giovedì 25 settembre 2025

Fatto for Future. Batteri killer, stretta la relazione con la crisi climatica. Come comunicare l'ambiente: i dati non sono neutri

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/fatto-for-future-del-24-settembre-2025/

Ben tornati all’appuntamento con la newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, con Elisabetta Ambrosi ci occupiamo di batteri, le cui infezioni aumentano anche a causa della crisi climatica. Secondo la scienziata Antonella Fioravanti, se non si agisce leggendo il fenomeno nella sua interezza, si rischiano milioni di morti.

Con il sociologo Marco Deriu, affrontiamo il tema spinoso della comunicazione ambientale. L’Italia è un Paese in cui l’informazione è concentrata nelle mani di pochi e questo non consente la conoscenza reale del problema. Più in generale, invece, bisognerebbe capire che i dati non sono neutri: per questo la scienza deve ripartire dalle comunità locali.

Nella rubrica La voce dei buoni, vi raccontiamo la storia di B-Hop, una rivista online cui contribuiscono gratuitamente 50 persone per “dare voce al bello”.

Nello spazio riservato alle associazioni, ospitiamo gli interventi di Legambiente, che mostra i numeri degli interventi straordinari su spiagge e sentieri nell’ambito dell’iniziativa “Puliamo il mondo”, e di Arca (Assieme per la rigenerazione e la cura dell’ambiente) che analizza la nuova legge sulla creazione e tutela dei “boschi monumentali”.

Da questo numero, la newsletter Fatto for Future si trasferisce al mercoledì: continuate a seguirci!

Buona lettura


Batteri, il parere dell’esperta: “La crisi climatica li rende più forti (e rischiamo milioni di morti)”

di Elisabetta Ambrosi

La storia dell’umanità è stata segnata in maniera drammatica da infezioni ricorrenti e devastanti. Epidemie e pandemie hanno devastato città e imperi. Ma oggi siamo davvero al riparo da tutto questo? Niente affatto, sostiene Antonella Fioravanti, scienziata insignita di numerosi premi che studia come disarmare i batteri patogeni con approcci innovativi (sua la scoperta su come distruggere il patogeno dell’antrace utilizzando un nano anticorpo da lei sviluppato) e autrice del libro Viaggio nel mondo invisibile. Microrganismi, salute e cambiamento climatico. Il difficile equilibrio della vita sulla Terra (Aboca).

(Continua a leggere)


Il libro

A cena su Marte. Le tecnologie che nutriranno il pianeta rosso e trasformeranno l’agricoltura sulla Terra

Evan D.G. Fraser, Lenore Newman

Il Saggiatore editore, pp. 264 euro 24

A cena su Marte nasce da una domanda semplice e concreta: quando gli esseri umani realizzeranno la loro fantasia coloniale sul pianeta rosso, che cosa mangeranno? Quali saranno gli alimenti disponibili in un ambiente desertico, con una gravità un terzo della nostra e con una temperatura media di oltre 60 gradi sotto zero? Evan D.G. Fraser e Lenore Newman ci mostrano come la risposta a questi interrogativi potrebbe aiutarci non solo a mettere qualcosa sulle nostre tavole spaziali, ma anche a risolvere i futuri problemi alimentari sulla Terra.

Evan D.G. Fraser è un geografo, insegna alla University of Guelph e dirige l’Arrell Food Institute.

Comunicare il clima, il sociologo Deriu: “I dati non bastano a dettare una linea politica. Ripartiamo dalle comunità locali”

Il condirettore dei Quaderni della decrescita: "Le emergenze ecologiche non sono una questione neutra, ma richiedono una consapevolezza della pluralità di condizioni, rischi, responsabilità, interessi, prospettive"

di Elisabetta Ambrosi

B-Hop, il magazine di volontari che dà voce al bene (e al bello)

Il progetto di Patrizia Caiffa partito nel 2014 oggi vede la collaborazione di una cinquantina di persone

di Elisabetta Ambrosi

Rifiuti abbandonati nei parchi. I dati dell’indagine Park Litter di Legambiente in azione con Puliamo il Mondo

Nel 2025 sono stati 24.260 gli scarti raccolti e catalogati dai volontari in 49 parchi urbani distribuiti in 20 città: in testa mozziconi di sigarette e plastiche

di F. Q.

Nascono i “boschi monumentali”: più tutele per gli alberi secolari, ma chi ha gestito male le aree rischia di salvarsi

Per la prima volta l’Italia riconosce formalmente il valore culturale ed ecologico del suo patrimonio storico "verde". Ma c'è una falla: se una pineta o un sito sono stati compromessi da anni di tagli, diradamenti o incuria, potrebbero non avere più i requisiti per rientrare nella categoria protetta

di F. Q.

Sos clima

Fine della parentesi tardo-estiva, però a Est arriva “Nando”

In Italia – Passata l’intensa perturbazione del 9-10 settembre, la metà del mese è filata via tranquilla su gran parte del Paese sotto il profilo meteorologico. Tuttavia, in seno a un flusso di correnti umide da Ovest, piogge torrenziali hanno colpito martedì il Friuli orientale, il Carso e la costa triestina, zone già più volte […]

di Luca Mercalli

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