tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-29-giugno-2024/
USA, DOPO IL FLOP IN TV CON TRUMP 6 AMERICANI SU 10 CHIEDONO CHE BIDEN VENGA SOSTITUITO. CERCHIO MAGICO, FUNZIONARI E DIRIGENTI: ECCO CHI COMANDA DAVVERO ALLA CASA BIANCA. Dopo il disastroso confronto tv con Donald Trump, il New York Times con un corsivo del suo comitato editoriale e il 60% degli elettori chiedono che Joe Biden venga sostituito. Molti dei grandi finanziatori della campagna del Partito democratico sono in attesa di capire cosa succederà per poi decidere se e come sostenere i dem. Secondo il quotidiano newyorkese alcuni degli uomini più ricchi d’America (in primis la Silicon Valley) stanno cercando di capire come fare a spingere “Sleepy Joe” a mollare. Sul Fatto di domani vi racconteremo chi comanda davvero alla Casa Bianca tra funzionari, dirigenti e gli uomini del cerchio magico del presidente ricandidato. FRANCIA AL VOTO, QUESTA VOLTA LE PEN PUÒ CONQUISTARE IL GOVERNO: IL RASSEMBLEMENT NATIONAL VERSO UNA (DIFFICILE) COABITAZIONE CON MACRON. Quarantanove milioni di francesi sono chiamati a rinnovare – con 3 anni di anticipo – i 577 deputati dell’Assemblée Nationale. E’ un appuntamento storico, nel quale la Francia potrebbe per la prima volta avere un governo di estrema destra in coabitazione con il presidente Emmanuel Macron. Gli ultimi sondaggi confermano il vantaggio del Rassemblement National (RN) con i suoi alleati usciti dai Républicains con il loro presidente Erico Ciotti. L’ultradestra nell’insieme è al 35%, seguita dal Nuovo Fronte Popolare, la coalizione di gauche, al 29%. Staccata, l’attuale maggioranza macroniana di Ensemble, al 20%. Seguono, i Républicains senza Ciotti, al 9%. Lo scenario più probabile vede una coabitazione, che si annuncia tutt’altro che facile, fra Macron – che ha ancora 3 anni di mandato – e Jordan Bardella, 28 anni, candidato premier del partito di Marine Le Pen. Urne aperte domattina alle 8. Sul Fatto di domani potrete leggere un’intervista a Jerome Fenoglio, direttore di Le Monde. L’AUTONOMIA COMPATTA LE OPPOSIZIONI E IN CAMPANIA TOUT EST PARDONNE’: SCHLEIN “FLIRTA” CON DE LUCA. Nealla regione dello sceriffo di Salerno il repulisti anti-deluchiano non solo non è mai partito ma adesso Elly Schlein e il governatore vanno d’accordo in nome della lotta all’autonomia differenziata voluta dal governo di Giorgia Meloni. “La battaglia sulle riforme diventa prioritaria nelle battaglie parlamentari e nel Paese”, teorizza Filiberto Zaratti, di Alleanza Verdi Sinistra. ‘Dall’autonomia differenziata, al premierato e la riforma della Giustizia con la separazione delle carriere, le riforme diventano un elemento centrale – aggiunge – e intorno a questo elemento centrale si può saldare una collaborazione delle opposizioni”. LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE Attacca l’ambasciata di Israele con la balestra: 25enne ucciso a Belgrado. Ferito un poliziotto. Il governo: “E’ terrorismo”. Milos Zujovic, 25 anni, ha sparato e ferito al collo con una balestra un agente di polizia che sorvegliava l’ambasciata israeliana a Belgrado ed è stato ucciso dall’agente. Si tratta di “un atto terroristico contro la Serbia e la polizia”, ha detto il ministro serbo dell’Interno, Ivica Dacic. Dopo l’aggressione, ha spiegato, sono state arrestate alcune persone che si trovavano vicino a strutture della polizia. “Ci sono indicazioni che si tratti di persone già conosciute dai servizi di sicurezza” appartenenti al “movimento wahhabita”, ha aggiunto Dacic. Ita e Lufthansa pronte alle nozze: il 3 luglio il via libera dell’Ue. Bruxelles darà il suo via libera finale alle nozze tra Ita e Lufthansa mercoledì 3 luglio. Il verdetto positivo dell’antitrust, preannunciato nelle settimane scorse, arriverà dunque un giorno in anticipo rispetto alla scadenza fissata al 4 luglio. Dopo il primo orientamento positivo Ue a livello tecnico ottenuto il 17 giugno, l’operazione ha incassato l’ok anche dalle authority nazionali dei Paesi membri. L’accordo prevede condizioni a tutela della concorrenza nello scalo di Milano-Linate e sulle rotte di corto e di lungo raggio, con l’apertura alle compagnie rivali. Carla Bruni rischia l’inchiesta per il caso Libia-Sarkozy. L’ex Premiere dame è stata convocata dai giudici per la possibile apertura di un fascicolo a suo carico nell’ambito delle indagini sulla ritrattazione nel 2020 della testimonianza accusatoria nei confronti di Nicolas Sarkozy da parte dell’intermediario Ziad Takieddine. E’ un troncone dell’inchiesta scaturita dal presunto finanziamento della campagna presidenziale del 2007, vinta da Sarkozy, con fondi libici. Fonti vicine agli inquirenti hanno riferito che la ex top model rischia di vedersi addebitati reati come la complicità nell’aver influenzato un testimone o associazione per delinquere mirante alla corruzione di giudici. |
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