tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-30-giugno-2025/
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GUERRA RUSSIA-UCRAINA, MOSCA AVANZA SU SUMY. IL MINISTRO TEDESCO WADEPHUL: “PUTIN VUOLE LA CAPITOLAZIONE DI KIEV”. L’offensiva russa verso Sumy è iniziata. Secondo il Wall Street Journal, Mosca ha schierato 50.000 soldati nell’area intorno alla città con un rapporto di circa tre a uno rispetto alle forze ucraine. Le truppe del Cremlino sono posizionate a soli 19 chilometri dal nuovo obiettivo e la battaglia infuria, al momento con alterne vicende. A parlare di una avanzata per la conquista di Sumy era stato lo stesso presidente Putin qualche giorno fa. Dunque, da un lato il leader russo afferma di essere pronto per un terzo round di negoziati con Kiev da tenersi in Turchia, dall’altra cerca di guadagnare terreno sfruttando il buon momento. Questa tattica ha spinto il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul, in visita a Kiev a dichiarare che “Putin vuole la capitolazione” dell’Ucraina. Secondo il responsabile degli Esteri “Putin non cede su nessuna delle sue richieste massimaliste: non vuole negoziati, ma la capitolazione”. Per questo motivo, Berlino aiuterà Kiev nella produzione di armamenti in casa, in modo da avere “una posizione negoziale forte”. Sul Fatto di domani potrete leggere le ultime novità dal fronte e a che punto è il dialogo per giungere ad una pace: un tema che sembra uscito dall’agenda dei leader internazionali. RIARMO IN EUROPA, FINCANTIERI: “BUSINESS MILITARE DESTINATO A RAPPRESENTARE IL 30% DEI RICAVI ENTRO IL 2027”. LA POLONIA AUMENTERÀ DI CINQUE VOLTE LA PRODUZIONE DI MUNIZIONI PER CANNONI. La discussione sul riarmo, stabilito in ambito Nato con una spesa che riguarderà il 3,5% del Pil per giungere poi al 5 entro qualche anno, fa muovere le industrie. Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, ha dichiarato all’agenzia Bloomberg che l’azienda è pronta ad ampliare la sua prospettiva: “Siamo pronti ad aumentare la nostra capacità produttiva in ambito militare, senza dover riconvertire le attività civili, ma riallocandole all’interno della nostra rete industriale, flessibile e integrata”. In un contesto di “forte incremento della spesa per la difesa in Europa”, Fincantieri mira a “rafforzare ulteriormente la propria presenza nel settore, con il business militare del Gruppo destinato a rappresentare circa il 30% dei ricavi entro il 2027”. Ma non è solo l’Italia a stare su questo binari. La Polonia aumenterà di cinque volte la produzione di munizioni per obici, nel tentativo di ridurre la dipendenza dalle importazioni di armamenti e di proteggersi dalla minaccia russa a est. In un’intervista al Financial Times, il ministro dei Beni statali Jakub Jaworowski ha affermato che il gruppo di difesa statale Pgz riceverà 2,4 miliardi di zloty (circa 565 milioni di euro) in fondi governativi per aumentare la produzione di munizioni di grosso calibro e affrontare una delle carenze di difesa più urgenti. Sul giornale di domani troverete il punto sulle spese belliche in ambito europeo. MEDIO ORIENTE, ISRAELE ALLE PRESE CON LE VIOLENZE DEI COLONI IN CISGIORDANIA. LA BBC: L’IRAN RICOSTRUISCE I SITI NUCLEARI. “Nessun Paese civile può tollerare atti violenti e anarchici come l’incendio di un’installazione militare, il danneggiamento di proprietà dell’Idf e le aggressioni al personale di sicurezza da parte di cittadini dello Stato”. Così il premier israeliano Benjamin Netanyahu condanna le ultime violenze dei coloni contro l’esercito. Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato: “Questo fenomeno deve essere fermato immediatamente”. Sulla possibile tregua a Gaza, il Qatar precisa: non ci sono trattative in corso, ma un dialogo per riprenderle. Nel frattempo la guerra prosegue e l’esercito israeliano ha emesso un avviso in diverse zone di Gaza City e Jabalya per operazioni militari in corso. Inoltre, il servizio di soccorso di Gaza ha segnalato che ci sono state 21 vittime nei pressi di un caffè vicino al mare. Secondo questa versione, l’Idf ha preso di mira l’area di sosta di Al-Baqa. Capitolo Iran: la Bbc rivela che i satelliti mostrano ruspe e mezzi nei pressi di alcuni dei siti nucleari colpiti dai bombardamenti americani nei giorni scorsi, in particolare a Fordow. In un dialogo telefonico con il presidente francese Macron, l’omologo iraniano Masoud Pezeshkian ha ribadito che Teheran ha interrotto la collaborazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) a causa “dell’approccio distruttivo” del direttore dell’agenzia, Rafael Grossi. Sul giornale di domani troverete altri aggiornamenti sulla crisi del Medio Oriente. LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE Campi Flegrei, terremoto di magnitudo 4.6: tra i più forti degli ultimi 40 anni. La scossa è avvenuta alle 12.47 nella zona di Bacoli, a una profondità di 5 chilometri, ma è stata avvertita chiaramente anche a Napoli. Molte persone si sono riversate in strada, la circolazione di treni e metropolitane è stata sospesa, ma non sono stati segnalati danni. La magnitudo è la stessa registrata la notte del 12 marzo scorso. Milano, cede l’insegna Generali sulla Torre Hadid. Si indaga per crollo colposo. Una delle insegne poste sul grattacielo a 192 metri d’altezza si è inclinata ed è a rischio crollo. L’intera area è stata evacuata, la Torre è stata dichiarata inagibile. La Procura di Milano, dopo la trasmissione degli atti da parte dei vigili del fuoco, aprirà un fascicolo per crollo colposo. Migranti, naufragio al largo di Lampedusa: una donna morta, 87 in salvo, 5 dispersi. La vittima è annegata durante la notte a circa 45 miglia dalla maggiore delle isole Pelagie, in area Sar tunisina-maltese. Faceva parte di un gruppo di migranti soccorso da un peschereccio tunisino e poi portato nell’isola da una motovedetta della Guardia costiera. Secondo le testimonianze, ci sarebbero cinque dispersi. I migranti provengono da Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Senegal e Sudan: hanno raccontato di essere partiti da Gasr Garabulli, in Libia, e di aver pagato 1.500 euro a testa. |