domenica 28 ottobre 2012

Pontinia arsenico l'assessore alla sanità sa di cosa parla?


AL COMUNE DI PONTINIA
All'Assessore alla Sanità

oggetto: informazioni errate sull'arsenico nell'erogazione di acqua “presunta” potabile

Le dichiarazioni riportate oggi nelle cronache di Pontinia e attribuite al Signor Assessore alla Sanità in merito alla presenza di arsenico nell'erogazione di acqua “presunta” potabile sono chiaramente errate e andrebbero rettificate.
Non si scherza con i servizi pubblici e soprattutto con la salute umana.
Da diversi anni (dal 2005), inutilmente, chiedo che il Comune di Pontinia, in quanto massimo responsabile della salute pubblica, svolga il Suo compito di dare corrette e tempestive informazioni in materia di sanità.
Il contenuto oggi riportato nella stampa evidenza l'ignoranza in materia che, come dimostrano le notizie, tardive che arrivano dalla Regione Lazio e dalle inchieste delle Procure di Viterbo e Latina per l'esplosione di tumori compatibili con la presenza di arsenico nelle pubbliche di acqua e i conseguenti decessi.
Evidentemente non sono bastate le nostre richieste di notizie e informazioni inviate anche nel corso degli anni al Comune di Pontinia che continua ad ignorarle, sintomo di incapacità a dialogare.
Desidero ricordare che, vista la grave inadempienza del comune di Pontinia, è stato in seguito alle mie richieste all'ArpaLazio e alla Asl che sono state effettuate le analisi sull'acqua che per anni erano state svolte in misura inferiore al dovuto per legge. Addirittura nel 2010 non le avevano fatte per nulla e dopo la mia richiesta le prime non sono risultate sufficienti e quindi si sono dovute ripetere. Il tutto nell'assoluta inadempienza del comune di Pontinia.
Poi quest'anno la Asl (che in seguito alla mia richiesta aveva provveduto oltre che ad effettuare le analisi anche a pubblicarle nel sito) di nuovo ha oscurato i dati sull'arsenico e le ha pubblicate in seguito all'esposto dei verdi.
Senza dimenticare che nel 2010, dopo le mie richieste, la Asl emetteva informazioni errate e false sull'arsenico, seguivano esposti dei verdi, anche in seguito della presa di posizione dell'ordine dei medici. Le informazioni venivano corrette e sostituite il responsabile dei gravi errori.
Sempre in seguito ad esposti e richieste la Asl informava (vedere nota ufficiale sul sito della Asl http://www.asl.latina.it/componenti/actions.php?action=view&Id=757&fs=docazi) su quali provvedimenti emettere a tutela della salute pubblica quando il livello di arsenico veniva compreso tra 10 e 20 µg/L.
Avendo raggiunto tale limite sono state avvertite le aziende alimentari (bar, ristoranti, tavole calde, forni, ecc.) della zona di Piazza Indipendenza delle precauzioni da prendere?
Si chiede quindi, di informare le aziende, ma anche la popolazione in modo corretto e senza rischiare eventuali denunce per inadempienze o per omessa o errata informazione.
Si amministra con gli atti e non con comunicati, dichiarazioni e conferenze stampa con dati sbagliati e quindi oltremodo pericolosi per la salute umana.
Ringraziando per l'attenzione si inviano distinti saluti.
Giorgio Libralato

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