Alla
Commissione Speciale rifiuti del Comune di Anzio (LT)
oggetto:
aggiornamento relazione tecnica sulla situazione generale del comune
di Anzio e sui progetti in corso che trattano rifiuti o alimentano
impianti di produzione energetica da rifiuti e sulla costruzione
dell'impianto a biogas
premessa
le
linee guida pubblicate dalla regione Lazio “Piano
di Gestione dei Rifiuti della Regione Lazio Linee Strategiche
gennaio 2019”, le
planimetrie delle aree idonee e non idonee agli impianti per rifiuti,
proposta dalla Città Metropolitana relative al comune di Anzio,
l'evoluzione dei progetti in corso, insieme al peggioramento della
qualità dell'aria, la richiesta di risarcimento e condanna della
Corte dei Conti alla giunta capitolina guidata dall'ex giunta
Alemanno per gli scarsi risultati ottenuti in materia di raccolta
differenziata dei rifiuti solidi urbani e l'avanzamento dei lavori
per l'impianto a biogas di via della Spadellata, la nuova circolare
prot. n.1121 del 21/01/2019 del Ministero dell'Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare, DIREZIONE GENERALE PER I RIFIUTI E
L’INQUINAMENTO, Circolare ministeriale recante “Linee guida per
la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei
rifiuti e per la prevenzione dei rischi”, impongono una serie di
adempimenti non più rinviabili.
- Piano di Gestione dei Rifiuti della Regione Lazio Linee Strategiche gennaio 2019
puntano
a 1. Portare la raccolta differenziata al 70% nel 2025, 2.
Investimenti nelle nuove
tecnologie, 3. Una politica agricola ‘per’ i rifiuti. Raccolta
differenziata spinta, 4. Prevenzione e riduzione dei rifiuti 5. Dai
rifiuti, nuovi lavori verdi, 6. Rafforzamento delle attività di
controllo e di vigilanza in materia di tutela ambientale. 7.
Attenzione a problematiche
legate alla presenza di gravi infiltrazioni di stampo criminale o
mafioso, come sottolineato all’interno del Rapporto “Mafie nel
Lazio” - 2018. Inoltre si punta a:
-Incentivazione
dell’adozione della tariffa puntuale
-
Incentivazione del Compostaggio Domestico e Collettivo
e
anche alle seguenti azioni
a)
Azioni di Riduzione della produzione di rifiuti, centri di riuso. b)
Installazione case dell’acqua. c)Pannolini riutilizzabili per i
bambini, D) Divieto della diffusione di volantini cartacei
pubblicitari della GDO e similari, E) superamento
del concetto di “monouso”. F) Minimizzazione
degli imballaggi a perdere in plastica, g) Contenitori riutilizzabili
nei mercati e piccolo commercio, h) Vuoto a rendere i) Riduzione
dell’impatto ambientale degli eventi culturali e manifestazioni
sportive evitando usa e getta. j) acquisti verdi.
Conclusione:
si invitano pertanto Il Consiglio Comunale, la Giunta Comunale, le
varie Direzioni a incentivare e favorire le azioni indicate nelle
linee strategiche della Regione Lazio, con l'obiettivo di raggiungere
la percentuale di raccolta differenziata del 70% mediante il servizio
spinto porta a porta, adottare la tariffa puntuale, aumentare le
attività di controllo e vigilanza in materia ambientale, nonché a
vietare l'uso di prodotti monouso, ridurre imballaggi a perdere in
plastica, aumentare gli acquisti verdi, vietare la diffusione di
volantini cartacei della GDO. Questa Commissione inoltre, allo scopo
di cui sopra, sarà riconvocata l'ultimo lunedì (o altro giorno della settimana che sarà scelto di chi di competenza) di ogni mese allo
scopo di verificare l'attuazione di cui sopra.
