lunedì 27 dicembre 2021

Il Fatto di domani. Covid, i numeri salgono e c'è chi chiede di ammorbidire le quarantene. Per la corsa al Colle, ora Berlusconi si affida all'arte

 tratto dalla newsletter de ilfattoquotidiano

COVID, I NUMERI DELLA PANDEMIA CRESCONO ANCORA. Il post-Natale 2021 non depone benissimo sul fronte dei numeri. È ancora presto per vedere gli eventuali effetti moltiplicatori di contagio causati dalle riunioni familiari, ma da giorni ormai il bollettino italiano dei nuovi casi (sulla scia di quanto accade da settimane in altri Paesi europei) sta toccando record mai registrati da inizio pandemia. Il tasso di positività ieri è schizzato all’11,5%, oggi resta intorno al 9%: con solo 344 mila tamponi i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore sono 30.810, e 142 i morti. I casi sono quasi raddoppiati rispetto a una settimana fa, ma è proprio sul conteggio dei decessi che si percepisce tutta la differenza con l’anno scorso: grazie alla vaccinazione, le vittime del Covid quest’anno sono in media un quarto rispetto a quelli dello stesso periodo del 2020. Ma la grande diffusione del virus di queste settimane, spinta anche dalla maggiore contagiosità della variante Omicron, sta mettendo in difficoltà i reparti degli ospedali. Nel giorno di Natale i casi di Omicron in Italia erano circa il 45% del totale dei 54 mila nuovi riscontrati. L’Istituto superiore di sanità parla di terapie intensive a livello critico in almeno nove Regioni (cioè oltre la soglia del 10%). Si stima che la settimana prossima Lazio e Lombardia passino in zona gialla. Ma soprattutto, gli esperti prevedono che il picco di contagi della quarta ondata di Covid italiana non sia ancora arrivato, e non arriverà prima di metà gennaio. L’immunologo Fabrizio Pregliasco ha previsto che arriveremo in breve tempo a 100 mila casi al giorno. Sul Fatto di domani faremo il punto sulla pandemia e sulla campagna vaccinale (tra prime dosi e richiami) e sulla situazione negli ospedali, per vedere chi sono i malati di Covid in Italia in questa fase (e quanto sono gravi).

LO SPETTRO DEL “LOCKDOWN TECNICO”, E FIGLIUOLO SPARA A SALVE CONTRO OMICRON. A fronte della grande espansione dei casi, il governo dà notizia di pensare a nuove contromisure. Ma non si tratterà per forza di altre restrizioni, oltre a quelle già introdotte sugli eventi e sul green pass rafforzato. Si sta valutando di ridurre i tempi della quarantena per i vaccinati con la terza dose o booster, in modo da ridurre l’impatto economico della diffusione dei contagi. L’isolamento obbligatorio potrebbe durare qualche giorno, non la settimana attualmente prevista. Molti scienziati si schierano a favore dell’ipotesi, anche perché, sostengono, se avessimo 100 mila contagi al giorno per diversi giorni, tra contagiati e contatti stretti l’Italia entrerebbe in una sorta di lockdown di fatto. La decisione comunque sarà presa, fanno sapere dal Cts, solo dopo che avremo dati più conclusivi sulla contagiosità e la pericolosità della variante Omicron. Del resto, il rimbalzo del virus ha già colpito molto duramente l’economia del turismo. Nel weekend di Natale sono stati cancellati oltre 8 mila voli nel mondo a causa delle quarantene Covid del personale di bordo e di terra di numerose compagnie. Oggi ne sono saltati altri 2 mila, e il trend non sembra accennare a spegnersi. Anche gli albergatori lamentano una valanga di disdette delle prenotazioni per Capodanno. E intanto il commissario Figliuolo spara il suo (ennesimo) “piano” per combattere la variante. Test a tappeto nelle scuole, no alla Dad (ma poi si passa la patata bollente alle Regioni), l’intervento dei militari in aiuto dei tracciatori: tutte cose già sentite e mai realizzate. E poi il generale ha sminuito le lunghe code per i tamponi che si registrano da giorni un po’ ovunque in tutta Italia: portate pazienza, ha detto, del resto si fanno lunghe file anche fuori dai negozi per comprare abiti griffati. Il 10 gennaio partirà la dose booster a quattro mesi.

QUIRINALE, BERLUSCONI COMINCIA DAI REGALI. La partita del Colle sta per entrare nel vivo. Tra poco più di una settimana, il 4 gennaio, si conoscerà la data dell’inizio degli scrutini per l’elezione del prossimo Capo dello Stato. Nel frattempo, dopo la fredda reazione dei partiti all’auto-candidatura di Draghi annunciata nella conferenza stampa prima delle feste, le quotazioni dell’attuale premier alla presidenza della Repubblica sono crollate, almeno per il momento. Anche nel Pd il nome non va giù a una parte del partito, e il segretario Pd Letta sembra isolato. Mentre i nomi di altri potenziali candidati si fanno e si bruciano, Berlusconi rimane fisso nel suo progetto e, come previsto, lancia la sua campagna d’inverno per consolidare la sua candidatura al Quirinale. Dalla sua residenza romana, sull’Appia antica, l’ex Cavaliere ha deciso di aprirsi la strada inviando come regalo di Natale a una serie di alleati e avversari politici dei quadri provenienti da una sua personale collezione, battezzata “Quadreria di Arcore”. Oggi il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa, tra i destinatari del cadeau, ha rilanciato la possibilità di convergere sul nome di Berlusconi, e facendolo ha citato il discorso “unificante” di Onna: sul Fatto, nello speciale “Storia di B.” firmato da Marco Travaglio abbiamo raccontato il vero contesto di quel discorso (la serie è anche in Podcast su FQ Extra). Sul Fatto di domani vedremo quale sarà la prossima mossa del Caimano, e poi pubblicheremo anche le pagelle dei 10 personaggi politici più influenti del 2021 in Italia, secondo il Fatto. Nel frattempo, la petizione contro la candidatura di Silvio Berlusconi alla presidenza della Repubblica ha raggiunto 190 mila firme.

IL LEGALE DI B. A GIUDICARLI: COSA NE PENSANO I MAGISTRATI. Sul Fatto di oggi abbiamo rivelato che, in un decreto messo in Gazzetta alla vigilia di Natale, la ministra della Giustizia Marta Cartabia ha nominato il sottosegretario Francesco Paolo Sisto, deputato di Forza Italia e già legale di Berlusconi, a occuparsi delle valutazioni di professionalità dei magistrati, utili agli avanzamenti di carriera, ma anche di un altro aspetto cruciale come quello delle aspettative. Sul Fatto di domani continueremo a parlare della questione raccogliendo il parere sulla decisione della Guardasigilli con il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia.


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