martedì 14 gennaio 2025

anticipazioni de Il fatto quotidiano in edicola. Il Fatto di domani. Treni, da Nord a Sud ritardi e disagi, per i viaggiatori è un incubo. I 5S: "Il governo venga in Parlamento". Guerra a Gaza, intesa possibile per una tregua e lo scambio tra ostaggi (vivi e morti) israeliani in mano ad Hamas e detenuti palestinesi

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-13-gennaio-2025/

La giornata in cinque minuti

TRENI, ALTRA GIORNATA DI PASSIONE CON RITARDI DA NORD A SUD. LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI: “SITUAZIONE DA INCUBO”. “Sulla linea Alta Velocità Napoli-Roma, la circolazione ferroviaria è tornata regolare dopo un guasto alla linea nei pressi di Gricignano. I treni Alta Velocità sono stati instradati sulla linea convenzionale da Napoli a Roma via Formia e hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 120 minuti”. Come si era conclusa la scorsa settimana, è iniziata la nuova: chi stamane doveva prendere treni, ha avuto l’ennesima giornata di disagi. A livello regionale, in Lombardia, a causa di un guasto della linea elettrica fra Lodi e Tavazzano dalle 11:30 la circolazione ha subito rallentamenti sulla linea convenzionale Milano-Piacenza, con ritardi fino a 50 minuti. Le associazioni Consumatori Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega dei Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Udicon hanno firmato un documento chiedendo al governo di intervenire. “Le Associazioni dei Consumatori non possono più tollerare la situazione di grave disagio che i pendolari stanno affrontando a causa dei continui ritardi e cancellazione dei treni….I ritardi non sono più eventi eccezionali, ma una costante che sta compromettendo la qualità della vita di milioni di pendolari”. Il vice-capogruppo M5S alla Camera Agostino Santillo, punta il dito sul governo, il ministro Salvini e la premier Meloni: “L’errore di Salvini, nel corso del 2024, è stato quello di non metterci mai la faccia, di occuparsi di tutto fuorché dei trasporti italiani e di non dire mai una parola sull’anno nero del trasporto ferroviario. Di tanta insipienza, è complice pure Meloni: è d’obbligo che il governo venga a riferire in Parlamento su questa situazione inaccettabile”. Sul Fatto di domani vi racconteremo l’ennesima cronaca di una giornata disastrosa e altri aspetti della crisi del settore trasporti.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, L’UE INVIA 148 MILIONI DI EURO A KIEV PER AIUTI UMANITARI. MOSCA DENUNCIA UN ATTACCO CON DRONI AL GASDOTTO TURKSTREAM: “TERRORISMO ENERGETICO”. In attesa che il presidente americano neo eletto Donald Trump prenda il timone della Casa Bianca, dopo il 20 gennaio, l’Europa si attrezza per proseguire l’invio di aiuti a Kiev. La Commissione europea ha annunciato finanziamenti umanitari da 148 milioni di euro; 140 saranno destinati alle popolazioni vulnerabili nell’Est e nel Sud del Paese e aiuteranno a fornire cibo, alloggi, acqua potabile, assistenza sanitaria e protezione contro i rigori dell’inverno. Gli 8 milioni rimanenti sono stati stanziati per progetti umanitari in Moldova. “Il sostegno si concentrerà sull’assistenza ai rifugiati ucraini e alle comunità ospitanti moldave, dando priorità all’assistenza in denaro, all’accesso a servizi essenziali come l’assistenza sanitaria e l’istruzione e al sostegno psicosociale”. Intanto Mosca accusa Kiev di manovrare sul settore strategico del gas e di voler danneggiare il Turkstream: “L’11 gennaio 2025 il regime di Kiev, al fine di tagliare le forniture di gas ai Paesi europei, ha tentato un attacco con 9 droni di tipo aereo alle infrastrutture della stazione di compressione Russkaya, nella località di Gai-Kodzor (regione di Krasnodar), che fornisce gas al gasdotto Turkish Stream”. I droni sono stati abbattuti. Per il Cremlino Kiev sta perseguendo una politica di “terrorismo energetico sotto la direzione degli amici da oltreoceano”. Sul giornale di domani leggerete le ultime novità sul conflitto nell’Est e il parere negativo del segretario della Nato, Rutte, su una Alleanza europea: “Senza gli Usa la spesa militare salirebbe all’8% perché servirebbe costruire un ombrello nucleare per la difesa, e poi ci metteremmo almeno 15 anni per formarla”.


