Il documento è un importate atto di programmazione settoriale, stabilito dalla legge regionale 6 dicembre 2004, n.17 e s.m.i. relativa alle "Norme per la coltivazione delle cave e torbiere della Regione Lazio" ed, in particolare, dall'art.9 “Piano regionale delle attività estrattive” che si riporta a seguire:
- Il piano regionale delle attività estrattive, di seguito denominato PRAE, è l’atto di programmazione settoriale che stabilisce, nell’ambito della programmazione socio-economica e territoriale regionale, gli indirizzi e gli obiettivi di riferimento per l’attività di ricerca di materiali di cava e torbiera e di coltivazione di cava e torbiera, nonché per il recupero ambientale delle aree interessate.
- Il PRAE, ai fini del corretto utilizzo delle risorse naturali compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e del territorio nelle sue componenti fisiche, biologiche, paesaggistiche e monumentali, in particolare, contiene:
- il quadro tecnico ed economico del settore;
- le previsioni della produzione complessiva dei materiali estrattivi riferite al periodo di vigenza del PRAE;
- la stima del fabbisogno complessivo dei vari tipi di materiali estrattivi secondo ipotesi di medio e lungo periodo per graduare nel tempo l’utilizzazione delle aree interessate;
- la stima del fabbisogno relativa ai materiali sostituibili attraverso il riutilizzo dei materiali derivanti da demolizioni, restauri, ristrutturazioni, sbancamenti e drenaggi, che comunque deve essere pari ad almeno il 10 per cento nel primo anno di vigenza del PRAE e tendere al perseguimento dell’obiettivo del 50 per cento nei successivi anni;
- il censimento delle cave e torbiere in esercizio con la quantificazione dei materiali residui autorizzati e non ancora estratti;
- il censimento delle cave e torbiere dismesse;
- la individuazione degli ambiti territoriali gravati da vincoli ostativi all’attività estrattiva di natura ambientale, paesaggistica, culturale o relativi alla difesa del suolo, previsti dalla legislazione vigente, con l’indicazione di criteri e scale di compatibilità;
- la rappresentazione di quanto indicato alle lettere e), f) e g) sulla base della carta tecnica regionale di cui al titolo II della legge regionale 18 dicembre 1978, n. 72 (Quadro regionale di riferimento territoriale e carta tecnica regionale) e successive modifiche;
- i criteri di definizione ed individuazione dei poli estrattivi di rilevante interesse per l’economia, tenendo conto delle aree già interessate da attività estrattive;
- le disposizioni tecniche per la progettazione e la coltivazione delle cave e torbiere e per il recupero ambientale delle aree interessate, con l’indicazione di linee guida per la localizzazione delle aree suscettibili di attività estrattiva;
- i criteri di definizione delle distanze minime di rispetto per la coltivazione di cave e torbiere in prossimità dei centri abitati, in relazione alla tipologia dei materiali da estrarre.
- Il PRAE può essere aggiornato ogni cinque anni.
- Il PRAE, che assume efficacia giuridica di piano di settore ai sensi dell’articolo 12 della legge regionale 22 dicembre 1999, n. 38 (Norme sul governo del territorio) e successive modifiche, ed i relativi aggiornamenti sono approvati, previo parere della CRC, secondo le procedure previste dalla legge regionale 11 aprile 1986, n.17 (Norme sulle procedure della programmazione), in quanto compatibili.
- La sede dell'Autorità Procedente: Regione Lazio - Direzione Regionale Attività Produttive e Rifiuti - Via R. R. Garibaldi n. 7 - 00145 - Roma;
- La sede dell'Autorità Competente: Regione Lazio - Direzione Regionale Ambiente - Area Valutazione Impatto Ambientale - Viale del Tintoretto 423 - 00142 - Roma;
- Le sedi delle Province di: ROMA - FROSINONE - LATINA - RIETI - VITERBO.
- Censimento
- Carta censimento (.zip - 69 MB)
- Schede censimento (.zip - 16 MB)
- Documenti (.zip - 17.5 MB)
- Idrogeologica (.zip - 3 MB)
- Litologica (.zip - 97 MB)
- Poli (.zip - 3.5 MB)
- Risorse (.zip - 105 MB)
- Schede Litotipi (.zip - 560 KB)
- Vincoli (.zip - 135 MB)
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