sabato 17 febbraio 2024

Il Fatto di domani. Il crollo del cantiere a Firenze: una giungla tra operai irregolari e subappalti a cascata. Russia, la morte in carcere di Navalny: le autorità non restituiscono il corpo alla famiglia

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-17-febbraio-2024/

La giornata in cinque minuti

FIRENZE, IL CROLLO DEL CANTIERE E LA GIUNGLA DELLE ASSUNZIONI E DEI SUBAPPALTI: SU CINQUE VITTIME, DUE OPERAI ERANO IRREGOLARI. ALTRO INCIDENTE LETALE IN CALABRIA. Quanto accaduto a Firenze, nel cantiere dell’Esselunga, come abbiamo raccontato sul giornale di oggi, pone molte questioni sulla regolarità delle assunzioni degli edili. Al momento, oltre alla vittima italiana identificata in Luigi Coclite, sono quattro i lavoratori nordafricani che hanno perso la vita: Mohamed Toukabri, 54 anni della Tunisia, e i marocchini Mohamed El Ferhane, 24 anni, e Taoufik Haidar, 45 anni. Il quarto, Bouzekri Rachimi, 56 anni, anche lui del Marocco, è disperso. Due delle vittime potrebbero essere irregolari rispetto al permesso di soggiorno. C’è poi la questione dei subappalti: per il sindaco Nardella “quando si tratta di lavori privati, il problema è che c’è una sorta di deregulation, ci sono pochissime regole dal punto di vista dell’applicazione dei contratti. Con i cosiddetti subappalti a cascata, si arriva al secondo, terzo, quarto, quinto livello di ditte subappaltatrici e ciò comporta molti problemi dal punto di vista della sicurezza”. Oltre a questo aspetto, c’è quello dell’inchiesta giudiziaria, che dovrà appurare come e perchè la trave è crollata. A parere di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, i motivi “possono essere due: o la trave di cemento armato che è stata portata dall’esterno non era a regola d’arte, e aveva delle situazioni di deterioramento per cui quando è stata, con il carico che ne consegue si è distrutta da sola, oppure l’altro caso è che si stata collocata in modo non perfetto e quindi nello sviluppo del cantiere il cattivo posizionamento ne abbia determinato la progressiva caduta”. Sul Fatto di domani leggerete altri approfondimenti: la ditta che aveva l’appalto per la costruzione del supermercato era stata coinvolta in altri due incidenti. Il capitolo delle morti bianche si arricchisce di un nuovo episodio in Calabria: Edison Malaj, 54 anni, albanese, ha perso la vita a Frascineto, nel cosentino, schiacciato da una lastra di cemento caduta da una gru.


VOTO IN SARDEGNA, CONTE: “L’ALLEANZA M5S-PD È UN PROGETTO SERIO”. E SULLA NUOVA AUTONOMIA ATTACCA IL GOVERNO: “COSÌ SI DISTRUGGE IL PAESE”. In vista delle elezioni regionali in programma il 25 febbraio, il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, è andato nell’isola per sostenere la campagna della sua ex vice ministra, Alessandra Todde. Nell’occasione, Conte ha commentato l’alleanza con il Partito democratico: “Si tratta di un esperimento che ha portato a costruire un progetto serio delle forze progressiste e civiche, con una candidata che è stata scelta in piena autonomia”. Conte è anche tornato sulle recenti riforme varate dal centrodestra in materia di autonomia delle regioni: “Non si può governare senza una visione unitaria del Paese, solo per accontentare ciascuna forza politica: il premierato per Fdi, l’autonomia per la Lega e la giustizia per Fi; così si distrugge il Paese ed è chiaro che poi arrivano le proteste degli amministratori”. Per Conte “un sistema con 20 staterelli” non funziona dal punto di vista economico: “Chi pensa di arricchirsi con questo progetto resterà deluso, perché le imprese si troveranno con 20 sistemi di regolazione diversi e questo non agevola l’attività economica”. Sul giornale di domani, nella pagina politica, leggerete le ultime novità anche rispetto alla questione del terzo mandato che infiamma il centrodestra.


