tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/11/23/sanita-il-grande-bluff-delle-liste-di-attesa-in-18-mesi-non-e-cambiato-nulla/8204794/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=oggi-in-edicola&utm_term=2025-11-23
dall'articolo di Alessandro Mantovani: "Nel Lazio, al di là di qualche miglioramento, è noto il maquillage propagandistico: il presidente Francesco Rocca vanta il 96% di prestazioni nei tempi previsti solo perché scorpora dal monitoraggio, legalmente, i casi in cui il paziente rifiuta la prima offerta, che però nel Lazio sono l’88-90% del totale contro una media nazionale attorno al 40%, quindi il record di Rocca si calcola solo sul 10-12% (“Trucco del Lazio per cancellare le liste d’attesa. Rissa nella destra tra il ministero e la Regione”, Il Fatto 15 novembre 2025). Nel Lazio c’è solo il 40% delle visite a dieci giorni nei tempi previsti, solo il 27,6% delle differibili, solo il 60% delle programmabili. Poi ci sono i trucchetti della Campania, dove pure si vota. Il presidente uscente Vincenzo De Luca proclama grandi successi, ma per Report è “un disastro”. Dilagano le prescrizioni P (programmabile, 120 giorni): al 79% (visite) e al 93% (esami) contro il 38 e il 51% nazionali. Attese anche di oltre un anno. Ora Report scopre che spesso sono annotati rifiuti della prima offerta smentiti dagli interessati. De Luca minaccia querele."
Sanità pubblicaSanità, il grande bluff delle liste di attesa: in 18 mesi non è cambiato nulla | |

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