Ben tornati alla newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi ci racconta quanto è emerso da un importante incontro organizzato dal Coordinamento Free (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) dal titolo “Caro energia, cosa fare per ridurre i prezzi”, in cui sono intervenute le associazioni delle rinnovabili, ma anche rappresentanti di aziende e consumatori. Sara Moraca, ricercatrice, docente ed esperta di comunicazione del cambiamento climatico, ci spiega che il catastrofismo non aiuta a comunicare il clima: “Utilizzare una cornice catastrofica, come spiega bene la letteratura, non favorisce l’impegno a lungo termine delle persone. E tuttavia è sacrosanto che al cittadino arrivi l’idea della complessità di ciò che accade, perché solo in questo modo ci si rende conto di ciò che stiamo fronteggiando”. Con le associazioni affrontiamo il tema della plastica – Marevivo denuncia il fallimento della diplomazia ambientale a Busan – e del Ponte sullo Stretto, con il ricorso presentato al Tar del Lazio da Legambiente, Lipu e Wwf contro contro il parere favorevole con prescrizioni sulla Valutazione d’Impatto Ambientale. Nella rubrica Verdi si diventa, infine, parliamo di creature strane, bellissime e intriganti: vi spieghiamo come curare al meglio le piante carnivore.
Prezzo del gas e rinnovabili, l’inversamente proporzionale che danneggia cittadini e impresedi Elisabetta Ambrosi I prezzi del gas tornano a crescere. E con lo stop dei rifornimenti dalla Russia deciso da Putin a partire dal primo gennaio, il rischio di un’impennata si fa ancora più alto, pur restando il costo – per ora – più basso rispetto ai livelli “monstre” del 2022. Ma se il prezzo del gas non è più tornato ai livelli pre-guerra in Ucraina, continuando a mettere in crisi famiglie e aziende italiane, il motivo è soprattutto uno: la mancata decarbonizzazione della nostra economia e il mancato sviluppo delle rinnovabili, come invece accaduto in altri Paesi europei. (Continua a leggere)
Il libroNelle mani dei fondi. Il controllo invisibile della grande finanzadi Alessandro Volpi Euro 13.30, pp. 136, Altreconomia L’ascesa dei fondi internazionali come BlackRock, Vanguard, e State Street nell’economia globale è uno dei fenomeni più significativi della finanza contemporanea. Volpi offre un’analisi approfondita di come i colossi finanziari statunitensi abbiano consolidato il proprio potere, alterando gli equilibri economici globali, portando alla creazione di monopoli mascherati e alla manipolazione dei prezzi, provocando un aumento delle disuguaglianze e una diminuzione del ruolo della politica. Alessandro Volpi è docente di Storia contemporanea, di Storia del movimento operaio e sindacale e di Storia sociale presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa. Tra i suoi ultimi libri: “Prezzi alle stelle. Non è inflazione, è speculazione” (Laterza, 2023). |
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