2)
Per
la provincia di Roma sono state inviate alla regione Lazio due
planimetrie in scala 1:100.000
Allegato
I: Città
Metropolitana di Roma - "Analisi preliminare delle aree non
interessate da fattori escludenti/condizionanti definiti dal Piano
regionale dei Rifiuti (DCR 14/2012 e ss.mm.ii.) ai fini
dell'individuazione di aree idonee alla realizzazione di tutte le
tipologie di impianti di trattamento (escluse discariche)"
Allegato
2: Città
Metropolitana di Roma - "Analisi preliminare delle aree non
interessate da fattori escludenti/condizionanti definiti dal Piano
regionale dei Rifiuti (DCR 14/2012 e ss.mm.ii.) ai fini
dell'individuazione di aree idonee alla realizzazione di impianti di
smaltimento finale"
a
tale scopo la Commissione chiede all'ufficio tecnico urbanistico del
comune di Anzio di commentare tali planimetrie specificandone le
relative indicazioni per poter richiedere, nel caso, modifiche alle
stesse planimetrie.
- situazione dei progetti degli impianti per rifiuti ed energetici
con
riferimento alla situazione dei progetti di cui in elenco, salvo
modifiche e integrazioni o nuovi progetti, i vari uffici comunali
riferiranno alla sottoscritta Commissione speciale, nella riunione
mensile eventuali integrazioni documentali, richieste di parere,
pareri espressi. Nel caso di urgenze vi saranno convocazione speciali
oltre a quella mensile che resta fissata.
- in merito all'impianto a biogas in corso di ultimazione in via della Spadellata si chiede che gli uffici relazionino a questa commissione sui controlli da svolgere entro il mese di febbraio da riconvocare.
4.1) Stato
dei lavori in corso rispetto alle autorizzazioni
Dalla
documentazione consultata presente negli uffici urbanistico e
ambiente del comune di Anzio non vi è alcun riscontro in
merito agli adempimenti e alle prescrizioni contenute nei vari
provvedimenti che hanno autorizzato l’impianto a biogas e
precisamente:
a) Determinazione
Dirigenziale della regione Lazio n.
A04280 del 10/05/2012;
b) Determinazione
dirigenziale della regione Lazio n.
B04876 del 31/07/2012;
c) prescrizioni
contenute nel su indicato parere prot. n. 56766/2014 del 31/07/2014di
ARPA Lazio;
d) determinazione
della regione Lazio - numero G15616 del 05/11/2014 che
prevedeva e imponeva tra l’altro di stabilire che la CO.GE.C.
S.r.l.:
1)
dovrà comunicare l’inizio dei lavori di realizzazione del progetto
definitivo sopra approvato, ed autorizzato, all’Autorità
Competente, al Comune di Anzio, unitamente al nominativo del
Direttore dei Lavori;
2)
di disporre che la COGEC S.r.l., nella fase esecutiva del progetto
definitivo dell’impianto proposto, dovrà attenersi alle
prescrizioni riportate nel relativo paragrafo dell’allegato tecnico
alla presente A.I.A., fermo restando il rispetto di quanto previsto
dalle vigenti normative in materia edilizia, ambientale, e sanitaria;
3) di
stabilire che, una volta realizzato il progetto in questione, la
CO.GE.C. S.r.l. dovrà
trasmettere,
presso gli uffici dell’Autorità competente, il certificato di fine
lavori e il collaudo tecnico funzionale dello stesso, nel numero di
cinque copie, a firma di tecnico abilitato (e non incompatibile).
4) Successivamente,
l’Autorità competente, procederà, ai sensi di quanto previsto
dalla
L.R.
27/1998 e s.m.i., e dalla D.G.R. 239/2008, alla convocazione del
previsto sopralluogo di Legge, cui saranno chiamate a partecipare le
seguenti amministrazioni: Provincia di Roma, ARPA Lazio – Sezione
provinciale di Roma, e Comune di Anzio.
