e i Paesi Ue manterranno le
loro promesse su clima ed energia, l'energia eolica potrà soddisfare un
quarto del fabbisogno energetico europeo entro il 2030. A dirlo è
l'organizzazione no profit European Wind Energy Association (Ewea), che
rappresenta l'industria europea dell'eolico, che ha diffuso le stime per
la produzione dell'eolico nel 2030.
La Ewea prevede che nei
prossimi 15 anni la potenza degli impianti eolici aumenti dai 128,8 GW
di oggi a 320 GW, soddisfacendo così il 24,4% della domanda elettrica
Ue. Secondo lo scenario considerato più probabile, nel 2030 254 GW
saranno ottenuti dagli impianti sulla terraferma, mentre gli altri 66 GW
arriveranno invece da quelli off-shore.
Secondo l'Ewea, l'industria eolica potrebbe creare 334.000 posti di lavoro diretti e indiretti nel 2030.
Il rapporto sottolinea però come le previsioni sono condizionate da una
serie di fattori sul fronte politico e normativo, "tra cui una
struttura di governance chiara" per raggiungere l'obiettivo concordato
dai 28 Paesi Ue lo scorso ottobre; l'accordo prevede, tra l'altro, di
aumentare la quota di energie rinnovabili al 27% entro il 2030. Secondo
l'Ewea, dalla Commissione Ue servono chiare indicazioni per garantire
che gli stati membri propongano piani d'azione nazionali per le energie
rinnovabili.
"Il quadro normativo - ha detto Kristian Ruby,
Chief Policy Officer di Ewea - è un fattore chiave per garantire la
certezza degli investitori. Se i politici lo realizzeranno bene, il
settore dell'eolico potrebbe crescere ancor di più. Se non lo faranno,
andrà a scapito degli investimenti, dell'occupazione e del clima".
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