tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-23-settembre-2025/
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MEDIO ORIENTE, I TANK ISRAELIANI DENTRO GAZA CITY. TRUMP ALL’ONU: “IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PER LA PALESTINA È UNA RICOMPENSA PER HAMAS; CHI VUOLE LA PACE DEVE MANDARGLI IL MESSAGGIO: LIBERATE SUBITO GLI OSTAGGI”. L’avanzata nel centro di Gaza City da parte dell’esercito israeliano prosegue; i media nella Striscia riferiscono che carri armati israeliani sono stati visti lungo la strada Shifa nel quartiere Rimal di Gaza City, a circa 3 chilometri dal centro (qui gli aggiornamenti in tempo reale). Per quel che riguarda i civili, l’Idf sostiene che circa 640.000 palestinesi – la metà dei residenti – hanno lasciato Gaza City, dirigendosi verso il sud della Striscia. All’Onu anche oggi si è parlato del riconoscimento dei due Stati, promosso ieri dal presidente francese Macron; gli Stati Uniti, hanno confermato la loro contrarietà. A dirlo è stato il presidente Trump nel suo discorso: “Il riconoscimento per la Palestina è una ricompensa per Hamas e le sue orribili atrocità, inclusa quella del 7 ottobre. Invece di cedere alle richieste di riscatto di Hamas, il messaggio dovrebbe essere: rilasciate gli ostaggi ora”, ha aggiunto Trump, secondo cui “Hamas ha ripetutamente rifiutato offerte ragionevoli di pace”. Una posizione condivisa dal governo italiano. Sul Fatto di domani troverete le ultime novità sulla crisi del Medio Oriente e su quanto avvenuto al Palazzo di vetro dell’Onu, dove Trump ha accusato le Nazioni Unite di promuovere una “immigrazione incontrollata”.
I CORTEI PER GAZA IN ITALIA: CINQUE ARRESTI E DUE DENUNCE A MILANO. SCONTRO ALLA CAMERA TRA GOVERNO E OPPOSIZIONE E MAL DI PANCIA ANCHE NELLA MAGGIORANZA: FORZA ITALIA BOCCIA LA PROPOSTA DI SALVINI SUL PAGAMENTO DI UNA CAUZIONE DA IMPORRE A CHI ORGANIZZA MANIFESTAZIONI. In seguito agli scontri avvenuto ieri nel capoluogo lombardo, ci sono stati cinque arresti; altre due persone sono state denunciate, una è minorenne. Il sindacato di polizia Silp Cgil ha definito “gravi e inaccettabili” gli attacchi subiti dalla polizia durante i cortei. Tensione alla Camera, dove Fratelli d’Italia ha accusato i promotori delle violenze di aver “strumentalizzato una tragedia”, mentre i 5 Stelle ritengono che chi ha manifestato ieri abbia “riscattato il nome dell’Italia”. In scala minore, lite in consiglio comunale a Milano, dove Fratelli d’Italia ha presentato una mozione che chiede la condanna degli episodi di violenza, la solidarietà alle forze dell’ordine ma anche l’adozione di “provvedimenti restrittivi” come il Daspo per i responsabili. Il centrosinistra ha contestato questa iniziativa. Ma proprio il centrodestra non è compatto. Forza Italia non aderisce alla proposta del vice premier Salvini (Lega) che ha invocato una cauzione da stabilire per chi organizza manifestazioni pubbliche, così da coprire i danni causati dai facinorosi nelle strade. Sul giornale di domani troverete altri dettagli sulle conseguenze delle manifestazioni pro Gaza a livello nazionale.
GUERRA RUSSIA-UCRAINA, DANIMARCA IN ALLARME PER DRONI NELLO SPAZIO AEREO. CROSETTO: “MOSCA VUOLE PIEGARE DEFINITIVAMENTE KIEV ENTRO L’INVERNO”. Un sorvolo di droni sullo scalo aerei di Copenaghen ha messo la Danimarca in allarme: “Quello a cui abbiamo assistito ieri sera è l’attacco più grave mai visto contro un’infrastruttura critica danese” ha detto la premier danese Mette Frederiksen, parlando all’emittente TV2. La Russia rifiuta ogni responsabilità mentre gli 007 danesi parlano di “alto rischio di sabotaggio”. Il segretario della Nato, Mark Rutte, ritiene che sia troppo presto per attribuire la responsabilità a Mosca. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, giunto nella base estone di Amari, dove opera un contingente italiano, dice così: “Ho l’impressione che quello che sta facendo la Russia più che una provocazione alla Nato sia un modo per distogliere da quello che stanno facendo in Ucraina, dove hanno aumentato notevolmente gli attacchi, perché c’è un tentativo russo, prima che arrivi l’inverno, di piegare l’Ucraina definitivamente”. E il ministero della Difesa russo ha dichiarato che un’eventuale occupazione della cittadina ucraina di Kupyansk consentirebbe ai suoi soldati “un ulteriore sviluppo offensivo in profondità nella regione di Kharkiv”. Sul giornale di domani potrete approfondire le tematiche relative alle tensioni Nato-Russia, con il richiamo del presidente Trump all’Unione europea durante il discorso all’Onu: “Acquista petrolio e gas dalla Russia, mentre combatte contro la Russia: è imbarazzante”. LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE Europarlamento, confermata l’immunità a Ilaria Salis. L’Ungheria: “L’Ue salvaguarda una sua protetta”. La Commissione Affari giuridici dell’Eurocamera ha respinto la revoca dell’immunità all’eurodeputata di Avs, Ilaria Salis. Ora la parola definitiva passa alla Plenaria che si riunirà e voterà ai primi di ottobre. Critica l’Ungheria: “Oggi è diventato chiaro: il Parlamento Europeo ha scelto di salvaguardare la sua “protetta” piuttosto che stare dalla parte delle persone. Schermando Ilaria Salis dalla presa di responsabilità. Le autorità ungheresi l’hanno arrestata e incriminata, ma lei ha trovato rifugio dietro un mandato di Bruxelles”. Reggio Calabria, operazione contro la ’ndrangheta: arrestato anche il boss Pino Piromalli. L’inchiesta si chiama “Res Tauro”, prendendo spunto da quanto hanno appurato gli investigatori. Il boss Pino Piromalli, 80 anni, detto “Facciazza”, capo cosca di Gioia Tauro, stava riorganizzando alla vecchia maniera la sua organizzazione. Sono 26 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio, auto-riciclaggio, detenzione illegale di armi e munizioni, turbata libertà degli incanti, favoreggiamento personale e trasferimento fraudolento di valori, reati aggravati dal metodo mafioso. Piromalli era libero dal 2021, dopo aver scontato 22 anni di carcere al 41 bis. Verona, Chico Forti resta in carcere, no alla libertà condizionale. Il Tribunale di sorveglianza ha respinto l’istanza per ottenere la libertà condizionale. Uno dei suoi legali, l’avvocato Carlo Dalla Vedova ha annunciato che contro il provvedimento si valuterà il ricorso in Cassazione. Chico Forti, 66 anni, era stato condannato nel 2000 all’ergastolo, negli Stati Uniti, per l’omicidio dell’imprenditore australiano Dale Pike, e da un anno sta scontando la pena nel carcere di Montorio. |




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