lunedì 15 dicembre 2014

discarica di Borgo Montello il pd sensibile agli interessi De Amicis naufraga nel mare mosso dei rifiuti «Brù, abbi sempre un occhio de cosa a mi cognato»

Le intercettazioni con Landi pubblicate da Il Giornale di Latina
L’UOMO DENTRO
IL CONSIGLIERE PD
ASSUME LE VESTI
DEL MEDIATORE
TRA IL PARTITO
E GLI INTERESSI
DI ECOAMBIENTE

DI ALESSANDRO PANIGUTTI
«Ricordate de mi cognato».
E’ una delle frasi che il
consigliere comunale del
Partito democratico di Latina Enzo
De Amicis rivolge all’amministrato -
re delegato di Ecoambiente, Bruno
Landi, contenuta nelle intercettazioni
dell’inchiesta che nel luglio scorso
aveva portato in carcere il re dei rifiuti
Manlio Cerroni insieme ad altre sei
persone, tra cui lo stesso Landi. Pubblicate
ieri da Il Giornale di Latina,
quelle intercettazioni hanno indotto
Enzo De Amicis ad autosospendersi
dal gruppo consiliare del Pd e dalle
altre cariche di partito.
«Sono pronto a spiegare tutto -
anticipa De Amicis - ma devo dare
una risposta politica immediata, e la
mia risposta è l’autosospensione».
Un gesto dovuto, soprattutto perché
nelle intercettazioni rese di
pubblico dominio, oltre che chiedere
all’amministratore delegato di
Ecoambiente una raccomandazione
per l’assunzione del cognato, il
consigliere comunale del Pd si lascia
andare ad una serie di considerazioni
su alcuni suoi compagni di
partito che oggi non consentono in
alcun modo la permanenza di De
Amicis in quella formazione.
Il momento storico in cui avvengono
le conversazioni tra De Amicis
e Landi, siamo nel dicembre
2013, è cruciale per le sorti di
Ecoambiente: l’azienda che gestisce
la discarica di Borgo Montello
attende dal Comune di Latina insegue
da anni l’obiettivo di realizzare
un impianto di Tmb, ma alcuni mesi
prima viene approvato un piano di
salvaguardia del sito che ospita
Ecoambiente e che prevede la perimetrazione
della discarica con una
fascia alberata. Oltre quel limite
non sarà più possibile estendere le
attività di Ecoambiente, ma quello
stesso limite rende vano il disegno
di realizzare un impianto di Tmb,
perché per ospitare i rifiuti di scarto
della lavorazione occorrerebbero
altri invasi. Ecco allora la richiesta
di una variante a quella perimetrazione.
Nel dicembre 2013 il Consiglio
comunale si appresta a votare
le osservazioni, e le telefonate tra
Landi e De Amicis sono frequentissime.
Il Consigliere sembra essere
l’uomo di riferimento all’interno
del Pd. «Ieri abbiamo fatto... - dice
De Amicis a Landi il 13 dicembre -
Ha voluto per forza fare l’incontro
De Marchis... rispetto a un coordinamento...
insomma tutta una marea
di cazzate. C’era la Zuliani che
dice nooo... questa cosa... quella
non capisce un cazzo e va bene.
però alla fine c’era pure Forte, abbiamo
sentito pure lì sopra a Roma
la situazione, non ci stanno». Il
rapporto tra i due è così stretto che
i telefoni si accendono anche mentre
il Consiglio comunale si appresta
a votare la variante salva-
Ecoambiente. E’ il 23 dicembre
2103.
«Stiamo in fase di votazione -
spiega De Amicis a Landi - Me
tocca fa un’operazione perché manca
il numero legale»
E Landi replica: «E vedi un po’ va .
Me lo ricorderò tutta la vita». E De
Amicis rassicura: «Fra noi è passata
la linea di non partecipare al voto.
Mo, siccome non c’hanno il numero
legale ‘sti stronzi, mo fa un’ope -
razione di farci tutti dentro con
l’astensione, così passa la delibera,
se no è un casino». Alla fine l’ope -
razione va in porto. E Landi commosso
ringrazia: «Supergrazie.
Tanti auguri Enzo. A presto».
In realtà nella seduta consiliare del
23 dicembre 2013, al momento del
voto sulla delibera n.81 per l’acco -
glimento delle osservazioni sulla
norma di salvaguardia delle aree
limitrofe alla discarica Ecoambiente
erano presenti in aula 26 consiglieri
comunali, compresi i 7 esponenti
del Pd che si sarebbero astenuti
dal voto: quand’anche i
consiglieri del Pd avessero lasciato
l’aula prima del voto, il numero
legale per procedere al voto sarebbe
stato comunque assicurato dai 19
presenti che hanno invece votato a
favore. De Amicis ha millantato
credito presso Bruno Landi facendogli
credere di aver garantito la
possibilità per il Consiglio di procedere
al voto? E’ possibile, visto che
per accreditare il proprio ruolo decisivo
De Amicis tira in ballo Chiarato:
«Ci sta uno, Chiarato, che sta
fuori e aspetta che succede. Siccome
questo non c’ha intenzione de fa
passà sta cosa, può esse che rimane
fuori e non passa».
Ma una volta avuta in mano copia
della delibera, a Landi non sarebbe
sfuggito che il numero legale per il
voto c’era.
Fatto sta che il cognato di De
Amicis pare non sia mai stato assunto
da Ecoambiente.
Almeno così dice il consigliere
autosospeso.
IL QUOTIDIANO - Lunedì 15 Dicembre 2014

2 Latina

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