Banca, su terreno di Pulcini



REFERENDUM “Pericolosi troppi poteri al premier” è il suo monito (del 2006) Napolitano: “Perché voto No” “Non è giusto modificare la Costituzione a colpi di maggioranza” Intervistato da Rai3, il senatore Ds non ancora capo dello Stato difendeva la Carta dalla riforma di B.: “Vecchia la Costituzione? Per gli americani è giovane la loro, dopo 200 anni...”
LUIGI ZINGALES “Per le banche è ora che Visco chieda la Troika”
Alla vigilia delle amministrative Renzi s’inventa la “festa dell’I mu ”. La realtà gli risponde con la richiesta, per 1,5 milioni di italiani, di restituire gli 80 euro
MIGRANTI Governo in emergenza Dal Sudan alla Libia, ecco la rete dei nuovi trafficanti
GIUSTIZIA Il Csm sceglie l’aggiunto che coordina il pool anti-reati finanziari Milano, torna Mani Pulite Greco nuovo procuratore Sarà uno dei componenti del pool di Tangentopoli a succedere a Edmondo Bruti Liberati. Il capo di gabinetto del ministro della Giustizia Orlando, Giovanni Melillo, si ritira. Il candidato di Area Alberto Nobili prende 4 voti
La lettera Pressioni sui talk show contro il nostro Marco Lillo Rai, Maroni ordina: “Vietato parlare del libro del Fatto”
 SPECIALE: 70 ANNI FA Come eravamo nel 1946, quando l’Italia alla fame divenne una Repubblica
tratto da www.ilfattoquotidiano.it
Pubblicato da giorgio libralato alle 06:21 Nessun commento:

Terracina fari puntati sui piani integrati urbanistici, l'accesso del Nipaf in comune, il Commissario ha approvato edifici per 80 mila mc, con villini e locali commerciali vicino al litorale. Ennesimo tragico frontale sull'Appia nel territorio di Pontinia, con le conseguenze che potevano essere ancora più drammatiche se non fosse stato per un poliziotto fuori servizio, l'agente Giovanisi, intervenuto a tirare fuori dall'acqua le persone. Ambiente trascurato a Latina, la cura del verde con le condizioni da rivedere



http://www.latinaoggi.eu/userUpload/3105_LT_01_1.jpg

Pubblicato da giorgio libralato alle 06:14 Nessun commento:

quando l'incapacità politica e amministrativa di una classe dirigente fallimentare crea ad arte l'emergenza rifiuti: il caso della Latina ambiente, quando la politica crea false illusioni, clientelismo a danni del territorio. Rifiuti non raccolti e degrado urbano creato ad arte. Un poliziotto, l'agente Giovanisi, eroe si tuffa nel canale affianco all'Appia per salvare vite umane in seguito all'ennesimo incidente stradale su una strada che è una trappola mortale. Comune di Terracina blitz del Nipaf sui piani integrati. Latina sempre consulenze d'oro in arrivo un'altra metro batosta. Pontinia accoltellamento al bar arriva la condanna



IL GIORNALE DI LATINA
EDIZIONE DEL 31 MAGGIO
IN EDICOLA IN ABBINAMENTO CON IL TEMPO https://www.facebook.com/www.ilgiornaledilatina.it/photos/a.603383373072304.1073741828.602561603154481/998271533583484/?type=3&theater

Pubblicato da giorgio libralato alle 06:06 Nessun commento:

Torino, incendio in un’azienda chimica: ustionati 5 pompieri e un carabiniere

Il rogo, scoppiato dopo un'esplosione, è visibile a chilometri di distanza. Tetto e muri della fabbrica sono stati sventrati
Cinque vigili del fuoco e un carabiniere sono rimastiustionati durante le operazioni di spegnimento di un incendioscoppiato in un’azienda chimica a Scarmagno, in provincia diTorino. Il rogo è scoppiato alla Darkem, ex Interchimica. L’incendio è stato accompagnato da un’esplosione: all’interno, in quel momento, non c’era nessuno. Due pompieri, più gravi, sono stati portati all’ospedale Cto di Torino, specializzato in gravi traumi e ustioni, gli altri tre a Ivrea, dove è stato medicato anche il militare, per una lussazione ad una spalla. Il rogo è visibile a chilometri di distanza. Il tetto ed i muri della fabbrica sono stati sventrati dall’esplosione. Sul posto stanno operando vigili del fuoco di Torino e di Aosta. Nella foto un fotogramma del video postato su facebook dal giornale Quotidiano del Canavese.
di F. Q. | 30 maggio 2016 http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/30/torino-incendio-in-unazienda-chimica-ustionati-5-pompieri-e-un-carabiniere/2781942/ 
Pubblicato da giorgio libralato alle 05:45 Nessun commento:

