sabato 17 marzo 2012

Pontinia basta beghe per il potere, lavorate per il bene comune

In consiglio comunale e nelle cronache dei giornali si continua a parlare di denunce, di incompatibilità, di ricorsi in tribunale, alla Corte dei Conti, anziché di sviluppo o almeno di interventi in favore della comunità, dei giovani, degli anziani, degli spazi pubblici, iniziative sociali, posti di lavoro, risparmio economico. Sembra che una certa parte politica non sapendo fare politica, non riuscendo ad ottenere consenso o visibilità, incarichi o nomine sia condannata a rimestare a cercare il conflitto sociale, legale, procedurale. Se ci sono degli illeciti vanno denunciati, se si commette danno alla comunità va posto il rimedio ma non può essere l'unico modo di fare politica. Pontinia ha vissuto l'arresto di una parte importante di una commissione urbanistica, del presidente della asl, ha visto occupato il consiglio comunale e “sequestrato” il sindaco per protestare contro progetti sbagliati, che poi, tanto per cambiare, sono stati accantonati perchè irrealizzabili. Poi ci sono state “bombe” e arresti lampo sempre contro questi progetti o comunque durante tale periodo, con una sentenza del Consiglio di Stato che ha fatto giurisprudenza in materia edilizia in Italia. I periodi peggiori, sempre con amministrazione della stessa parte politica, si sono conclusi con gli unici commissariamenti degli ultimi 50 anni. Arrivando al nuovo millennio la dichiarazione di dissesto, altro caso storico giudiziale in Italia senza precedenti, perchè tale dissesto è stato dichiarato inesistente dagli esperti del Ministero (mentre governava a livello nazionale la stessa parte politica che aveva dichiarato il dissesto inesistente). Il dissesto inesistente derivava, secondo il Consiglio di Stato, da errori ripetuti di metodo o di calcolo. Adesso siamo ad una sentenza di danno senza che alcuno degli amministratori condannati sia stato accusato di aver intascato un centesimo. Pontinia ha bisogno di discutere, come dicevo sopra, di posti di lavoro, almeno 10 con la raccolta differenziata spinta (riducendo i costi), altrettanto per la gestione diretta dell'acqua (applicando il risultato referendario), centinaia con le energie naturali e rinnovabili sui tetti e le coperture dei fabbricati che renderebbero autosufficiente (per case, uffici, negozi) il comune allontanando gli altri progetti sciagurati delle quasi 40 centrali elettriche. Pontinia deve fare quelle scelte per l'edilizia economica e popolare, per il risparmio energetico e non per imprese improbabili che vengono da chissà dove e lasciano i soliti scheletri inquietanti (ex Hilme, Mira Lanza, numerosi capannoni in campagna e in zona industriale, solo per fare qualche esempio) con lavoratori illusi e abbandonati. Pontinia ha bisogno di spazi per i giovani, il volontariato, deve migliorare la qualità della vita, diminuire l'inquinamento accertato che provoca ogni anno malattie gravi e decessi, di migliorare il trasporto, la viabilità in sicurezza. Pontinia non ha bisogno delle vostre beghe devastanti, signori pseudo politici, che distraggono l'amministrazione dal raggiungimento degli obiettivi per il bene comune. Che dovrebbe essere l'unico motivo per il quale si viene votati ed eletti.

2 commenti:

associaz. Liberi e Forti ha detto...

Liberi e Forti,
Dramma centrato.
Lassismo, e cortesie , e menefreghismo.
Solo un fatto e quello che ha creato questo clima che adesso non possono piu’ tornare indietro.
Questo clima creato, si è creato perche solo ad alcuni è stato applicato questa regola di lassismo, cortesie e menefreghismo.
Verso gli altri invece sono ferrei, seri , vigili e attentissimo alle leggi, anzi in alcuni casi sono integerrimi.
Faccio solo un piccolo esempio, parlando con un assessore per quanto riguarda la tarsu e la correttezza dei metri quadrati che sono scritti sulla sua bolletta, gli feci presente che l’ufficio ha applicato i giusti metri senza sbagliare un metro, gli dissi, se a te sono stati giusti e bravi a calcolare i giusti metri della tua proprietà, l’ufficio lo può fare per tutti? Ad alcuni risulta di no.
Se un cittadino comune e normale deve costruire una casa, gli richiedono una serie di documenti , di destinazioni urbanistiche di regole e quanto di più, che questo poverello deve faticare molto, ma molto per poter costruire seguendo la legge, e questo è giusto, ad un altro invece è stato possibile realizzare un palazzo su area destinata a parcheggio.
Ancora oggi dopo qualche anno da una sentenza di ripristino dei luoghi e demolizione degli abusi realizzati, un area di 16.000 mq a destinazione verde pubblico , di proprietà dei cittadini ancora è lì bella , bella.
L’elenco è lungo, allora , la sfiducia verso il rispetto delle regole aumenta, e qualcuno inizia a non rispettare mettendo la macchina sul marciapiede, un altro getta le gomme lungo Ufente, un altro vede un tubo dell’acquedotto che perde acqua e non fa la segnalazione, e cosi via.
Tutto questo comporta a dire : Ma si che me ne frega.
Quando poi vedi che si aumentano gli stipendi allora la sfiducia è talmente tanta che gli automobilisti non fanno passare più i bambini sulle strisce pedonali e i camion nonostante il divieto di transito passano da BGo Pasubio davanti la chiesa con i più svariati autotreni e camion , anche con la presenza dei Vigili.
Provate ad andare in un altro paese e transitare con un autocarro dove c’è un divieto e vedete che bel regalo prendete.
Per risolvere tutti a casa.

giorgio libralato ha detto...

Questo e altro ci sarebbe da scrivere e raccontare. Nonostante tutto io continuo a sperare che gli errori non si ripetano, ma che si possono correggere e si possa migliorare. Però bisogna cambiare la cultura delle persone. I cialtroni e gli incapaci rimangono tali, basterebbe isolarli e far emergere le persone capaci, disposte a impegnarsi per il bene della comunità. Grazie delle informazioni