NAVALNY, I SUOI ACCUSANO IL CREMLINO: “MENTE SULLE CAUSE DELLA MORTE”. MOSCA NON RESTITUISCE IL CORPO ALLA FAMIGLIA. I sostenitori di Alexei Navalny, l’attivista che per 20 anni è stato una spina nel fianco del presidente Putin,ed è morto ieri nel carcere in Siberia dove stava scontando una condanna a 19 anni, ne sono certi: il Cremlino non dice la verità sul decesso del loro leader. La portavoce Kira Yarmysh, ha accusato oggi le autorità di “mentire” sulle cause della morte dell’oppositore e di “fare di tutto per non consegnare il suo corpo”. In effetti, i parenti non hanno trovato il loro caro nell’obitorio che gli era stato indicato. Oggi la madre di Alexei Navalny è stata informata che il figlio è rimasto vittima di una “sindrome da morte improvvisa” e che il corpo non sarà riconsegnato alla famiglia, fino alla fine delle indagini. Nel frattempo monta la protesta, per quel che è possibile in Russia: più di 350 persone sono state arrestate tra Mosca e San Pietroburgo. Nella Capitale, una fila si è formata dinanzi alla Lubyanka, l’ex sede del Kgb e ora centrale dei servizi di sicurezza Fsb, per rendere omaggio alla memoria di Navalny. La polizia in questo caso si è limitata a sorvegliare, invitando le persone a non sostare a lungo. Sul Fatto di domani leggerete altri particolari sul caso Navalny e che relazione ci può essere con le elezioni del 15 marzo, dal risultato scontato: l’ennesima vittoria del presidente Putin che parteciperà senza avversari.


GAZA, HAMAS INSISTE: “LIBERIAMO OSTAGGI SOLO SE ISRAELE SI RITIRA”. TEL AVIV, IL CAPO DEL SINDACATO: “IL PREMIER NETANYAHU SI DEVE DIMETTERE”. Chi vuole veramente la fine del conflitto nella Striscia? Nessuno dei leader delle due fazioni, se si analizzano le loro dichiarazioni. Il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh sul social Telegram accusa lo Stato ebraico per la mancanza di progressi nei negoziati, insistendo su alcuni punti: per rilasciare gli ostaggi i fondamentalisti chiedono il ritiro totale dell’esercito, la rimozione del blocco della Striscia e la liberazione dei prigionieri palestinesi che scontano pene di lunga durata. Sono le stesse condizioni che il premier Netanyahu ha già rifiutato, considerandole “irricevibili”. Questa, dunque, la situazione, nel giorno numero 134 della guerra come conseguenza del massacro firmato da Hamas il 7 ottobre, con un bilancio di 1.200 morti e più di 300 ostaggi. Per fare il punto della situazione, il primo ministro Netanyahu stasera ha fissato una conferenza stampa; le contestazioni interne non si placano, soprattutto da parte delle famiglie degli ostaggi, che lo accusano di aver abbandonato i loro cari nei tunnel di Hamas. Altra bordata arriva al premier da Arnon Bar David, il capo del sindacato Histadrut: “Dovrebbe assumersi la responsabilità di quello che è successo, e poi prendere le sue decisioni da solo. Se fossi in lui, lascerei”. Sul Fatto di domani leggerete altre notizie sulla crisi in Medio Oriente – il New York Times sulle tensioni tra Israele e Iran scrive di “attacchi segreti contro due importanti gasdotti” – e sul doppio standard degli Stati Uniti; il presidente Biden, anche lui in rotta con Netanyahu, da un lato spinge per il cessate il fuoco, dall’altro sta pensando all’ennesimo invio di aiuti militari allo Stato ebraico. Inoltre, ci sarà l’intervista al responsabile della Mezzaluna Rossa, Younis Al Khatib, ricevuto in Vaticano da Papa Francesco.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Roma, la protesta dei trattori all’Angelus: il Papa benedirà la mucca Ercolina. “La benedizione del Santo Padre della mucca Ercolina è un forte riconoscimento alla nostra lotta. In queste ore stiamo lavorando per ottenere il permesso per portare domani anche un trattore in piazza San Pietro”. Così gli esponenti della protesta dei trattori che oggi si sono ritrovati alla Bocca della Verità, nella Capitale. Un gruppo di 30 agricoltori domani raggiungerà Piazza Pio XII, in Vaticano, dove assisterà all’Angelus del Papa.

Visibilia, il caos continua. Visibilia Editore Spa è la società da cui Daniela Santanchè è formalmente uscita. Le fasi di questa inchiesta sono state raccontate dal Fatto. Ora Sif Italia, la società di Ruffino che doveva “salvarla”, in 6 mesi ha perso metà della capitalizzazione, 18 milioni, ed ha deciso di chiamarsi fuori. Sul giornale di domani vi racconteremo anche questo capitolo, per capire se Santanchè mantiene ancora un ruolo in Visibilia.

Ancona, a 14 anni cade dalla finestra della scuola: ora è prognosi riservata. È ricoverato nell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche, in prognosi riservata, il 14enne precipitato oggi dal terzo piano dell’istituto superiore Savoia-Benincasa. Il ragazzo ha riportato un trauma toracico e il trauma del bacino con fratture multiple. I carabinieri indagano per capire se la caduta sia stata accidentale, volontaria, o causata da altre persone.

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