SCIENZA I pericoli delle discariche per gli abitanti del Lazio

di Claudia Grisanti http://www.internazionale.it/scienza/2016/05/28/pericoli-discariche-lazio
SCIENZA

I pericoli delle discariche per gli abitanti del LazioLe persone che vivono vicino a una discarica potrebbero avere un rischio di cancro più alto. È quanto risulta da uno studio condotto nel Lazio. In questa regione è stata studiata la popolazione che vive nei pressi di discariche di rifiuti urbani. Le aree esaminate erano nove: Roma, Latina, Colleferro, Albano Laziale, Bracciano, Civitavecchia, Guidonia, Viterbo e Roccasecca.

I ricercatori del Servizio sanitario regionale e di Arpa Lazio hanno misurato la concentrazione di acido solfidrico, un parametro che è stato usato come indicatore degli inquinanti emessi nell’aria dalle discariche. Francesca Mataloni e colleghi hanno studiato la mortalità e le cause di ricovero ospedaliero di oltre 242mila individui che vivevano nel raggio di cinque chilometri dalle discariche.
Sono stati seguiti fino al dicembre del 2012 tutti i residenti a partire dal 1996 e chi si è trasferito nella zona fino al 2008. In media, l’esposizione al composto chimico era abbastanza bassa. Tuttavia, era più alta per le persone che abitavano vicino alle discariche più grandi, quelle di Latina e Roma. I ricercatori hanno trovato una maggiore mortalità per tumore ai polmoni e per malattie respiratorie nelle persone che erano più esposte all’acido solfidrico.
Secondo lo studio, pubblicato sull’International Journal of Epidemiology, c’è anche un’associazione tra la presenza dell’acido solfidrico e i ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie, soprattutto tra i bambini.
I ricercatori fanno comunque notare che in alcuni siti erano presenti altre fonti di inquinamento oltre alle discariche.
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Pubblicato da giorgio libralato alle 05:43 Nessun commento:

lunedì 30 maggio 2016

i sovralzi nella discarica di Borgo Montello sconosciuti alla provincia di Latina, rifiuti ritorno al solito caos voluto e programmato


Pubblicato da giorgio libralato alle 23:04 Nessun commento:

petizione online per dire no alle centrali inquinanti e cancerogene a biogas ad Anzio


Pubblicato da giorgio libralato alle 23:03 Nessun commento:

autostrada Roma Latina (corridoio tirrenico meridionale) ombre sul vincitore dell'appalto: a Vicenza avvisi di garanzia ai vertici, bloccata la gara Napoli Pompei Salermo, grossi problemi per il consorzio SIS, la Fincinc di Torino e Sacyr di Madrid in società. Anche la bretella Cisterna Valmontone opera connessa, salterà ancora una volta l'inizio dei lavori? è solo l'ennesimo bluff affaristico elettorale?


Pubblicato da giorgio libralato alle 23:03 Nessun commento:

Ivrea, incendio e scoppio nell'ex Olivetti: sei ustionati tra cui quattro pompieri

