tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-17-gennaio-2025/
GAZA, IL GOVERNO ISRAELIANO APPROVA LA TREGUA. HAMAS NELLA PRIMA FASE RILASCERÀ 33 OSTAGGI IN CAMBIO Di 1.700 DETENUTI PALESTINESI. NETANYAHU AVVISA: “SE LA FASE DUE FALLISCE TORNIAMO A COMBATTERE”. “Dopo aver esaminato tutti gli aspetti politici, di sicurezza e umanitari, e comprendendo che l’accordo proposto sostiene il raggiungimento degli obiettivi della guerra, la Commissione dei Ministri per gli Affari di Sicurezza Nazionale ha raccomandato al governo di approvare il piano”. Così l’ufficio del premier Netanyahu ha fatto sapere che è stato dato il via libera alla tregua che dovrebbe iniziare da domenica alle 12; tra le prime ad essere liberate saranno tre donne. Si tratta del secondo cessate-il-fuoco in una guerra che dura da 468 giorni, in seguito al massacro firmato da Hamas il 7 ottobre con più di 1.200 morti e centinaia di persone portate a forza nella Striscia di Gaza. Ci sono ancora dei passaggi poco chiari, tra cui la lista delle persone che i miliziani palestinesi intendono rilasciare. Secondo il quotidiano Haaretz “i nomi degli ostaggi saranno resi noti solo il giorno della loro liberazione”. Dunque, si resta con il fiato sospeso, anche per vedere se ci sarà veramente l’occasione di sviluppare gli accordi su tre fasi. Oggi il primo ministro Benjamin Netanyahu ha riferito che Israele “ha ricevuto garanzie inequivocabili da entrambi i presidenti Usa, sia Biden che Trump, che se i negoziati sulla fase due dell’accordo falliscono e Hamas non accetta le richieste di sicurezza, l’Idf tornerà a combattere intensamente a Gaza con il sostegno degli Stati Uniti”. Sul Fatto di domani leggerete maggiori dettagli sulla cronaca della giornata, mentre qui potrete trovare gli aggiornamenti in tempo reale. PROCESSO VISIBILIA, LA MINISTRA SANTANCHÈ RINVIATA A GIUDIZIO, UDIENZA IL 20 MARZO A MILANO. LEI NON SI DIMETTE, PD E M5S SOLLECITANO L’INTERVENTO DELLA PREMIER MELONI. Si terrà il 20 marzo davanti alla seconda sezione del tribunale di Milano, la prima udienza del processo che riguarderà Daniela Santanché, attuale ministra al Turismo, accusata di falso in bilancio nella vicenda che riguarda i conti di Visibilia Editore; si tratta di un gruppo da lei fondato e da cui ha dismesso le cariche nel 2022, e di recente anche le quote. Oltre a a Santanchè sono state rinviate a giudizio 15 persone – tra cui il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, l’ex compagno della ministra Canio Giovanni Mazzaro – fra manager e sindaci delle società. Due aziende hanno patteggiato e una terza andrà a giudizio. Per Santanchè il giudice delle udienze preliminari ha disposto una sentenza di non luogo a procedere solo per i bilanci 2016-17-18 della società Visibilia srl per intervenuta prescrizione. La Procura aveva dato parere favorevole. Secondo i magistrati di Milano, c’è stato un “disegno criminoso” per eludere gli accertamenti sul bilancio della Visibilia Editore, quotata in Borsa al fine di “conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto”, inducendo in errore gli investitori. Le indagini sono state sviluppate dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, e sono nate dalle indicazioni di alcuni soci di minoranza, tra cui il finanziere Giuseppe Zeno. Ma i guai per Santanchè non sono finiti. Il 29 gennaio, la Cassazione dovrà decidere sulla competenza tra Milano o Roma rispetto all’inchiesta per la presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps legata alla cassa integrazione in Visibilia durante la pandemia. Sul Fatto di domani leggerete altri particolari sulle inchieste che riguardano Santanchè, che al momento non intende dimettersi, anche se le opposizioni sollecitano un intervento della premier Meloni. RAI, LA PROCURA AVVIA INDAGINE SULL’AMIANTO NELLA STORICA SEDE DI VIALE MAZZINI. Sarà l’Asl a consegnare alla Procura