MEDIO ORIENTE, DIVERSE FONTI CONFERMANO: ISRAELE E HAMAS VICINI ALLA TREGUA PER LO SCAMBIO OSTAGGI-PRIGIONIERI. Ci sono stati passi avanti nella trattativa tra Israele e Hamas per giungere ad una tregua nella Striscia ed a uno scambio ostaggi-detenuti. Gli ostaggi sono quelli che i palestinesi hanno rapito durante la strage del 7 ottobre; non è ancora chiaro quanti ne saranno rilasciati; si parla di una trentina, in cambio di 1.200 detenuti attualmente nelle carceri israeliane. Alcuni di loro sono stati condannati a vita per reati legati al terrorismo. Anche Hamas ha confermato che i colloqui su alcune questioni fondamentali per un accordo di cessate il fuoco a Gaza hanno fatto progressi, e si lavora per chiudere la trattativa. Il Canale 12 israeliano sostiene che ad Hamas è stato chiesto di valutare le condizioni e rispondere entro la mezzanotte. Secondo Time of Israel, i colloqui si sono incentrati principalmente su una proposta di accordo in tre fasi: tra gli ostaggi, donne, bambini, uomini sopra i 50 anni e infermi, verrebbero rilasciati per primi. Si tratterebbe di 33 individui, ma non è chiaro quanti di loro siano ancora vivi. Il 16° giorno della tregua si passerebbe al rilascio degli uomini in età militare; la terza fase dovrebbe riguardare un confronto su chi gestirà la Striscia dopo la fine del conflitto. Sul Fatto di domani leggerete a che punto sono le trattative per una tregua a Gaza – nel frattempo la guerra prosegue e stamattina sono morti altri cinque soldati, 10 sono rimasti feriti – e come Hamas abbia scelto un altro Sinwar per rimpiazzare l’omonimo leader ucciso dall’esercito israeliano. Il Wall Street Journal ha indicato il fratello minore di Yahya Sinwar, Mohammed Sinwar, come colui che si sta occupando di riorganizzare il gruppo armato e che dovrebbe avere l’ultima parola sui termini della tregua.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

La morte di Oliviero Toscani, i funerali saranno in forma privata: camera ardente a Cecina. I funerali di Oliviero Toscani, morto questa mattina all’ospedale di Cecina (Livorno), dove era ricoverato da venerdì scorso, si svolgeranno in forma privata. Lo ha annunciato la famiglia. La camera ardente è stata allestita all’obitorio di Cecina. Il corpo di Toscani sarà poi cremato. Il fotografo, celebre per le sue campagne originali e irriverenti, soffriva di una malattia rara: l’amiloidosi. Era stato lui stesso a renderlo noto, la scorsa estate.

Usa, incendi a Los Angeles: 24 morti e danni fino a 275 miliardi di dollari. I danni totali e le perdite economiche causati dagli incendi di Los Angeles ammontano a una cifra compresa tra 250 e 275 miliardi di dollari. È la nuova stima della società di previsioni meteorologiche AccuWeather. Le vittime al momento sono 24, 26 i dispersi, ma non si esclude che la lista possa aumentare: lo ha confermato lo sceriffo della Contea, Robert Luna.

Torino, uccise il padre per difendere la madre: assolto in appello. La Corte d’Assise d’appello di Torino ha assolto Alex Cotoia (all’epoca Pompa, ma ha cambiato il cognome) dall’accusa di aver ucciso il padre, 50 anni, nel corso dell’ennesima lite che l’uomo stava avendo con la moglie. Nel luglio scorso, il pg della Cassazione aveva disposto un nuovo processo d’appello nei confronti del ragazzo, dopo la condanna a 6 anni e 2 mesi. In primo grado il giovane era stato assolto.

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