tratto dalla newsletter de il fatto quotidiano
LA “PILLOLA” DI B. PER BLOCCARE I PROCESSI: “SENTENZE DI ASSOLUZIONE INAPPELLABILI”. Dopo la finta gaffe sul “voto comunista”, nella pillola video di oggi (pernoArticoli In Edicola della campagna di Forza Italia sui social) Silvio Berlusconi ha rispolverato un altro vecchio cavallo di battaglia. “Con noi al governo le sentenze di assoluzione, di primo o di secondo grado, non saranno più appellabili”. Sembra un remake della legge Pecorella, che però è stata dichiarata incostituzionale già nel 2007, come ha fatto notare il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Giuseppe Santalucia. Gli alleati di B., e soprattutto Giorgia Meloni, non si esprimono per il momento. Anche perché il programma della coalizione tra Lega, FI e FdI non è ancora andato oltre lo stringato “accordo quadro” sottoscritto a inizio mese. E di cui la campagna di Matteo Salvini non sembra tenere conto, per esempio. Mentre il leghista continua a battere sul tasto delle pensioni e della legge Fornero, Meloni ha attaccato ad alzo zero il Reddito di cittadinanza, come misura “totalmente fallimentare” che avrebbe favorito “criminali, mafiosi e spacciatori”. Le candidature di centrodestra saranno pronte entro venerdì, assicurano fonti di partito, ma intanto filtrano già alcune decisioni: B. si presenterà per il collegio uninominale di Monza al Senato, il suo ex ministro Giulio Tremonti correrà invece con Fratelli d’Italia, insieme a Ignazio La Russa, Daniela Santanché e Giulio Terzi. La Lega presenterà senz’altro Giancarlo Giorgetti e anche il decano Umberto Bossi, per la Camera. Sul Fatto di domani approfondiremo le scelte della coalizione per la Sicilia.
IL “SINDACO D’ITALIA”, RENZI E CALENDA STRIZZANO L’OCCHIO AL PRESIDENZIALISMO. Una novità viene dal microcosmo centrista. Il sedicente “terzo polo”di Matteo Renzi e Carlo Calenda (che nei sondaggi è quarto) conferma le sue affinità elettive con la destra e oggi strizza l’occhio al presidenzialismo. Non proprio l’elezione diretta del Capo dello Stato, da tempo tra i punti forti del programma di Fratelli D’Italia, su cui Renzi dice solo “vedremo”, ma l’elezione diretta del Presidente del consiglio. In un’intervista di stamattina, infatti, il leader di Italia Viva ha detto di sognare “un meccanismo semplice come quello del Sindaco d’Italia”. Il capolista di Azione si sbilancia e anticipa che il progetto potrebbe finire nel programma della lista che sarà presentata domani (Renzi ha già annunciato che correrà per il Senato a Milano). I due si sono accodati alla destra anche nella polemica sulla gestione pandemica. Renzi ha criticato la scelta del Pd di mettere in lista Andrea Crisanti perché sarebbe un pasdaran del lockdown, e Letta, che ha difeso il microbiologo, si è visto replicare via Twitter da Calenda: “sbagliato candidare i virologi”. Il leader di IV manda a Berlusconi la proposta di un confronto “affettuoso e civile”, mentre anche Calenda da giorni si sbraccia chiedendo duelli televisivi con i leader avversari. Sul Fatto di domani vedremo cosa sarà di queste proposte.
50 MILA PER LE PARLAMENTARIE DEL M5S. CHE FINE HANNO FATTO LE PRIMARIE PD? Alle parlamentarie chiuse ieri sera alle 22 hanno votato 50 mila iscritti su 133 mila aventi diritto. Il listino di 15 nomi prioritari proposto dal leader è stato approvato a larghissima maggioranza dall’86,5% dei votanti. Per Conte e i vertici del Movimento il risultato è stato un successo. Alle parlamentarie del 2018 parteciparono 39 mila persone su 120 mila iscritti alla vecchia piattaforma Rousseau. Nella storia pentastellata l’affluenza delle consultazioni online della base è stata altalenante: se per il via libera al governo Conte 2 in alleanza con il Pd (settembre 2019) a esprimersi furono in 79.600, nell’ultima votazione su 2xmille al M5s e restituzioni dei parlamentari (a novembre 2021) il numero di votanti si è fermato a poco meno di 34 mila. L’esito della consultazione sarà reso pubblico tra qualche giorno. Intanto, sul Fatto di domani intervisteremo una delle figure scelte da Conte per rappresentare il M5S: l’esperto di comunità energetiche Livio De Santoli. Vedremo anche che il Partito democratico ha nello statuto il diritto degli iscritti a scegliere i candidati, ma non ha quasi mai rispettato la regola e i nomi sono calati dall’alto. A questo proposito guarderemo da vicino il caso Bologna, dove la candidatura forzata di Casini ha provocato la rivolta della base dem.
“RINASCIMENTO SAUDITA”: 34 ANNI DI CARCERE PER UNA MANCIATA DI TWEET. Dal regno guidato dal principe ereditario Mohammed Bin Salman arriva un’altra storia di ordinaria repressione. Una studentessa saudita dell’Università di Leeds, Salma al-Shehab, tornando in patria per una vacanza si è vista condannare a 34 anni di carcere per rilanciato con il suo account Twitter i post di attivisti anti-regime. La notizia è stata diffusa oggi dal Guardian, che segnala come dopo la visita del presidente Usa Biden a Gedda a metà luglio il principe ereditario abbia intensificato la repressione contro i dissidenti. Al-Shehab, 34 anni, era stata inizialmente condannata a tre anni di carcere per aver utilizzato un sito internet critico con Bin Salman; la condanna è stata moltiplicata per dieci dopo il ricorso in appello del pubblico ministero. Leggerete i dettagli di questa storia sul Fatto di domani. La donna dovrebbe avere diritto a fare ricorso contro il verdetto.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Prezzo del gas, quello che il governo non dice. L’Eurostat rileva che nel secondo trimestre del 2022 il Pil e l’occupazione nella zona euro sono cresciuti rispettivamente dello 0,6% e dello 0,3% rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Il Pil italiano è poco sopra la media, con un +1%. In tutti i Paesi cresce la preoccupazione per il prezzo del gas, oggi intorno ai 223 euro a mwh in vista dell’inverno. Sul Fatto di domani vedremo le carenze del piano italiano per affrontare l’autunno con Alberto Clò, economista e direttore della rivista Energia.
Ucraina, tensioni per gli attacchi in Crimea. I russi sarebbero preoccupati per le esplosioni che hanno colpito la penisola acquisita nel 2014, mentre l’esercito ucraino annuncia una prossima controffensiva. A Leopoli Zelensky attende un trilaterale con Erdogan e Guterres per discutere della centrale di Zaporizhzhia e dell’export di grano. Intanto la Cina ha annunciato l’invio di truppe in Russia per esercitazioni congiunte indipendenti dalla guerra in corso e ringrazia Putin per la linea adottata in merito a Taiwan.
Successi da morti. Nel mercato musicale è sempre più in voga l’abitudine di pescare inediti o brani non finiti dai cassetti delle grandi icone del passato.
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