mercoledì 26 novembre 2025

Il Fatto Economico. Per l'ex Alitalia è sempre crisi: Ita non decolla. Ciao Pnrr: posti a rischio per ventimila lavoratori

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-economico-del-24-novembre-2025/

Ben tornati all’appuntamento col nostro inserto Il Fatto Economico. Questa settimana, con Gianni Dragoni, ci occupiamo dei guai dell’ex Alitalia. A causa delle perdite e dei molti velivoli a terra, Ita infatti non decolla. Malgrado le dichiarazioni rassicuranti dei vertici della compagnia, i conti sono peggiori delle previsioni e l’anno dovrebbe chiudersi di nuovo in rosso.

Virginia Della Sala e Roberto Rotunno ci raccontano, invece, il futuro incerto dei precari del Pnrr: a metà del prossimo anno, con la fine del Piano, potrebbero essere lasciati tutti a casa. Parliamo di circa ventimila persone, distribuite nei comparti Giustizia e Università e negli enti pubblici. A differenza del passato, il posto fisso nella Pubblica Amministrazione ha smesso di essere un sogno per gli italiani.

Nella rubrica Poteri deboli parliamo di Carlo Messina, ad di Intesa Sanpaolo.

Con Gabriele Guzzi torniamo sulla Manovra finanziaria perché, mentre si litiga su misure di piccolo cabotaggio, la politica economica resta paralizzata.

Torna, infine, la rubrica Il risparmio tradito: questa settimana Beppe Scienza ci spiega, analizzando il caso del Trentino, come la previdenza per i bimbi stia gonfiando gli iscritti ai fondi pensione.

Buona lettura.

Il gruppo

I guai dell’ex Alitalia. Perdite e aerei a terra: Ita non decolla ancora

L’anno dovrebbe chiudersi di nuovo in rosso e i problemi con i motori degli Airbus costano 100-140 milioni di danni

di Gianni Dragoni

Lavoro

Fine Pnrr, 20mila precari rischiano di andare a casa

Futuro incerto. Tra 6 mesi finiranno i fondi stanziati: un esercito di dipendenti pubblici è senza certezze sulle stabilizzazioni

di Virginia Della Sala e Roberto Rotunno

Nella P.A.

Altro che mito del posto fisso: scarsa attrattività a causa di carriere ferme e stipendi troppo bassi

Il ministro ha promesso un milione di assunzioni: non si riuscirà neanche a sostituire i pensionamenti

di Roberto Rotunno

Poteri Deboli

Credito&potere. Eletto “banchiere europeo del 2024”, Messina elogia i conti di Meloni

“Bene il calo di spread e debito” (ma l’economia?)

di Gianni Dragoni

Dibattito inutile

Altro che manovra, la politica economica resta paralizzata

Si litiga su misure di piccolo cabotaggio ma le leve fiscali, monetarie, energetiche e commerciali non sono più nazionali. Senza quelle, non esiste vera alternativa

di Gabriele Guzzi

Il risparmio tradito

Previdenza. Così quella dedicata ai bimbi gonfia gli iscritti ai fondi pensione. Il caso del Trentino

Si incomincia nel piccolo, in alto a destra sulla carta geografica, cioè nel Trentino/Sudtirol. Dall’anno prossimo la Regione metterà soldi, in tutto 1.100 euro, se uno ingabbia il suo bambino nella previdenza integrativa e versa qualcosa anche lui. D’altro canto la Regione è già presente nel settore coi fondi di Pensplan. L’idea circola da tempo […]

di Beppe Scienza

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