sabato 30 marzo 2013
la Tarese mette paura aumenti dal 310 al 690%
LA TARES (TAriffa Rifiuti E Servizi) è un’imposta
in tema di gestione dei rifiuti introdotta dalla legge
22 dicembre 2011 n. 214, in
sostituzione della Tariffa
di igiene ambientale (TIA).
Il nuovo tributo, introdotto dalla legge 22 dicembre
2011 n. 214, di conversione
del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 consiste in
un’imposta basata sulla
superficie dell’immobile di
riferimento, che ha come
obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del comune.
La Tares interessa chiunque possieda o detenga locali suscettibili di produrre rifiuti, ma peserà in modo particolare sulle
famiglie numerose e sulle
imprese. Il pagamento delle quattro rate annuali, che
doveva iniziare a gennaio
2013, slitta, secondo un
emendamento alle legge di
stabilità, ad aprile. La Tares rispetterà due nuovi
parametri che ne aggraveranno il peso sulle tasche
dei contribuenti. In primis
la Tares dovrà coprire il
100% del costo del servizio
sostenuto dai comuni, che
oggi si ferma in media al
79% con picchi massimi
che toccano il 91%. A questo si aggiunge il fatto che
la Tares dovrà finanziare
anche i “servizi indivisibili” forniti dall’ente locale
come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la polizia locale,
le aree verdi. Le risorse
necessarie per coprire tali
spese verranno dall’a umento di 30-40 centesimi al
metro quadro. In sostanza,
il corrispettivo per i servizi
indivisibili porterà un incremento stimato di circa il
14% per una famiglia di
tre componenti, ma in caso
d’adozione dell’al iq uo ta
massima può arrivare anche al 19%. Per ulteriori
info: http://it.wikiped i a . o rg / w i k i / TA R E S .
In ballo anche gli arretrati Tia
Tutti i rincari
per le famiglieLa media
per ogni nucleo
è di 80 euro in piùMENTRE si attendono
nuove direttive del Governo
nazionale per l’applicazio -
ne della nuova Tares, entro
il mese di aprile il Comune
di Latina dovrà inviare
agli utenti le
bollette relative alle ultime
due annualità
che, inevitabilmente, andranno a sommarsi alla
nuova tassa
sui rifiuti.
La Tares aumenterà, secondo una media elaborata dalle associazioni dei consumatori, rispetto alla vecchia tassa (la
Tarsu - tassa
presa in consi de raz io ne
per lo studio a
livello nazionale) per una
media di 80
euro in più
a ll ’anno per
ogni famiglia
media. Gli
utenti dovranno pagare la
bolletta in base alla dimensione dell’immobile abitato
o utilizzato: appartamenti,
case, uffici, negozi o capannoni. La Tares servirà al
Comune, come in tutta Italia, per coprire interamente
il costo del servizio rifiuti
per le utenze domestiche e
dovrà finanziare anche il
costo dei cosiddetti «servizi
indivisibili», come l’illumi -
nazione pubblica, la manutenzione stradale o del verde. Se dunque il 2012 è stato
l’anno dell’Imu, il 2013 sarà caratterizzato senza ombra di dubbio dalla nuova
tassa rifiuti che, è il caso del
Comune di Latina, andrà a
sommarsi agli arretrati
(2011 e 2012) che tutti gli
utenti della città dovranno
coprire nel corso dei prossimi dodici mesi. Ma gli aumenti non si fermeranno alla Tares. Secondo Federconsumatori e Adusbef in
media ogni famiglia dovrà
sostenere rincari fino a
1.500 euro. In ballo gli aumenti per le autostrade, le
assicurazioni auto, le multe,
i costi dei servizi aeroportuali, il canone della Rai, la
bolletta del gas, i servizi
postali, il bollo titoli e i
conti corrente delle aziende.Intanto il Consiglio provinciale approva un ordine del giorno per scongiurarne l’applicazione
La Tares mette già paura
La Confcommercio ha stimato aumenti della tassa compresi tra 310 e 690%Evitare salasso per attività commerciali,
imprese turistiche, servizi e famiglie - Continueremo la mobilitazione
sulla problematica con la speranza
che sia recepito il grave stato di crisiLA nuova tassa sui rifiuti, la
Tares, che andrà a sostituire
definitivamente la Tia, comporterà aumenti enormi, dal
310% al 690%. Si tratta della
stima fornita dalla Confcommercio nazionale che, in previsione dell’introduzione della tassa in provincia, prevista
per il prossimo mese di luglio,
pone degli interrogativi in
parte sollevati anche dall’or -
dine del giorno appena approvato dal Consiglio provinciale. Il documento votato in
Consiglio ripropone per gran
parte le preoccupazioni della
Confcommercio manifestate
in occasione di diversi incontri avvenuti negli ultimi mesi
in diverse zone della provincia, non ultima la consegna
simbolica delle chiavi “de l
commercio” ai sindaci, cosa
avvenuta a Latina, Formia,
Fondi, Gaeta, Terracina e San
Felice Circeo.
L’ordine del giorno del Consiglio provinciale di Latina,
attraverso il quale si auspica
formalmente un «intervento
d’urgenza» del Presidente del
Consiglio dei Ministri che
preveda, per il 2013, il mantenimento degli attuali regimi di
riscossione del servizio di gestione dei rifiuti (Tarsu, Tia 1
e Tia 2) servirà inoltre per
chiedere «il rinvio dell’entrata
in vigore del nuovo tributo a
decorrere dal 1 gennaio
2014». Secondo i rappresentanti della Confcommercio
provinciale, l’ordine del giorno «costituisce quindi un importante pronunciamento
dell’Organo di rappresentanza delle istituzioni provinciali
che si spera possa essere accolto dal Governo e sia sostenuto da tutte le forze politiche
presenti nel nuovo Parlamento». Insomma, il pericolo che
la nuova tassa possa affossare
ulteriormente i già tartassati
commercianti ed operatori
della provincia è più che reale.
La minaccia, nel caso del Comune di Latina, è poi ancora
più concreta se si considera
che l’amministrazione deve
ancora recuperare due annualità arretrate della Tariffa di
igiene ambientale.
«La Confcommercio provinciale - ha dichiarato il vice
presidente Gianni Gargano -
nell’apprezzare e condividere
la decisione assunta dal Consiglio provinciale continuerà
la propria mobilitazione sulla
problematica con la speranza
che sia recepito il grave stato
di crisi in cui versano le imprese in conseguenza della
persistente e conclamata crisi
dei consumi e dell’insosteni -
bile carico fiscale che ha già
prodotto nel corso del 2012 la
cessazione di numerose attività».
«La Confcommercio Imprese per l’Italia - si legge ancora
in una nota inviata dall’asso -
ciazione di categoria a seguito
dell’approvazione dell’ordine
del giorno - prende atto
dell’approvazione, all’unani -
mità, dal parte del Consiglio;
(...) documento attraverso il
quale si manifestano le gravi
criticità scaturenti dalla entrata in vigore, dal prossimo 1
luglio, del nuovo tributo che
già oggi ha prodotto “una grave crisi di liquidità dei Comuni della Provincia».
Se il Governo nazionale non
dovesse recepire le richieste
di operatori, associazioni ed
enti locali si tratterà di ragionare diversamente, cercando
(è il caso di Provincia e Comune) soluzioni alternative
che possano in qualche modo
limitare i problemi collegati
all’arrivo della pesante nuova
tassa sui rifiuti.
A . D. L .http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=630437034e046d8ef7b9fc1d6a4bedfe
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