tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-25-novembre-2023/
L’IMBARAZZO DI MELONI PER LOLLOBRIGIDA E SANTANCHÈ: LA SOLUZIONE È BRUXELLES? Dal suo Forum del turismo organizzato in un hotel di lusso, Daniela Santanchè continua a fare annunci strabilianti per l’avvenire turistico dell’Italia e sfoggiare sicurezza politica. Solo che dietro di lei, come abbiamo raccontato sul Fatto, Fratelli d’Italia ha dovuto serrare i ranghi per evitare che le crepe spaccassero l’immagine pubblica del partito. Mentre la ministra del Turismo ieri ha difeso a spada tratta il ministro-cognato dell’Agricoltura Lollobrigida, che oggi in un’intervista accusa i critici (come il Fatto) di attaccarlo solo in quanto “cognato di Giorgia”, oggi Meloni parteciperà all’evento sulla riva piemontese del Lago Maggiore solo in videoconferenza. Inizialmente era prevista di persona, la mossa è da un lato un modo per tenersi a distanza dai ministri imbarazzanti, dall’altro per tenersi al riparo dalle domande dei cronisti. Strategia ormai molto nota di Meloni. Sul Fatto di domani approfondiremo gli effetti dell’ennessimo “scandalo familiare” dentro Fratelli d’Italia. Come abbiamo scritto, una soluzione per la premier potrebbe essere candidare il cognato alle europee, in modo da allontanarlo dalla vita pubblica dell’esecutivo. 25 NOVEMBRE: LE PIAZZE SI RIEMPIONO NEL RICORDO DI GIULIA CECCHETTIN. INTERVISTA ESCLUSIVA A EVE ENSLER. Da Milano a Roma a Messina, almeno in 50 mila hanno sfilato oggi per dire basta al patriarcato nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che da anni è un presidio fisso del movimento transfemminista Non una di meno. La partecipazione è stata straordinaria, sull’onda dell’indignazione per il femminicidio di Giulia Cecchettin. Le militanti non hanno voluto bandiere politiche, anche se la piattaforma del corteo ha espresso solidarietà con Gaza e parlato di “genocidio” dei palestinesi perpetrato da Israele. Uno dei primi interventi, però, è stato di solidarietà con le donne israeliane stuprate da Hamas: “Abbiamo citato la Palestina perché è in atto una feroce aggressione alle civili e ai civili. E che Israele sia uno Stato di occupazione lo definisce l’Onu. La Guerra è l’espressione più alta del patriarcato. Dove lo stupro viene usato per il controllo. E questo è stato certamente fatto da Hamas, ma anche da altri eserciti”. Al corteo si sono visti la segretaria dem Elly Schlein e il segretario Cgil Maurizio Landini. Non Giuseppe Conte. Messaggi di solidarietà da Sergio Mattarella e pure dall’esecutivo: Meloni ha inviato un videomessaggio rivolto alle donne e ha fatto proiettare il numero 1522 sulla facciata di Palazzo Chigi. Sul Fatto di domani leggerete una cronaca dalle piazze e un’intervista esclusiva a V (Eve Ensler), scrittrice, drammaturga e attivista newyorkese, autrice del celebre I monologhi della vagina. Un articolo dal fattoquotidiano.it er approfondire: cosa si può fare dentro le mura domestiche per contrastare la violenza, il parere degli psicologi. FEMMINICIDIO CECCHETTIN, TURETTA ATTERRATO A VENEZIA. Stamattina poco dopo le 11 è atterrato a Venezia l’aereo Falcon 900 partito da Francoforte con a bordo Filippo Turetta. Il 22enne, accusato di omicidio volontario e sequestro di persona nei confronti di Giulia Cecchettin, è stato scortato al carcere di Verona, dove sarà tenuto sotto sorveglianza in infermeria per evitare atti autolesionistici, a quanto risulta dalle fonti locali. Per tutto il tempo del trasferimento sarebbe rimasto in silenzio. L’inchiesta aperta dalla procura di Venezia sta cercando di comprendere se il giovane abbia premeditato l’assassinio di Giulia. E si valuta anche l’ipotesi di occultamento del cadavere della ragazza, che era nascosto in una zona montuosa in provincia di Pordenone, vicino al lago di Barcis e a due ore circa di macchina da Vigonovo. Alla premeditazione fanno pensare l’acquisto si nastro adesivo e teli di plastica giorni prima dell’omicidio. L’interrogatorio è previsto per lunedì. Sul Fatto di domani leggerete gli aggiornamenti sul caso. ISRAELE-GAZA, OGGI SCAMBIO DI 14 OSTAGGI PER 42 DETENUTI PALESTINESI. SI TRATTA PER PROLUNGARE LA TREGUA FINO A LUNEDÌ. Ieri Hamas ha rilasciato 24 ostaggi in cambio di 39 palestinesi. Un racconto delle ore di attesa prima del rilascio si può leggere nel diario da Tel Aviv di Manuela Dviri. Oggi è previsto un secondo round di rilasci: dovrebbero essere 13 gli israeliani rilasciati oggi, in cambio sempre di 39 palestinesi (1 a 3) dovrebbero essere per la maggior parte abitanti del kibbutz Be’eri. Ma un “ritardo tecnico” ha fatto slittare di più di un’ora lo scambio. A ritardare è stata l’organizzazione islamista, che però sostiene che il problema alla radice sarebbe stato un rallentamento nel rilascio dei palestinesi dal carcere, ma alle 17 Hamas aveva consegnato gli ostaggi alla Croce rossa internazionale. L’Egitto fa sapere che sta lavorando strenuamente per prolungare la tregua di un giorno, fino a lunedì, ma il ministro della difesa Yoav Gallant ha smentito. E mentre a Gaza la guerra è ferma, si è verificato un incidente sul fronte del Libano, dove una pattuglia delle forze di interposizione Unifil (a comando italiano) è stata colpita per errore da spari dell’esercito israeliano. In West Bank, due palestinesi sono stati torturati e uccisi perché considerati spie di israele. Non sono stati riportati feriti. Sul Fatto di domani leggerete i nostri aggiornamenti sulla seconda giornata di tregua e scambio di ostaggi. LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE L’opposizione si rivede e si divide: sul nucleare. Elly Schlein e Giuseppe Conte sono intervenuti stamattina al congresso di Sinistra Italiana, in Umbria. Al di là delle dichiarazioni di unità di intenti, il Movimento e il Pd sono divisi da una nuova frattura: al Parlamento europeo i dem hanno votato a favore del nucleare di quarta generazione (fantomatico nucleare pulito), mossa che ai 5s è sembrata una retromarcia rispetto al referendum abrogativo italiano. A Roma cadono alberi per il vento, un morto e svariati feriti. Sono almeno 6 i feriti a Roma a causa della caduta di diversi alberi per via del vento. Una donna è morta sul colpo. Ucraina, attacco di droni a Kiev: la guerra è in stallo ma fa ancora morti. “Proprio oggi, prima di questo giorno della memoria, un simile attacco terroristico significa che Putin è orgoglioso di emulare i più grandi assassini del 20° secolo. Se potesse organizzare un altro Holodomor in Ucraina, lo farebbe”. Così ha commentato il presidente ucraino Volodomyr Zelensky dopo il vasto attacco di droni da parte delle forze russe oggi, nel giorno dell’anniversario dell’Holdomor. Ieri le forze di Kiev avevano colpito con droni la Crimea. Sul Fatto di domani un nostro reportage. |
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