tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/11/23/diga-genova-i-guai-della-fase-2/8204746/
dall'articolo di Andrea Moizo: "Per ora il Tar di Genova ha ‘salvato’ la procedura, ma, come per la prima tranche della nuova diga foranea del porto di Genova – maxiopera Pnrr da 1,6 miliardi di euro (per ora) in realizzazione, le cui gare furono oggetto di contenzioso amministrativo e oggi sono al vaglio della Procura europea –, anche sulla fase B cominciano ad accumularsi ricorsi e ombre.
Dopo quanto accaduto per la prima parte, l’Autorità portuale di Genova (fra gli indagati c’è l’ex presidente Paolo Signorini, già travolto dal Totigate) è stata estromessa e l’appalto affidato al solo commissario ad hoc Marco Bucci, ex sindaco di Genova, commissario per la ricostruzione del ponte Morandi e presidente della Regione Liguria, che a metà 2025 ha avviato la gara per la direzione lavori e quella per i lavori veri e propri.
La prima (17,8 milioni di euro) è arrivata ad aggiudicazione, premiando una cordata guidata dalla romana Btp Infrastrutture. La compagine giunta seconda, capitanata da Rina Consulting (direttore lavori scelto da Bucci, senza gara, per il Morandi e poi aggiudicatario della direzione lavori di vari altri maxiappalti genovesi fra cui la fase A della diga) ha impugnato, ma il Tar ha sentenziato l’inammissibilità del ricorso per un vizio di notifica, tralasciando il merito.
Su cui pure sarebbe stato interessante un approfondimento, a legger le carte di gara che il Fatto s’è procurato."

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