tratto da https://ambientenonsolo.com/la-prossima-frontiera-della-decarbonizzazione-urbana-a-cop30-nasce-lalleanza-globale-per-elettrificare-i-cantieri/
La prossima frontiera della decarbonizzazione urbana: a COP30 nasce l’alleanza globale per elettrificare i cantieri

Nella fitta agenda della Conferenza di Belém, un annuncio apparentemente tecnico segna in realtà una delle svolte più strategiche per la decarbonizzazione urbana e la qualità dell’aria: la Climate and Clean Air Coalition (CCAC), l’International Council on Clean Transportation (ICCT) e la rete C40 Cities lanciano una nuova partnership globale per accelerare la transizione verso macchinari da cantiere a zero emissioni, a partire dall’elettrificazione delle attrezzature oggi alimentate a diesel.
Un settore poco visibile, ma immensamente impattante.
Un gigante nascosto delle emissioni
Il comparto non-road – che comprende principalmente macchinari da costruzione e agricoli – genera ogni anno:
- oltre 1 miliardo di tonnellate di CO₂,
- 3 milioni di tonnellate di metano,
- 250.000 tonnellate di black carbon,
un impatto climatico maggiore dell’intero settore marittimo mondiale.
Da solo, il comparto delle costruzioni pesa per il 40% delle emissioni complessive, rappresentando una delle opportunità più immediate per riduzioni rapide e misurabili.
Elettrificare i cantieri: un’azione rapida, visibile, replicabile
L’iniziativa è stata lanciata dal ministro norvegese del Clima, Andreas Bjelland Eriksen, che ha ricordato come la Norvegia e Oslo abbiano già iniziato a dimostrare sul campo che cantieri a emissioni zero sono possibili:
“Per riuscirci dobbiamo smantellare le barriere all’adozione. Questa collaborazione è la chiave per portare il tema delle emissioni non-road al centro dell’agenda climatica”.
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