domenica 10 febbraio 2019

provincia di Latina impiantistica per rifiuti e planimetrie aree idonee / non idonee nelle linee guida del nuovo piano dei rifiuti della regione Lazio


La Provincia di Latina ha approvato con Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 8 del 11/04/2018, recante “Schema di proposta di Piano Provinciale dei rifiuti ai sensi della DCR Lazio n. 14 del 18/01/2012 - Revisione di aggiornamento 2018”, le aree idonee e non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento di rifiuti elaborate in quattro planimetrie:
Allegato 3: Provincia di Latina - “Analisi preliminare delle aree non interessate da fattori escludenti/condizionanti definiti dal Piano regionale dei Rifiuti (DCR 14/2012 e ss.mm.ii.) ai fini dell'individuazione di aree idonee alla realizzazione di impianti di smaltimento finale”
Allegato 4: Provincia di Latina - “Analisi preliminare delle aree non interessate da fattori escludenti/condizionanti definiti dal Piano regionale dei Rifiuti (DCR 14/2012 e ss.mm.ii.) ai fini dell'individuazione di aree idonee alla realizzazione di tutte le tipologie di impianti di trattamento (escluse discariche)”
Allegato 5: Provincia di Latina - “Analisi preliminare delle aree interessate da fattori escludenti/condizionanti definiti dal Piano regionale dei Rifiuti (DCR 14/2012 e ss.mm.ii.) ai fini dell'individuazione di aree idonee alla realizzazione di impianti di smaltimento finale”
Allegato 6: Provincia di Latina - “Analisi preliminare delle aree interessate da fattori escludenti/condizionanti definiti dal Piano regionale dei Rifiuti (DCR 14/2012 e ss.mm.ii.) ai fini dell'individuazione di aree idonee alla realizzazione di tutte le tipologie di impianti di trattamento (escluse discariche)

Per la provincia di Roma sono state inviate alla regione Lazio due planimetrie in scala 1:100.000
Allegato I: Città Metropolitana di Roma - "Analisi preliminare delle aree non interessate da fattori escludenti/condizionanti definiti dal Piano regionale dei Rifiuti (DCR 14/2012 e ss.mm.ii.) ai fini dell'individuazione di aree idonee alla realizzazione di tutte le tipologie di impianti di trattamento (escluse discariche)"
Allegato 2: Città Metropolitana di Roma - "Analisi preliminare delle aree non interessate da fattori escludenti/condizionanti definiti dal Piano regionale dei Rifiuti (DCR 14/2012 e ss.mm.ii.) ai fini dell'individuazione di aree idonee alla realizzazione di impianti di smaltimento finale"


In caso di carenza impiantistica, in attesa dell’autosufficienza di ATO, l’ATO deficitario può utilizzare impianti presenti in altri ATO, fermo restando il principio di prossimità.

Secondo le previsioni nell'ATO della provincia di Latina serve una discarica che va da 61 a 69 mila tonnellate annue.
Per impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata, l'ATO di Latina può ricevere rifiuti dagli altri ATO per il doppio della produzione provinciale.
impianti compostaggio in provincia di Latina dati 2017: Acea Ambiente srl (ex Kyklos) Aprilia capacità autorizzata 120 mila tonnellate annue, Self Garden Aprilia 45 mila ton/annue, Sep Pontinia 49.500 ton/annue, Acea Ambiente (ex Solemme) Sabaudia 25 mila ton/annue
rifiuti organici trattati nel 2017: Kyklos 41.707, Self Garden 22.215, SEP 41.842, Rifiuti organici trattati in impianti di compostaggio del Lazio (tonnellate), anno 2017
Tmb Rida ambiente Aprilia tonnellate rifiuti autorizzati 409.200, trattati 2017: 300.357, RU indiff 285.780, altri TU 13.455, RS 1.122, rifiuti prodotti 229.732 (76%)
rifiuti inviati da Rida Ambiente a
discarica Belvedere (PI) ton 55.320, CISA (TA) 5.885, Lazio Ambiente Collefferro (RM) 9.228, recupero materia F.lli Lupoli Cisterna 24, RMB (BS) 3.639, Metalcoop Marcianise (CE) 12, recupero energetico Acea ambiente (San Vittore FR) 155.162, ETA Energie tecnologie ambiente FG Manfredonia 463
3.7 Provincia di Latina
L’impianto di TMB localizzato nella provincia di Latina, gestito da RIDA Ambiente srl, dispone di una quantità autorizzata pari a 409.200 tonnellate ed ha trattato, complessivamente, un quantitativo di rifiuto pari a 300.357 tonnellate. I rifiuti trattati sono costituiti da: rifiuto urbano indifferenziato, 285.780 tonnellate, da altri rifiuti urbani, 13.455 tonnellate e da rifiuti speciali, 1.122 tonnellate. Dall’analisi dei dati non risulta trasferenza di rifiuti urbani presso altri impianti, inoltre, considerata la quantità autorizzata, il sistema impiantistico teoricamente potrebbe trattare ancora oltre 100 mila tonnellate di rifiuti (vedi dettaglio Tabella 37).
Dal trattamento dei rifiuti, tale impianto produce, un quantitativo di rifiuti (sub-capitolo 1912), di circa 230 mila tonnellate, di cui oltre 164 mila tonnellate sono avviate ad impianti localizzati in regione e oltre 65 mila tonnellate sono trasferite fuori regione; sono stati classificati dal produttore come “parte di rifiuti urbani e simili non compostata” (CER 190501) smaltiti in discarica. Non risulta esportazione verso l’estero.
Trattamento meccanico Castelforte CSA con recupero di materia per un totale di 1.934 tonnellate e all'inceneritore 24.217 tonnellate

la volumetria disponibile in discarica nella regione Lazioal 31.12.2018 è di 400.000 mc Lazio Ambiente Colleferro Colle Fagiolara, MAD 200.000 mc Civitavecchia Fosso Crepacuore, MAD 20.000 Cerreto Roccasecca FR, Ecologia Viterbo Le Fornaci Viterbo 50.000 mc, per un totale di mc 670.000, mentre la produzione stimata da inviare in discarica per il 2019 è di tonnellate 733.153

impianti di compostaggio nell’ipotesi di raggiungimento del 70% di raccolta differenziata totale, tenuto conto della capacità di trattamento autorizzata, pari a 445.500 tonnellate, sarà necessario disporre di ulteriori impianti, rispetto a quelli già autorizzati, per una capacità complessiva di circa 373.900 tonnellate. Tale quantitativo diminuisce con il compostaggio domestico
Non sono previsti nuovi inceneritori
Ai sensi dell’articolo 200, comma 7, del d.lgs. 152/2006 e successive modifiche, il suddetto Piano, stabilisce che all’interno dei 5 ATO prima definiti si debbano:
- Organizzare i servizi di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati;
- Garantire l’autosufficienza degli impianti di selezione dei rifiuti urbani indifferenziati (c.d. impianti di trattamento meccanico biologico,TMB);
Garantire l’autosufficienza degli impianti di smaltimento di rifiuti urbani (discariche).



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