"I depuratori hanno funzionato male o non c’erano proprio, e le fogne hanno scaricato direttamente nei fiumi Calore e Sabato, gravemente inquinati. Secondo la Procura di Benevento la colpa è di GeSeSa spa, la società che gestisce il servizio idrico integrato in diversi comuni dell’Ato 1, partecipata al 58% dal colosso Acea, al 38% dal Comune di Benevento e per il 4% da altri comuni. Società mista che ora va colpita al cuore, ovvero al portafoglio, con un sequestro di 78 milioni di euro in beni mobili e immobili, disposto oggi dal Gip. Perché, sostiene in sintesi l’accusa, “in GeSeSa si è pensato più al business, a discapito del bene comune della pulizia delle acque”. Ed ora bisogna restituire “l’ingiusto profitto della mala gestio”, ovvero i 78 milioni risparmiati evitando di investire per mantenere i depuratori efficienti e i fiumi puliti."