5) A
seguito degli esiti del suddetto sopralluogo, sarà rilasciata la
presa d’atto del
collaudo
in questione, che consentirà alla CO.GE.C. S.r.l., dopo la
presentazione, e l’accettazione, delle adeguate garanzie
finanziarie previste al successivo punto H, di avviare l’esercizio
delle attività di gestioni rifiuti autorizzate con la presente
A.I.A.;
6) di
disporre che, prima dell’avvio delle attività di gestione rifiuti
autorizzate con la
presente
A.I.A., la CO.GE.C. S.r.l. dovrà presentare, secondo le modalità
descritte nella documentazione approvata con D.G.R. 239/2009,
adeguate garanzie finanziarie per un importo calcolato, pari a €
600.000,00; in particolare, la durata delle garanzie finanziarie in
questione, deve essere pari a quella dell’autorizzazione maggiorata
di due anni; ciò per consentire i necessari controlli e, qualora
necessario, garantire la copertura dei rischi in attesa dell’atto
di rinnovo. La garanzia finanziaria può essere svincolata in data
precedente alla scadenza dell’autorizzazione, dopo decorrenza di un
termine di due anni dalla data di cessazione dell’esercizio
dell’attività;
e) Determinazione
della Regione Lazio - numero G13316 del 03/11/2015 La
“Anziobiowaste S.r.l.” dovrà rispettare tutte le prescrizioni
impartite con Determinazione n.
G15616
del 5.11.2014 nonché, qualunque disposizione futura che dovesse
subentrare
successivamente
all’adozione del presente atto.
La
“Anziobiowaste S.r.l.” dovrà presentare apposita apposite
garanzie finanziarie a favore di questa
Regione
Lazio come previsto dal D.lgs. 152/2006 art. 29 sexties comma
9-septies e secondo le
modalità
richiamate nella D.G.R. 239/2009. L’importo, non potrà essere
ridotto a seguito di
eventuale
certificazione, vista l’abrogazione dell’art. 210 del D.lgs.
152/2006 e s.m.i. ad opera
dell’art.
39, comma 3 del D.lgs. 205/2010. Nella polizza di fidejussione si
dovrà fare esplicito
riferimento
al presente atto e alla D.G.R. 239/2009. La durata della polizza è
pari alla durata
dell’autorizzazione
maggiorata di due anni;
f)
Determinazione
della Regione Lazio- numero G16091 del 16/12/2015 vedere
il piano di monitoraggio e controllo nonché i punti:
1.1.
di prendere atto delle seguenti attività presenti in impianto:
-
Linea produzione di compost di qualità (attività IPPC);
-
Produzione biometano (attività non IPPC);
1.2.
di sostituire la Tabella 1 - Allegato 1 Punto 3 della Determinazione
n. G15616/2014 con la
seguente:
Tipologia
di rifiuti Rifiuti non pericolosi
Rifiuti
autorizzati in ingresso cfr. Appendice II
Operazioni
di gestione autorizzate, ai sensi dell’allegato C, della parte IV,
del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. R13 - R3
Quantitativi
massimi autorizzati in ingresso Giornalieri 140 tonnellate/die -
Annuali 50.000 t/anno, di cui:
36.000
t/a di FORSU e 14.000 t/a di rifiuti agroindustriali, fanghi di
depurazione, rifiuti dei
mercati
e ligneocellulosici
Quantità
massima consentita in stoccaggio istantaneo 500 tonnellate
1.3.
di sostituire l’Appendice II della Determinazione G 15616/2014
“Elenco CER ed
operazioni
di gestione autorizzate” con la seguente:
CER
Linea compostaggio di qualità
CER
Descrizione Operazioni di gestione
020203
scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione R3
020304
scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione R3
020501
scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione R3
020601
scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione R3
020704
scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione R3
030101
scarti di corteccia e sughero R13 R3
190805
fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane R3
200108
rifiuti biodegradabili di cucine e mense R3
200125
oli e grassi commestibili R3
200138
legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37 R13 - R3
200201
rifiuti biodegradabili R13 - R3
200302
rifiuti dei mercati R3;
g) determinazione
regione Lazio n. G09256 del 04/07/2017 che
prescriveva, in seguito a Verifica di assoggettabilità a V.I.A. ex
art. 20 D.Lgs. 152/2006 la variante non sostanziale oggetto di
Aggiornamento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale risulta
costituita da:
1.
eliminazione della linea di termo-essiccazione dei fanghi;
2.
rimodulazione di quantitativi totali dei rifiuti gestibili presso
l’impianto, a seguito dell’eliminazione della linea di
termo-essiccazione dei fanghi, in termini annuali riducendoli da
52.500 t/anno a 50.000 t/anno; su base giornaliera, sull’unica
linea che la Società intende realizzare, da 70 t/die a 140 t/die;
3.
la riduzione delle operazioni R1, R3, R13, D15, D13 e D9 alle sole
operazioni di recupero R3 e R13 e la riduzione dei codici CER da n.
