Si segnala, nella qualità di tecnico incaricato dai cittadini residenti in via Monfalcone Latina, davanti alla discarica di Borgo Montello, che anche nelle giornate di martedì 27, mercoledì 28 agosto sono continuate le emissioni moleste in via Monfalcone, in diversi orari e con durata e intensità anche a seconda delle condizioni atmosferiche.
Era stata effettuata richiesta di accesso agli atti presso l'ufficio della Regione Lazio in via Tintoretto, individuando una prima serie di documenti di cui estrarre copia. La regione Lazio però non risponde da oltre un mese contrariamente alla normativa in materia di accesso agli atti e alla trasparenza. Per questo motivo si ripete l'istanza di accesso agli stessi documenti anche presso l'ufficio ambiente del Comune e della Provincia di Latina.
Inoltre dopo la conferenza dei servizi del 15 febbraio 2019 e l'accesso agli atti del verbale per la bonifica della stessa discarica.
L'area rifiuti della regione Lazio ci ha comunicato di non aver ricevuto il verbale della stessa conferenza dei servizi del 16/2/2019 che è quindi stato consegnato dal sottoscritto.
Si chiede di conoscere il motivo per il quale l'ufficio ambiente del comune di Latina non ha trasmesso lo stesso verbale all'area rifiuti oppure il motivo per il quale il medesimo verbale non è arrivato nell'ufficio dell'area rifiuti della Regione Lazio che conserva tutto l'archivio sulla discarica.
Si chiede di sapere quando è stata convocata la nuova conferenza dei servizi per la bonifica, da parte del comune di Latina o di altro ente, considerato che l'assessore all'ambiente del comune l'annunciava come "prossima e imminente" oltre 5 mesi fa e invece, precedentemente ci è stato risposto dallo stesso ufficio ambiente del comune di Latina tale conferenza non era in programma.
Non è Vostro compito intervenire per la tutela ambientale e quindi dei cittadini?
Si chiede inoltre di sapere quali accorgimenti siano stati presi dalle P.A. per i prevenire i fenomeni di smaltimento illecito dei rifiuti riportati nella relazione contro le ecomafie, approvato dalla Commissione nella seduta del 20/12/2017, doc. n. 32, in considerazione di quella che la relazione descrive come contiguità tra aziende del settore e P.A., nonchè dell'assegnazione di pratiche a Personale che hanno dichiarato alla stessa Commissione di non conoscerne smaltimenti, condizioni illecite e situazioni di inquinamento.
Inoltre, come richiesto più volte, ma non si è mai avuto risposta,
considerato che per la discarica di Borgo Montello, nelle autorizzazioni
rilasciate, tra le prescrizioni si indica:
si chiede di sapere, inoltre, sempre in materia di richiesta di accesso
agli atti in materia ambientale regolato dal D. Lgs. 195/2005:
a) se la mancata attuazione della gestione post mortem possa
corrispondere ad un mancato rispetto della normativa ambientale;
b) se la eventuale mancata richiesta / imposizione, da parte della
Regione Lazio, della Provincia di Latina, del Comune di Latina della
gestione post mortem, al completamento dei volumi autorizzati possa
significare omissioni in atti di ufficio;
c) se vi sia stato l'adempimento alle prescrizioni relative alle
autorizzazioni sulle emissioni che, tra l'altro comprendevano:
ci) a) con cadenza annuale dovrà essere effettuato uno studio sulla
presenza del gas di discarica
al di fuori della discarica stessa, anche nel suolo e nel sottosuolo. In
caso di superamento
dei limiti previsti, dovrà attivare l’apposito piano di intervento;
b) il gestore dovrà monitorare il gas di discarica fornendo la quantità
di biogas prodotta.
