(di Stefania Passarella) (ANSA) - ROMA, 30 DIC - Dalla potenza di El Nino alla "febbre" del pianeta: il 2015 passerà alla storia per il primato di eventi climatici estremi. Cambiamenti che hanno contribuito a fenomeni altrettanto da record, dal meteo - con le ondate di calore e le inondazioni - ai disastri ambientali come il nuovo maxi episodio di sbiancamento dei coralli.
Il 2015 è stato l'anno più caldo degli ultimi 136 anni, primato che secondo il servizio britannico per la meteorologia gli sarà strappato dal 2016. La "febbre" del pianeta è frutto di molteplici fattori: delle emissioni di anidride carbonica, ma anche della forza del fenomeno climatico di El Nino. Anche questo, che consiste nel riscaldamento delle acque del Pacifico centro-orientale, è tra i più forti di sempre e ha il "potere" di accentuare siccità e inondazioni.
Tra gli eventi estremi di quest'anno si annoverano non a caso le ondate di calore che tra maggio e giugno in India e Pakistan hanno sciolto l'asfalto e provocato la morte di 3mila persone.
Negli Usa il 2015 è stato l'anno più devastante per gli incendi, mentre in California una simile siccità - che dura da quattro anni - non era registrata dai tempi di Cristoforo Colombo.
Siccità da record, con conseguenze ancora più disastrose, anche in Etiopia: dall'inizio del 2016 secondo le stime Onu saranno 8 milioni le persone che soffriranno la fame se non arriveranno aiuti. L'Indonesia devastata dal incendi è balzata per di più in cima ai maggiori inquinatori mondiali per via della CO2 prodotta dai roghi.
Dall'altro lato anche le inondazioni hanno fatto registrare primati infelici: l'India ha registrato le piogge più devastanti dell'ultimo secolo. Due forti cicloni - Chapala e Megh - hanno investito lo Yemen a novembre, causando inondazioni che non si vedevano da decenni. Le piogge torrenziali scatenate da El Nino hanno causato lo straripamento di vari grandi fiumi in Paraguay, Argentina, Brasile e Uruguay, con morti e 150mila sfollati.
Poche settimane fa Sydney è stata sferzata da un tornado con venti che hanno raggiunto 213 chilometri orari, una forza mai registrata nello Stato, e in questi giorni è il nord Europa ad essere investito dalla forte tempesta Frank.
Tra gli eventi estremi di quest'anno va citato anche un nuovo enorme e globale evento di "sbiancamento" dei coralli, per via delle acque più calde. Secondo gli scienziati del Noaa, l'Amministrazione oceanica e atmosferica statunitense, è il terzo dopo quelli registrati nel 1998 e nel 2010.(ANSA).
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Il 2015 è stato l'anno più caldo degli ultimi 136 anni, primato che secondo il servizio britannico per la meteorologia gli sarà strappato dal 2016. La "febbre" del pianeta è frutto di molteplici fattori: delle emissioni di anidride carbonica, ma anche della forza del fenomeno climatico di El Nino. Anche questo, che consiste nel riscaldamento delle acque del Pacifico centro-orientale, è tra i più forti di sempre e ha il "potere" di accentuare siccità e inondazioni.
Tra gli eventi estremi di quest'anno si annoverano non a caso le ondate di calore che tra maggio e giugno in India e Pakistan hanno sciolto l'asfalto e provocato la morte di 3mila persone.
Negli Usa il 2015 è stato l'anno più devastante per gli incendi, mentre in California una simile siccità - che dura da quattro anni - non era registrata dai tempi di Cristoforo Colombo.
Siccità da record, con conseguenze ancora più disastrose, anche in Etiopia: dall'inizio del 2016 secondo le stime Onu saranno 8 milioni le persone che soffriranno la fame se non arriveranno aiuti. L'Indonesia devastata dal incendi è balzata per di più in cima ai maggiori inquinatori mondiali per via della CO2 prodotta dai roghi.
Dall'altro lato anche le inondazioni hanno fatto registrare primati infelici: l'India ha registrato le piogge più devastanti dell'ultimo secolo. Due forti cicloni - Chapala e Megh - hanno investito lo Yemen a novembre, causando inondazioni che non si vedevano da decenni. Le piogge torrenziali scatenate da El Nino hanno causato lo straripamento di vari grandi fiumi in Paraguay, Argentina, Brasile e Uruguay, con morti e 150mila sfollati.
Poche settimane fa Sydney è stata sferzata da un tornado con venti che hanno raggiunto 213 chilometri orari, una forza mai registrata nello Stato, e in questi giorni è il nord Europa ad essere investito dalla forte tempesta Frank.
Tra gli eventi estremi di quest'anno va citato anche un nuovo enorme e globale evento di "sbiancamento" dei coralli, per via delle acque più calde. Secondo gli scienziati del Noaa, l'Amministrazione oceanica e atmosferica statunitense, è il terzo dopo quelli registrati nel 1998 e nel 2010.(ANSA).
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