40 (28 termoessiccamento fanghi e 12 compostaggio) a n. 12 relativi
al solo compostaggio già autorizzati;
Rilevato
nel contempo che i quantitativi giornalieri raddoppiano sull’unica
linea rimasta, dovrà
essere
garantito che il traffico indotto dall’attività in progetto non
risulti in aumento rispetto ai
quantitativi
già valutati nella procedura ex art. 20;
Non
risulta che qualcuno dell’ufficio tecnico urbanistico del comune
di Anzio abbia verificato la rispondenza della
progettazione esecutiva con quella architettonico rispetto alle
pratiche strutturali e in particolare nessun controllo è avvenuto in
merito ad eventuali modifiche dello stesso progetto che potevano
portare a varianti o a varianti non sostanziali
4.2)
Adempimenti per fine lavori;
oltre
a quanto previsto dalle varie normative urbanistiche, edilizie,
sanitarie, in materia di scarico, emissioni, strutturale, di
sicurezza, antincendio, in base alla determinazione della regione
Lazio - numero G15616 del 05/11/2014 che prevedeva e imponeva tra
l’altro di stabilire che la CO.GE.C. S.r.l.:
1)
di stabilire che, una volta realizzato il progetto in questione, la
CO.GE.C. S.r.l. dovrà
trasmettere,
presso gli uffici dell’Autorità competente, il certificato di fine
lavori e il collaudo tecnico funzionale dello stesso, nel numero di
cinque copie, a firma di tecnico abilitato (e non incompatibile).
2)
Successivamente, l’Autorità competente, procederà, ai sensi di
quanto previsto dalla L.R.
27/1998
e s.m.i., e dalla D.G.R. 239/2008, alla convocazione del previsto
sopralluogo di Legge, cui saranno chiamate a partecipare le seguenti
amministrazioni: Provincia di Roma, ARPA Lazio – Sezione
provinciale di Roma, e Comune di Anzio.
A
questi adempimenti va rispettato, oltre
alle garanzie economiche per lo smaltimento e la bonifica
dell’impianto già previste in
base alla determinazione della regione Lazio - numero G15616 del
05/11/2014, il punto 3 della
Circolare ministeriale dell’Ambiente prot. 4064 del 15/03/2018
“Prestazione delle garanzie finanziarie”, così come modificato
con la nuova
circolare prot. n.1121 del 21/01/2019 del Ministero dell'Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare, DIREZIONE GENERALE PER I
RIFIUTI E L’INQUINAMENTO, Circolare ministeriale recante “Linee
guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di
gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi”. Con
riferimento alle garanzie finanziarie di cui all’art. 208, comma 11
lett. g) risulta necessario che la garanzia finanziaria prestata dal
richiedente l’autorizzazione sia commisurata, oltre che alla
capacità autorizzata e alle tipologie dei rifiuti stoccati
(pericolosi e non pericolosi), anche allo specifico rischio di
incendio correlato alle tipologie di rifiuti autorizzati. Si ritiene
inoltre, opportuno che le Autorità competenti estendano l’obbligo
di prestazione di idonee garanzie finanziarie anche agli impianti che
operano in procedura semplificata come peraltro è già previsto in
molte regioni
4.3) Attività
per iniziare la produzione
oltre
a quanto previsto dalle varie normative urbanistiche, edilizie,
sanitarie, in materia di scarico, emissioni, strutturale, di
sicurezza, antincendio, con riferimento alla determinazione della
regione Lazio - numero G15616 del 05/11/2014 che prevedeva e imponeva
tra l’altro di stabilire che la CO.GE.C. S.r.l.:
A seguito degli esiti del suddetto sopralluogo, sarà rilasciata la
presa d’atto del collaudo in questione, che consentirà alla
CO.GE.C. S.r.l., dopo la presentazione, e l’accettazione, delle
adeguate garanzie finanziarie previste al successivo punto H, di
avviare l’esercizio delle attività di gestioni rifiuti autorizzate
con la presente A.I.A..
