domenica 28 settembre 2025

anticipazioni de il fatto quotidiano in edicola. Flotilla per Gaza, gli italiani sono a bordo. Tajani: "Conoscete i rischi, la nave militare non farà da scorta". Droni in Danimarca e Germania, Dombrovskis: "Ue e Russia sono già in una guerra ibrida"

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-27-settembre-2025/

La giornata in cinque minuti

FLOTILLA, GLI ITALIANI RESTANO A BORDO. TAJANI: “LA NAVE MILITARE NON FA DA SCORTA, CONOSCETE I RISCHI”. Cresce la tensione sul destino della Flotilla, per ora ferma a Creta in Grecia, in attesa di ripartire verso Gaza per sfidare il blocco navale di Israele nelle acque della Striscia. Da ieri sera si è diffusa la falsa notizia dello sbarco degli italiani, dopo l’appello di Mattarella a consegnare gli aiuti a Cipro con la mediazione del patriarcato latino di Gerusalemme guidato dal cardinale Pierbattista Pizzaballa. L’inviato del Fatto sull’imbarcazione Taigete, Alessandro Mantovani, ha smentito già in mattinata: “Tuttora ci sono 37 italiani imbarcati, compresi i quattro parlamentari”. Alla partenza i connazionali dell’equipaggio erano circa 50: ieri in 1o o 15 hanno lasciato la missione, inclusa la portavoce Maria Elena Delia. Ma gli italiani sono una minoranza dei circa 500 attivisti, a bordo di una cinquantina di imbarcazioni. I più appaiono decisi a lasciare la Grecia e inoltrarsi in acque internazionali, fino al mare di Gaza controllato da Israele: malgrado i precedenti attacchi con droni e ordigni, nonostante il forfait dell’ammiraglia Familia Madeira per un guasto al motore; tanto da obbligare il direttivo della missione a cambiare imbarcazione. Il ministro degli Esteri Tajani ha lanciato un nuovo monito: “Noi abbiamo detto quali sono i rischi e i pericoli. Lo ha detto il presidente della Repubblica. La nave militare non gli fa la scorta, questa è l’unica cosa certa”. Tajani si riferisce alla fregata Alpino che sostituirà la nave Fasan. Neppure Frontex – l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera – farà da deterrente a possibili interventi delle imbarcazioni israeliane. Ma il vicepremier si è reso disponibile a trattare con Maria Elena Delia. La portavoce della delegazione italiana in un’intervista alla Stampa ha tracciato il campo del negoziato: “Chiediamo ai governi: è possibile dire ad Israele guardate che se attaccherete quelle barche in acque internazionali noi vi daremo delle sanzioni? Possiamo ragionare sulla possibilità che l’Italia metta un embargo sulle armi o rinunci ad alcuni accordi commerciali”. Sul Fatto di domani gli aggiornamenti sulla missione della Flotilla verso Gaza.


GAZA, IL QUOTIDIANO HAARETZ: “HAMAS HA ACCETTATO IL PIANO DI PACE DI DONALD TRUMP”. MA IL GRUPPO NEGA: “MAI RICEVUTA LA PROPOSTA”. Il giorno dopo il discorso show di Netanyahu nella sede dell’Onu, davanti ad una platea vuota in segno di protesta per il dramma di Gaza, si apre lo spiraglio di pace in virtù dei 21 punti del piano Trump. Accettato in linea di principio da Hamas, secondo il quotidiano israeliano Haaretz. Smentito a stretto giro dalla dichiarazione di un esponente del gruppo islamista ad Al Araby: “Mai ricevuto la proposta”. Lunedì Donald Trump incontrerà il premier israeliano Netanyahu: solo allora si capirà se la tregua in Medio Oriente avrà una chance. Il piano del presidente Usa – illustrato ai leader arabi a margine dell’Assemblea Onu – prevederebbe l’immediato rilascio, in 48 ore, di tutti gli ostaggi israeliani. Hamas consegnerebbe tutte le armi ad una forza araba e internazionale: ai leader islamisti sarebbe concessa l’amnistia in cambio dell’esilio dalla Striscia. Israele dovrebbe liberare migliaia di detenuti palestinesi, ritirare gradualmente le forze armate impegnate a Gaza e lasciare la Cisgiordania ai palestinesi. Il Piano includerebbe “l’immediato invio di aiuti illimitati attraverso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, la chiusura del fondo umanitario a Gaza (Ghf)”. I dettagli sono stati pubblicati dal canale saudita Al-Hadath e dalla testata Times of Israel. Intanto proseguono i raid quotidiani di Israele. Secondo Al Jazeera oggi sono morti 72 palestinesi, 42 a Gaza City, dove si stringe l’assedio dell’esercito di Tel Aviv. Secondo le Idf, oltre 750.000 residenti sono fuggiti dalla città verso il sud della Striscia, puntando l’area di al-Mawasi. Sul Fatto di domani vi racconteremo la diplomazia in corso sulla possibile tregua a Gaza.