Gigantesco rogo in uno stabilimento di prodotti chimici che fa parte del complesso di Scarmagno, poi l'esplosione che ha distrutto anche alcuni mezzi dei vigili del fuoco. Tre anni fa un episodio simile
di JACOPO RICCA E CARLOTTA ROCCI http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/05/30/news/ivrea_incendio_e_scoppio_nell_ex_olivetti_tre_vigili_del_fuoco_feriti-140969252/?ref=HREA-1Brucia una fabbrica di prodotti chimici a Scarmagno. L'incendio che è divampato intorno alle 20.30 è enorme e le fiamme si vedono anche da altri Comuni del Canavese. A causa dell'incendio nello stabilmento si è verificata una forte esplosione che ha ustionato quattro vigili del fuoco, già sul posto per domare le fiamme. Feriti anche un dipendente e un carabiniere che nello scoppio si è lussato una spalla. Le fiamme hanno anche distrutto diversi mezzi dei vigili del fuoco. Il complesso è quello dell'ex Olivetti dove lavorano diverse imprese, non lontano da dove un altro enorme rogo, nel marzo del 2013, rese necessario sfollare per precauzione 600 operai. Due dei feriti, entrambi vigili del fuoco, sono stati portati al Cto di Torino: sono in codice giallo. Gli altri sono all'ospedale di Ivrea.

Ivrea, scene da un'esplosione

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I capannoni in fiamme sono quelli della Darkem di via Masero 31, l'ex Interchimica già al centro di polemiche da parte dei sindaci di tre Comuni della zona (Scarmagno, Strambino e Ivrea) che lamentavano pericoli per la popolazione. I vigili del fuoco sono arrivati lì in forze: sul posto anche il "nucleo Nbcr" (Nucleare-biologico-chimico-radiologico) come succede sempre nel caso di incendi in cui potrebbero bruciare sostanze tossiche quali sono, in questo caso, i prodotti chimici oggetto delle lavorazioni nello stabilimento.

L'incendio di tre anni fa aveva causato danni per diversi milioni di euro. L'indagine durata due anni si era conclusa con i
Pubblicato da giorgio libralato alle 22:44 Nessun commento:

Post-Expo: il parere dei milanesi non conta niente

La partecipazione della gente alle decisioni strategiche e, in particolare, alla progettazione urbanistica è un fattore vitale per il successo delle trasformazioni urbane di una città, per la qualità della vita dei suoi abitanti, per generare inclusione sociale e favorire la trasparenza. Questo principio è stato declinato da generazioni di urbanisti nel secolo scorso e, tra tutti, ricordo in modo particolareGiancarlo De Carlo, genovese per caso e laureato delPolitecnico di Milano. Pubblicò L’architettura della partecipazione più di 40 anni fa. Di quegli anni ricordo anche una canzone di Giorgio Gaber tuttora viva nel profondo collettivo della mia generazione (1973). Il testo di Sandro Luporini traduceva in poesia un valore inconfutabile, assieme individuale e collettivo: «La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione; la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione».
Nel discutere il destino delle aree e delle infrastrutture di Expo 2015, la discussione si è finora limitata alle poltrone e alle schermaglie tra istituzioni, con Stato, Regione e Comune in prima fila, focalizzate su temi e soluzioni non affatto originali. Si sono fatte molte ipotesi e qualche principe azzurro si è pure fatto avanti, ancorché squattrinato, e qualche finanziamento hi-tech è anche apparso all’orizzonte dei miracoli. Naturalmente la fonte è statale. Naturalmente si affida l’ideazione scientifica ‘per chiara fama’, cioè senza gara. Nessuno o quasi ricorda, invece, che questo destino ere stato oggetto, quattro anni fa, di un evento caratterizzato da una grande partecipazione, chiamato Referendum.
Il referendum consultivo d’indirizzo per conservare il futuro parco dell’area Expo (numero 3) chiedeva: «Volete voi che il Comune di Milano adotti tutti gli atti ed effettui tutte le azioni necessarie a garantire la conservazione integrale del parco agroalimentareche sarà realizzato sul sito Expo e la sua connessione al sistema delle aree verdi e delle acque?». Nei giorni 12 e 13 giugno 2011 votò «Sì» il 95,51% dei votanti. Se 454.995 milanesi hanno espresso l’indirizzo di conservare il parco agroalimentare e solo 22.443 hanno detto «No», ignorare o addirittura umiliare la partecipazione come, almeno in apparenza, sta accadendo non è mai una buona cosa. Spesso prelude a una deriva non precisamente democratica e, talvolta, diventa l’anticamera dei periodi oscuri in cui la libertà rimane soltanto una parola falsa e vana, senza alcuna sostanza.
Che dire degli altri quattro Referendum Cittadini del 2011? Il primo riguardava la riduzione di traffico e smog attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici, l’estensione di ‘ecopass’ e la pedonalizzazione del centro. Fu approvato dal 79% dei votanti. Il secondo chiedeva di raddoppiare gli alberi e il verde pubblico e ridurre il consumo di suolo. Approvato con il 96% dei voti, una percentuale bulgara che doppiava i voti presi dal sindaco eletto. Il quarto chiedeva provvedimenti concreti per il risparmio energetico e la riduzione di gas serra, come la conversione di tutti gli impianti di riscaldamento a gasolio degli edifici comunali e domestici, il teleriscaldamento e la rottamazione energetica, con date precise (2012 e 2015). Ebbe il 95% di consensi. Il quinto chiedeva lariapertura dei Navigli, e il 94% dei milanesi disse sì.
Quanto è stato realizzato di tutto ciò, tutte cose concrete che chiedeva la gente? Quanto è stato almeno impostato e che cosa è stato invece disatteso? Quesiti banali che, finora, il dibattito elettorale milanese ha semplicemente ignorato. Forse la politica pensa che il destino della memoria sia quello di diventare (prima o poi ma soprattutto rapidamente) vaga e imprecisa per poi essere del tutto dimenticata, come recita un famoso manga.di Renzo Rosso | 30 maggio 2016 http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/30/post-expo-il-parere-dei-milanesi-non-conta-niente/2779731/
Pubblicato da giorgio libralato alle 22:40 Nessun commento:

Sabaudia, ponticello sul canale romano: scattano le indagini della Forestale

Sono in corso, da parte degli agenti del comando stazione Forestale di Sabaudia, accertamenti relativi alla realizzazione di un ponte pedonale per l’attraversamento del canale romano nella parte più prossima al lago di Paola. La realizzazione dell’opera ricade nella proprietà degli eredi Scalfati e consiste nella demolizione e ricostruzione di una vecchia passerella in legno. Per dare il via alla piccola opera, i proprietari hanno atteso diversi anni dal momento che il progetto presentato necessitava del parare dell’Ente Parco. Parere che alla fine è arrivato con una prescrizione, ovvero che fosse abbassata l’altezza massima prevista sull’ipotesi di passaggio delle imbarcazioni che sarebbero potute transitare dal lago al mare. Ipotesi, come si ricorderà, scartata dallo stesso Parco che vietò la navigazione a motore nelle acque di Paola. Il nulla osta concesso per la ricostruzione del ponticello pedonale, dunque, fissa un limite per l’altezza. Si tratta di stabilire se detto parametro sia stato rispettato. http://www.latinacorriere.it/2016/05/30/sabaudia-ponticello-sul-canale-romano-scattano-le-indagini-della-forestale/
Pubblicato da giorgio libralato alle 22:38 Nessun commento:

4 giugno ore 17 Curia Vescovile Laudato Si e questioni locali: acqua e rifiuti, problemi e potenzialità della nostra provincia.



Sabato pomeriggio 4 giugno, in curi vescovile, un pomeriggio organizzato da movimenti e associazioni cattoliche sulle tematiche di acqua e rifiuti che riguardano la nostra provincia. Al termine di un percorso che ci ha visto approfondire le tematiche dell'Enciclica "Laudato Si" non potevamo non porre l'attenzione sulle nostre realtà locali, uno spazio utile per conoscere meglio la gestione, le criticità ma anche le potenzialità del nostro territorio.
Un tema che riguarda ogni singolo cittadino, fatevi promotori tra amici e conoscenti.

Vi aspettiamo. https://www.facebook.com/events/598758050301000/?notif_t=plan_user_invited&notif_id=1464635380187293
Pubblicato da giorgio libralato alle 21:18 Nessun commento:

Sabaudia Canale romano invaso dalla schiuma, si tratta di scarichi abusivi? (la gallery)

