lunedì 22 ottobre 2012

Ilva Taranto maxi aumento dei tumori, peggiorano dati mortalità


L'EMERGENZA AMBIENTE

Ilva, peggiorano i dati sulla mortalità
nelle donne maxi-aumento dei tumori

Il ministro Balduzzi incontra in Prefettura le associazioni ambientaliste per presentare lo studio "Sentieri" con i dati sulla mortalità e le malattie collegate alla qualità dell'aria. Allarme anche per i bambini: in crescita le malattie nel primo anno di vita. Domani arriva Clini. Appuntamenti anche in tribunale

TARANTO - Peggiorano da più 10 a più 11 per cento i dati della mortalità a Taranto secondo il Progetto Sentieri dell'Istituto superiore della sanità sui siti inquinati. Mentre nelle donne i tumori aumentano a seconda del tipo dal 24 al 100 per cento rispetto alla media della provincia e nei bambini crescono le malattie nel primo anno di vita. "Dai risultati presentati emerge con chiarezza uno stato di compromissione della salute della popolazione residente a Taranto", scrive il ministero della Salute.

Si apre dunque con un serio allarme la settimana cruciale per il futuro dello stabilimento Ilva. Dovrebbe infatti essere questione di ore la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della nuova Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l'esercizio dell'attività industriale, che potrebbe avvenire martedì 23 ottobre facendo entrare in vigore il testo, approvato con molte osservazioni e critiche, dalla Conferenza di servizi il 18 ottobre scorso. Intanto il ministro della Salute Renato Balduzzi ha incontrato le associazioni ambientaliste per presentare lo studio compiuto dall'Istituto superiore della sanità con l'Oms, denominato progetto Sentieri, che si riferisce ai dati aggiornati al 2009 sull'analisi della mortalità, del biomonitoraggio e del rischio sanitario connesso alla qualità dell'aria.

Il più 11 per cento si riferisce all'eccesso di mortalità rilevato a Taranto rispetto alle aspettative di morte di tutti i cittadini residenti in Puglia. 
Si tratta di un dato ricavato dalla media tra l'eccesso di mortalità del 14 per cento registrato tra gli uomini e quello dell'8 per cento rilevato nelle donne nel periodo tra il 2003 e il 2009.

GLI UOMINI Per gli uomini l'eccesso di mortalità per tutte le cause nel periodo che va dal 2003 al 2009 rispetto alla media regionale è del 14 per cento. Per tutti i tumori è più 14, per cento malattie circolatorie 14 per cento, malattie respiratorie c'è un eccesso del 17 per cento, per i tumori polmonari si raggiunge il più 33 per cento e c'è un  più 419 per cento di mesoteliomi pleurici. Rispetto al resto della provincia, invece, per gli uomini che vivono tra Taranto e Statte si registra un più 30 per cento di tumori. Nel dettaglio c'è un più 50 per cento del tumore maligno del polmone, più 100 per cento per il mesotelioma e per i tumori maligni del rene e delle altre vie urinarie (esclusa la vescica), più 30 per cento per il tumore della vescica e per i tumori della testa e del collo, più 40 per cento per il tumore maligno del fegato, del 60 per cento per il linfoma non Hodgkin, del 20 per cento per il tumore maligno del colon retto e quello della prostata e al 90 per cento per il melanoma cutaneo.

LE DONNE Per le donne a Taranto invece è stato rilevato un eccesso di mortalità rispetto al resto della regione per tutte le cause nel periodo tra il 2003 e il 2009 dell'8 per cento. I decessi legati ai tumori sono più 13 per cento, per le malattie circolatorie più 4 per cento, per i tumori polmonari più 30 per cento e per il mesotelioma pleurico più 211 per cento. In particolare, rispetto però stavolta ai dati della provincia nel sito di Taranto e Statte si registra un incremento totela dei tumori del 20 per cento e nello specifico dei tumori al fegato (+75%), linfoma non Hodgkin (+43%), corpo utero superiore (+80%), polmoni (+48%), tumori allo stomaco (+100%), tumore alla mammella (+24%).

I BAMBINI i bambini si registrano incrementi significativi di contrazione malattie per tutte le cause nel primo anno di vita.

"La situazione a Taranto è indubbiamente complessa. Credo sia necessario uno sforzo, anche da parte della sanità' pubblica per un monitoraggio sanitario costante e un piano di prevenzione nei confronti dei lavoratori, dei bambini, di tutti, con iniziative mirate". Lo ha detto il ministro Baluduzzi. "I dati su Taranto sono allarmanti e ricalcano quelli già' circolati: bisogna partire da questo dato di fatto per intervenire", è stato invece il commento dell'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Ettore Attolini, dopo l'incontro con il ministro.

Domani, martedì 23, Clini e Balduzzi saranno a Bari dove parteciperanno a una tavola rotonda sul "Caso Ilva" dopo l'illustrazione della relazione al Parlamento sulla gestione dei rifiuti nella Regione Puglia, elaborata dalla commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti presieduta da Gaetano Pecorella. Oggi e domani l'Ilva è anche al centro di due appuntamenti giudiziari. Oggi ci sarà in Tribunale l'udienza sull'appello presentato dalla Procura di Taranto per far sospendere l'immediata esecutività dell'ordinanza del Tribunale del 28 agosto con la quale, tra l'altro, venne disposto il reintegro del presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, nella funzione di custode giudiziario degli impianti sequestrati.

L'appello è stato proposto in attesa della decisione sul ricorso presentato in Cassazione dalla procura contro la stessa ordinanza. Il 23 ottobre il Tribunale del riesame esaminerà il ricorso dei legali dell'Ilva contro il secondo no del gip Patrizia Todisco alla rimessione in libertà di Emilio Riva, del figlio Nicola e dell'ex direttore dello stabilimento di Taranto Luigi Capogrosso, tutti agli arresti domiciliari dal 26 luglio nell'ambito dell'inchiesta per disastro ambientale a carico dei vertici dell'azienda.http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/10/22/news/ilva_peggiorano_i_dati_sulla_mortalit_allarme_dal_rapporto_del_ministero-45062404/?ref=HREA-1
(22 ottobre 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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