Dovrà, inoltre, con cadenza mensile, monitorare i seguenti parametri
CH4, CO2, O2 e
con cadenza semestrale i seguenti parametri: H2, H2S, Polveri totali,
NH3. Eventuali
scostamenti significativi rispetto all’andamento teorico previsto,
dovranno essere
comunicate all’ARPA Lazio e all’Autorità Competente per le valutazioni
del caso;
con cadenza semestrale per il primo anno e, qualora non si rilevino
criticità, annuale
c) successivamente, il gestore dovrà procedere alla verifica delle
emissioni diffuse in
atmosfera, individuando, sentita l’ARPA Lazio, almeno due punti di
prelievo lungo la
direttrice principale del vento dominante nel momento del campionamento,
a monte e a
valle della discarica;
si chiede:
1) di inserire le segnalazioni sulle emissioni odorigene moleste
nell’esame dei progetti e dei controlli in corso relativi agli impianti
nell’area della discarica di Borgo Montello;
2) di avere le esame e le analisi condotte in merito alle condizioni
ambientali all’interno e all’esterno della discarica di Borgo Montello;
3) di avere copia dello studio sulla presenza annuale del gas di
discarica al di fuori della stessa discarica (vedere lettera a) di cui
sopra);
4) di avere copia del monitoraggio di discarica fornito dal gestore e
il monitoraggio mensile di H2, H2S, Polveri totali, NH3;
5) di avere copia della verifica delle emissioni diffuse in atmosfera
e dei prescritti pareri dell’Arpa Lazio (vedere lettera c) di cui
sopra).
Anche se non è rinvenibile un riferimento espresso alle emissioni
odorigene, le stesse debbono ritenersi ricomprese nella definizione di
«inquinamento atmosferico» e di «emissioni in atmosfera», poiché la
molestia olfattiva intollerabile è al contempo sia un possibile fattore
di «pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente», che di
compromissione degli «altri usi legittimi dell'ambiente», ed in sede di
rilascio dell’autorizzazione, dovendo essere verificato il rispetto
delle condizioni volte a minimizzare l’inquinamento atmosferico (infatti
per l’art. 296, comma 2, lett. a, del Dlgs. 152/2006, il progetto deve
indicare le tecniche adottate per limitare le emissioni e la loro
quantità e qualità), possono pertanto essere oggetto di valutazione
anche i profili che arrecano molestie olfattive facendo riferimento alle
migliori tecniche disponibili.”
Si richiamano a tal riguardo alcune espressioni della Giurisprudenza:
A) In caso di emissioni moleste il Giudice applica, come è noto, l’art.
674 del c.p. Getto pericoloso di cose “Chiunque getta o versa, in un
luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di
altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone,
ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas,
di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito…….”
Inoltre:
B) Nel d.lgs 03.04.2006 n.152 all’art.177, che introduce le
disposizioni generali della parte quarta relativa alle norme in materia
di gestione di rifiuti e di bonifica dei siti inquinati, si legge che
“..4. I rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute dell'uomo e
senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio
all'ambiente e, in particolare:…. senza causare inconvenienti da rumori
o odori;”
Inoltre:
C ) Nell’ allegato terzo alla parte quarta del d.lgs.n. 152/06 e sm, in
cui sono indicati i criteri generali da adottare in materia di bonifica
e messa in sicurezza, si legge che gli interventi di bonifica e di messa
in sicurezza devono essere condotti secondo criteri tecnici generali e
fra questi criteri si trova l’indicazione di”.. “evitare ogni rischio
aggiuntivo a quello esistente di inquinamento dell'aria, delle acque
sotterranee e superficiali, del suolo e sottosuolo, nonché ogni
inconveniente derivante da rumori e odori”.
Inoltre:
D ) Nel D.M. 5 febbraio 1998 “Individuazione dei rifiuti non pericolosi
sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli
articoli 31 e 33 del D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 si legge all’art.1
che ” Le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ciascuna
delle tipologie di rifiuti, individuati dal presente decreto, non devono
costituire un pericolo per la salute dell'uomo e recare pregiudizio
all'ambiente, e in particolare non devono: ……. causare inconvenienti da
rumori e odori;”
Inoltre:
E ) Nel D.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36 (1).”Attuazione della direttiva
1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti si legge ” Devono essere
previsti sistemi e/o misure atte a ridurre al minimo i disturbi ed i
rischi provenienti dalla discarica e causati da: ….- emissione di odori
e polvere” . A maggior conferma, ciò dovrebbe essere da applicarsi a
impianti di recupero rifiuti.
