"Per chi si occupa di riscaldamento globale, ma anche per chi conosce bene il tema, con i suoi dati e le sue conseguenze, l’ansia climatica è sempre in agguato. Purtroppo, tutto ciò che ha a che fare con l’emergenza climatica è fortemente angosciante, visto che le cattive notizie superano di gran lunga quelle buone. Il continuo utilizzo di proiezioni climatiche, che ci raccontano come sarà il nostro paese o il nostro pianeta nel 2030, nel 2050, nel 2100 aumenta l’ansia a livelli esponenziali, perché la mente corre continuamente avanti e si colloca già nelle situazioni drammatiche che vengono annunciate, senza possibilità di adattarvisi gradualmente.

Esistono tuttavia alcune strategie che aiutano ad abbassare l’ansia rispetto al futuro che ci aspetta. Personalmente, come giornalista e come persona umana, sono continuamente in cerca di pratiche che possano aiutarmi a gestire i sentimenti di paura che alcune letture suscitano. Può sembrare strano ma uno degli “escamotage”, per così dire, che ho trovato è la lettura di romanzi sulla malattia. Libri scritti da malati molto gravi che raccontano come abbiano affrontato la prova più difficile della vita e come riescano, nonostante tutto, a vivere pienamente. Li trovo così importanti, interessanti e fondamentali che li leggo con estrema passione e rapidità."