Schiuma dal canale romano, cosa è successo tra il lago e il mare? Da lontano poteva sembrare la spuma delle onde che si infrangono sugli scogli ma è bastato fare qualche passo verso il mare per accorgersi che in acqua c'era ben altro. Una schiuma bianca e densa a tratti iridescente con grosse bolle come se in mare fossero finiti litri e litri di sapone. A due passi da Torre Paola. Non è la prima volta che in quel punto e più internamente viene segnalato un fenomeno simile. Si tratta di scarichi abusivi? La grossa chiazza di schiuma è stata fotografata attorno alle 12 ma anche tra gli scogli nella vicina spiaggetta di Torre Paola era possibile trovare resti di schiuma quindi si presume che il fenomeno andasse avanti da un po'. http://www.latinaoggi.eu/gallery/news/20179/sabaudia-chiazza-schiuma-canale-romano-torre-paola-mare-lago.html
Pubblicato da giorgio libralato alle 21:08 Nessun commento:

Via la prima ecoballa, per De Luca è un evento storico Renzi, entro anno via tutte le ecoballe. La Campania cambia

Siamo davanti un evento storico". Lo ha detto il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo oggi alla rimozione della prima ecoballa dal sito di Taverna del Re, al confine tra le province di Napoli e Caserta. "È la prima grande operazione di bonifica ambientale e di legalità"', ha aggiunto rilevando che "comincia qui l'operazione per cancellare la Terra dei Fuochi. Questa vicenda ha sporcato l'immagine non solo della Campania ma dell'Italia intera". Questo "è il più importante investimento che il governo ha fatto per la Campania" ha proseguito il presidente della giunta regionale della Campania che ha ringraziato il presidente del Consiglio, Renzi, per l'impegno profuso per la risoluzione del problema". 

Per la gestione della lunga emergenza rifiuti in Campania, nel corso degli anni "si è sprecato un miliardo e mezzo di euro" ha spiegato De Luca aggiungendo che "abbiamo sprecato un miliardo e mezzo di euro per ritrovarci con questo disastro". Il governatore ha anche ricordato gli interessi della criminalità organizzata sul giro d'affari per la gestione dei rifiuti.

"Oggi, finalmente, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, dimostrando che è possibile cambiare verso alla Campania, ha dato il via dopo dieci anni alla rimozione della prima ecoballa e siamo fiduciosi che entro l'anno i milioni di ecoballe stoccati nella Terra dei Fuochi saranno definitivamente smaltiti" ha affermato Matteo Renzi. "La prima uscita che feci da segretario del Pd, nel dicembre 2013, accompagnato da Raffaele Cantone, fu a Taverna del Re, in quella Terra dei Fuochi dove erano stoccate milioni di ecoballe, simbolo del fallimento di una politica non solo inadeguata nel risolvere i problemi, ma anche capace a crearne di nuovi. Così, ai cittadini ed alle associazioni, promisi che avrei fatto di tutto per rimuovere quella vera e propria vergogna nazionale", ricorda il premier su Facebook. "È con questo obiettivo che, un anno fa, approvammo la legge sugli "ecoreati", che introduceva pene severe per chi inquina e deturpa l'ambiente. Ed è per questo che nella legge di stabilità di quest'anno abbiamo previsto 450 milioni di euro destinati alla rimozione delle "ecoballe"".

"Oggi è una buona giornata per la Campania e per tutta l'Italia. Le ecoballe sono state per troppi anni uno dei segni più evidenti e dolorosi di uno scempio ambientale cui ha contribuito tutto il Paese e insieme di un colpevole immobilismo politico. La partenza delle prime balle da Taverna del Re ci dice con chiarezza che quando c'è la collaborazione istituzionale, penso al grande lavoro di squadra in atto tra Esecutivo e Regione, uno sforzo finanziario importante come quello messo in campo dal governo e la trasparenza nelle responsabilità si può raggiungere un grande risultato" ha affermato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. "L'impegno per risolvere i problemi della Campania - conclude Galletti - parte da lontano e non si ferma qui: andremo avanti con questo metodo e con la stessa determinazione del primo giorno".

"Oggi è una giornata storica, una giornata da festeggiare, per noi Verdi che, nel 2015, abbiamo stretto l'accordo programmatico con il presidente De Luca, ponendo ai primi posti della nostra lista dei punti comuni da affrontare proprio la rimozione delle ecoballe" ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che, questa mattina, insieme al portavoce regionale, Vincenzo Peretti, al coordinatore dell'area, Giovanni Sabbatino, e ai consiglieri comunali del Sole che ride di Giugliano, Giuseppe D'Alterio, e Qualiano, Giovanna Giglio, era a Taverna del Re per seguire l'avvio della rimozione delle ecoballe. 