NUOVO AVVISTAMENTO DI DRONI IN DANIMARCA E GERMANIA. IL COMMISSARIO UE DOMBROVSKIS: “SIAMO GIÀ IN UNA GUERRA IBRIDA CON LA RUSSIA”. BERLINO VALUTA L’ABBATTIBENTO DEI VELIVOLI. La Danimarca ha denunciato l’avvistamento di droni non autorizzati sulla base militare di Karup, la più grande del Paese. Secondo le autorità si tratta di un “attacco ibrido”. I droni non sono stati abbattuti. “C’è stato un episodio intorno alle 20:15” di ieri, hanno dichiarato gli inquirenti di Copenaghen, “uno o due droni sono stati osservati all’esterno e sopra la base aerea”. Lo spazio aereo è rimasto temporaneamente chiuso al traffico civile. Le autorità danesi non citano la Russia. È il commissario europeo Valdis Dombrovskis, ex ministro della Lettonia, a tirare in ballo Mosca: “Stiamo assistendo a ogni tipo d’azione russa, dalla disinformazione ad atti di sabotaggio, fino all’uso dell’immigrazione clandestina come arma, quindi siamo già in una guerra ibrida con la Russia”, ha dichiarato a France 24. Secondo il politico baltico, “le ambizioni imperialiste ed espansionistiche della Russia si estendono oltre l’Ucraina”. Dunque occorre accelerare nella costruzione del muro di droni sul fronte Est del Vecchio continente per arginare Putin. Anche la Germania ha denunciato l’avvistamento notturno di velivoli non autorizzati, nella regione dello Schleswig-Holstein, al confine con la Danimarca. La ministra dell’Interno Sabine Sütterlin-Waack ha confermato l’apertura di un’indagine per il sospetto di spionaggio. Secondo la testata tedesca Bild, il governo Merz sta valutando la possibilità di consentire ai propri militari l’abbattimento dei droni. Sul Fatto di domani la cronaca e l’approfondimento sulla guerra dei droni.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Corteo per Gaza a Torino, scontri con le forze dell’ordine. Lanci di bottiglie, fumogeni, grossi petardi e sassi sono stati lanciati contro gli agenti che hanno risposto con manganelli, idranti e lancio di lacrimogeni. Gli scontri sono avvenuti lungo la strada verso l’aeroporto Sandro Pertini, del comune di Caselle. Il lancio degli oggetti è iniziato dopo il divieto delle forze dell’ordine di proseguire il corteo verso lo scalo.

Nordio: “Gratteri in tv è il miglior testimonial delle carriere separate”. E attacca Davigo: “Non è più credibile”. Il ministro della Giustizia attacca il procuratore di Napoli e l’ex pm di Mani Pulite, durante il congresso dell’Unione delle Camere penali a Catania. Il Guardasigilli ha additato il programma tv di Gratteri (Lezioni di mafia) come prova della “separazione delle carriere già in atto”. La “credibilità” di Davigo invece sarebbe stata “sconfessata da una sentenza passata in giudicato”. Quella sul caso dei verbali dell’avvocato Piero Amara sulla presunta loggia Ungheria, per cui l’ex pm di Mani Pulite è stato condannato per rivelazione di segreto.

Mondiali di Pallavolo, Italia batte la Polonia e vola in finale. Per la seconda volta consecutiva gli azzurri del volley approdano all’atto conclusivo dei mondiali. Nella seconda semifinale alla Mall of Asia Arena di Pasay, la squadra allenata da Fefè De Giorgi ha battuto 3-0 la Polonia. Parziali di 25-21, 25-22, 25-23. In finale l’Italia affronterà ora la Bulgaria allenata dall’italiano Gianlorenzo Blengini.

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