La grave situazione odorigena, testimoniata da 340 Cittadini che hanno
sottoscritto altrettante schede indicanti l’ origine e l’ entita’ dei
fetori emessi dalla Acea Ambiente Aprilia, dimostra viceversa che tutte
le suddette prescrizioni vengono disattese.
I punti principali di emissione dei miasmi sono posti nei due settori
di biofiltraggio, come oramai testimoniato dagli stessi Cittadini che
ne hanno localizzato l’origine seguendo la direzione del vento e
risalendo alle due fonti.
Su questa base in data 15 luglio 2017 sono state raccolte le schede di
testimonianza di 340 Cittadini che possono essere consultate a
richiesta in qualsiasi momento.
All’ Arpa Lazio, Direzione Tecnica e Divisione Atmosfera ed Impianti è
demandato il controllo dell’ efficienza dei biofiltri. Pertanto, a
questo Ente il Comitato rivolge in prima battuta le seguenti domande:
a) Sono stati fatti controlli aggiornati ed analitici dei biofiltri
secondo la metodologia prescritta US EPA TO- 15 Arpa Lazio
gascromatografia massa gc/ms (Piano Monitoraggio e Controllo Modello
Arpa Lazio N° G08 7/7/ 2015) ?
b) Sono state redatte, su questo tema, relazioni ufficiali, debitamente
firmate e controllate, corredate di dati analitici?
c) Sono state mai eseguite, per tutta l’ area circostante l’ Impianto,
analisi degli odori molesti secondo le norme UNI EN / 13725 :2004 ; UNI/
10169 :2001 ; UNI EN 13284-1 :2003 CALCOLO MISURA CONCENTRAZIONE
(oue/m3 EN 13725) ;
CALCOLO ORE DI ODORE METODO GIRL (geruchsimmission 13 /5/1998)
G.O.O.A tecnica olfattometrica dinamica?
f) E’ stato mai realizzato uno studio epidemiologico della zona ed uno
studio della dispersione degli inquinanti odorigeni come fatto in altre
Regioni (Es. Lombardia) ?
g) E’ stato mai fissato il limite d’emissione in termini di unità
olfattometriche /metro cubo (dal momento che di tale valore non vi è
traccia nell’ AIA)?
h) Sono mai state fatto da parte dell’Arpa verifiche sui biofiltri con i
metodi ufficiali suesposti e con la metodologia UNI EN 13725/2004?
Si chiede di conoscere, sempre in materia di accesso agli atti regolati
dal D. Lgs. 195 /2005, la causa e i probabili danni alle persone e alla
colture circostanti, nonchè le analisi e le verifiche
effettuate.L'evidente privazione della qualità della vita, dell'uso
della proprietà privata e della dignità umana continua senza soste a
causa di quelle che secondo ArpaLazio e Asl di Latina sono le
autorizzazioni illegittimi senza rispetto delle distanze di legge e
delle prescrizioni.
Messaggio di posta certificata
Messaggio di posta certificata
Il giorno 29/08/2019 alle ore 12:38:02 (+0200) il messaggio
"continuano emissioni odorigene moleste in via Monfalcone, richiesta informazioni e accesso atti discarica di Borgo Montello" è stato inviato
indirizzato a:
sezione.latina@arpalazio.legalmailpa.it protocolloaoo10@pec.ausl.latina.it segreteria.sindaco@pec.comune.latina.it servizio.ambiente@pec.comune.latina.it MATTM@pec.minambiente.it ufficio.protocollo@pec.provincia.latina.it urp@provincia.latina.it VIcommissione-cons@regione.lazio.it folivieri@regione.lazio.itftosini@regione.lazio.it gpernarella@regione.lazio.it urp@regione.lazio.it ciclo_integrato_rifiuti@regione.lazio.legalmail.it
Il messaggio originale è incluso in allegato.
Identificativo messaggio: opec292.20190829123802.10456.96.2.69@pec.aruba.it
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