l’informativa sulla presenza di eternit negli uffici Rai di viale Mazzini; nell’attesa, i magistrati hanno hanno aperto un fascicolo di inchiesta, senza ipotesi di reati e indagati. Dopo l’invio della relazione dell’ufficio sanitario si verificherà se nel corso degli anni ci siano stati casi di malattie riconducibili all’esposizione alle fibre d’amianto. Le ipotesi di reato, che potrebbero essere prese in considerazione, sono quelle di lesioni e mancato rispetto della sicurezza sui luoghi di lavoro. La situazione è precipitata dopo l’allagamento degli uffici, nel mese di dicembre. L’Asl ha rilevato il superamento delle soglie di fibre previste dalla normativa e il “rischio derivante dalle scarse condizioni di manutenzione degli impianti idrici che, per la loro vetustà, potrebbero subire rotture e perdite con possibile trascinamento” di asbesto. La Rai ha deciso di concedere lo smartworking a giornalisti e impiegati, La questione dell’amianto a Viale Mazzini non è purtroppo una novità: l’anno scorso la Procura di Roma ha avviato un procedimento per omicidio colposo in relazione alla morte, avvenuta il 13 maggio 2024, di Mariusz Marian Sodkiewicz, causata da una forma tumorale dovuta all’esposizione al minerale. L’uomo prima del decesso, assistito dall’Osservatorio Nazionale Amianto, aveva presentato una denuncia. Un caso analogo è stato quello del giornalista Franco Di Mare. Sul giornale di domani leggerete altre notizie su questa vicenda, assai delicata e che sembra essere stata sottostimata, a dispetto della salute dei dipendenti. Il presidente dell’Osservatorio, l’avvocato Ezio Bonanni, ha chiesto che “la Rai attivi un protocollo di sorveglianza sanitaria per tutti i dipendenti che sono stati esposti, specialmente negli anni e decenni scorsi”. LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE Cuba, incidente mortale: due vittime, perde la vita una donna italiana. Un incidente stradale ha coinvolto un gruppo di sette turisti italiani a Cienfuegos, a Cuba. La vittima si chiamava Patrizia Crisolini Malatesta, 67 anni, ed era la capogruppo della comitiva. Il minibus della Transtur, di proprietà statale, si è scontrato con la ringhiera di cemento di un ponte al chilometro 209 dell’autostrada. Nell’impatto è morto l’autista cubano. Venezuela, caso Trentini, il governo si sveglia sull’arresto del connazionale: riunione a Palazzo Chigi. Questa mattina si è svolta a Palazzo Chigi una riunione dedicata alla situazione di Alberto Trentini, operatore umanitario arrestato due mesi fa in Venezuela, con altri sette cittadini italo-venezuelani. Trentini lavorava per una Ong che sosteneva i cittadini fragili. La famiglia ha sollecitato il governo ad intervenire, dopo mesi di silenzio. Oggi il ministro Tajani ha parlato con i parenti di Trentini, assicurando l’impegno dell’esecutivo. Guerra Russia-Ucraina, raid con missili e droni su entrambi i fronti. Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con due missili balistici Iskander-M, 50 droni kamikaze e vari tipi di droni-esca: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che 33 velivoli senza pilota Shahed sono stati abbattuti. Colpiti vari edifici, anche residenziali, nelle regioni di Kharkiv, Cherkasy e Kiev. A loro volta, le forze ucraine hanno compiuto un nuovo attacco sul territorio russo utilizzando sei missili americani Atacms, secondo la versione del ministero della Difesa di Mosca, che ha promesso “misure di ritorsione”. Per quel che riguarda la battaglia sul terreno, Mosca rivendica di aver recuperato “il 60% del territorio” nel Kursk, dove era stata sorpresa nei mesi scorsi da una offensiva ucraina, e di continuare l’avanzata nel Donbass. Il Washington Post ha raccontato le tensioni tra la Russia e l’India, che lamenta il caso di suoi cittadini arruolati da Mosca con l’inganno per combattere in Ucraina. |
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