Inoltre
va verificata la rispondenza dell’impianto e dell’organizzazione
alla Circolare ministeriale dell’Ambiente prot.
n.1121 del 21/01/2019 in
particolare i punti che si intendono qui richiamati:
- La prevenzione del rischio negli impianti di gestione dei rifiuti
5.
Prescrizioni generali da richiamare negli atti autorizzativi
5.2
Organizzazione e requisiti generali degli impianti in cui vengono
effettuati stoccaggi di rifiuti
5.3
Impianti tecnologici e sistemi di protezione e sicurezza ambientale.
6.
Modalità di gestione
6.1
Modalità e accorgimenti operativi e gestionali
6.2
Gestione delle emergenze
7.
Controlli ambientali
4.4)
Revisione dell’AIA
con
riferimento alla determinazione della regione Lazio - numero G15616
del 05/11/2014 che prevedeva: di stabilire che il riesame, con
valenza di rinnovo, della presente A.I.A., sarà disposto, ai sensi
dell’art. 29 – octies, comma 3, lettere a) e b), del D. lgs.
152/2006 e s.m.i. :
1.
entro quattro anni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale dell'Unione europea delle decisioni relative alle
conclusioni sulle BAT riferite all'attività principale di
un'installazione;
2.
quando sono trascorsi dieci anni dal rilascio della presente A.I.A. o
dall'ultimo riesame
effettuato
sull'intera installazione;
J.
di stabilire che, ai sensi dell’art. 29 – octies, comma 4, del D.
lgs. 152/2006 e s.m.i., la presente
A.I.A.
potrà essere sottoposta a riesame dall'Autorità competente, anche
su proposta delle
amministrazioni
competenti in materia ambientale, comunque quando:
1.
a giudizio dell'Autorità competente, l'inquinamento provocato
dall'installazione è tale da rendere necessaria la revisione dei
valori limite di emissione fissati nell'autorizzazione o
l'inserimento in quest'ultima di nuovi valori limite, in particolare,
quando è accertato che le prescrizioni stabilite nell'autorizzazione
non garantiscono il conseguimento degli obiettivi di qualità
ambientale stabiliti dagli strumenti di pianificazione e
programmazione di settore;
2.
le migliori tecniche disponibili hanno subito modifiche sostanziali,
che consentono una notevole riduzione delle emissioni;
3.
a giudizio di una amministrazione competente in materia di igiene e
sicurezza del lavoro, ovvero in materia di sicurezza o di tutela dal
rischio di incidente rilevante, la sicurezza di esercizio del
processo o dell'attività richiede l'impiego di altre tecniche;
4.
sviluppi delle norme di qualità ambientali o nuove disposizioni
legislative comunitarie, nazionali o regionali lo esigono;
una
verifica di cui all'articolo 29-sexies, comma 4-bis, lettera b), ha
dato esito negativo
senza
evidenziare violazioni delle prescrizioni autorizzative, indicando
conseguentemente
la
necessità di aggiornare l'autorizzazione per garantire che, in
condizioni di esercizio
normali,
le emissioni corrispondano ai livelli di emissione associati alle
migliori tecniche
disponibili;
Conclusioni:
Il
comune di Anzio dovrà effettuare con i suoi uffici le
verifiche sopra elencate di competenza.
Dovrà
inoltre chiedere agli altri Enti sopra citati la verifica di
adempimenti e prescrizioni per le quali non è arrivata alcuna
comunicazione e non può certo esser sufficiente l’autocertificazione
da parte della Ditta.
Allo
stesso modo il comune dovrà verificare che eventuali adempimenti
siano stati effettivamente compiuti anche verso altri Enti.
Inoltre
il comune di Anzio dovrà verificare gli adempimenti in
fase di fine lavori, come sopra elencato, nonché di inizio
produzione.
I
mancati adempimenti e/o controlli, oltre a comportare inadempienze o
mancata vigilanza in sede amministrativa, possono portare alla
richiesta di risarcimento danni oltre che avere implicazioni penali
oltre che a danno erariale.
A
disposizione per chiarimenti e integrazioni.
Pontinia
10 febbraio 2019 geometra Giorgio
Libralato
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