"Abbiamo portato una torta, preparata da Rosati del Gambrinus, e dello champagne che abbiamo offerto agli operai impegnati nella rimozione perché oggi è un giorno di festa per chi ha a cuore Napoli e la Campania che finalmente cominciano a liberarsi anche delle ecoballe, l'ultimo simbolo di quell'emergenza rifiuti che aveva sporcato la nostra terra", hanno aggiunto Borrelli e Peretti per i quali "oggi si avvia una straordinaria operazione di immagine, ma anche e soprattutto di sostanza perché si libera il territorio da quell'enorme massa di rifiuti e si continua lungo quel percorso che ci porterà a una gestione moderna ed ecocompatibile dei rifiuti che punterà sul riciclo, la differenziazione e il riuso e non sugli inceneritori e le discariche così come si è fatto negli ultimi decenni condannando la Campania all'emergenza rifiuti degli scorsi anni". "E' chiaro che ora, con l'avvio della rimozione, sarà necessario verificare che tutto proceda nei tempi e nei modi previsti" hanno aggiunto Borrelli e Peretti, garantendo che "i Verdi controlleranno personalmente l'intera operazione, fino alla rimozione dell'ultima ecoballa" e che "la Campania passa dall'essere una Regione canaglia con i cumuli di rifiuti che arrivavano ai terzi piani dei palazzi alla Regione che realizza una delle più grandi operazioni di bonifiche della storia".

"Una giornata importante per la rinascita dei nostri territori e per la salute dei nostri cittadini. È finito il tempo delle chiacchiere: inizia oggi la stagione del fare". CosìAndrea Cozzolino, europarlamentare del Partito democratico, commenta l'avvio delle operazioni di bonifica a Taverna del Re. "L'inizio della rimozione delle ecoballe è un atto storico per la Campania, un risultato fondamentale raggiunto solo grazie alla collaborazione istituzionale - continua Cozzolino - Il governo si sta impegnando concretamente per la nostra regione. Lo sta facendo attraverso azioni specifiche e mirate, messe in campo in sinergia con le istituzioni regionali: azioni che rappresentano una reale opportunità di rinascita". "La bonifica di Taverna del Re è l'esempio di quanto sia fondamentale la filiera istituzionale per il rilancio dei nostri territori. Solo attraverso un lavoro sinergico e coordinato è possibile delineare un futuro migliore per la Campania", conclude Cozzolino. 

Su circa 5 milioni e seicentomila ecoballe ancora stoccate nei vari siti della Campania un milione finiranno fuori regione. Altri due milioni verranno lavorati negli impianti stir della Campania, realizzando anche nuove linee di lavorazione, per la produzione di combustibile secondario da rifiuti che verrà destinati ai cementifici mentre i rimanenti due milioni verranno tritovagliati, con un processo di nuova selezione e differenziazione. E una volta che i rifiuti verranno inertizzati saranno destinati alla ricomposizione morfologica di cave dismesse. E' quanto ha spiegato il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Per il ripristino morfologico saranno miscelati con terreno vegetale e una volta ricomposti i profili delle colline su quelle stesse aree, ha annunciato De Luca, verranno realizzati parchi pubblici, impianti sportivi e luoghi di aggregazione da affidare alle comunità. In una prima fase da Taverna del Re dovrebbe rimosse circa cinquecentomila ecoballe che prima di uscire dal sito verranno passate al controllo di speciale apparecchiatura per verificare la presenza di eventuale materiale radioattivo. Le ecoballe in partenza sono destinate ad alcuni impianti stranieri. "E un programma gigantesco - ha detto De Luca - da far tremare i polsi anche a chi è strutturato ma lo abbiamo deciso di farlo. Potevamo fare la scelta opportunistica di girarci dall'altra parte. Avremmo potuto chiudere anche noi gli occhi. E se non avessimo deciso di intervenire queste ecoballe sarebbero rimaste qui per secoli".
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/rifiuti_e_riciclo/2016/05/30/via-la-prima-ecoballa-per-de-luca-e-un-evento-storico_fed5e915-f8ea-4687-911c-62060f2e193d.html
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