tratto da https://ambientenonsolo.com/migrare-in-casa/
Migrare in casa
Recensione di Franco Pistono
Neonato in casa EdizioniAmbiente – l’uscita è del settembre scorso –, Migrare in casa è un libro decisamente attuale, dal titolo chiaro ed evocativo.
Superfluo, infatti, è parlare dei recenti disastri ambientali che hanno funestato la nostra nazione e che intonano tristi rime con gli argomenti dell’opera.
Virginia Della Sala, l’autrice, ci conduce per mano all’interno della “questione climatica”, descrivendo vari scenari e riportando testimonianze. Prima di entrare nel vivo, un accenno a prefazione e postfazione.
Della prima, a firma di Marco Travaglio, isolo due corsivi: “L’attenzione all’ambiente si riduce a slogan vuoti e di tendenza, roba da greenwashing, mentre mancano leggi efficaci oppure, se ci sono, vengono ignorate o cancellate per favorire il cemento e le fonti fossili.” e “Siamo la patria della Protezione civile, mentre dovremmo essere quella della Prevenzione civica”.
Dalla seconda, di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, estraggo: “Alcuni potrebbero pensare che la lettura di questo libro possa alimentare quella che gli psicologi definiscono ecoansia, ma non è così. Ormai le soluzioni al problema climatico ci sono, basta metterle in campo”.
Tra questi due pensieri di apertura e chiusura si sviluppa il lavoro di Della Sala, la cui struttura è quadripartita.
La prima sezione è dedicata al nostro “Paese fragile”; la seconda, indaga mutazioni radicali, figlie delle variazioni climatiche, quali siccità, scarsità di neve, erosione delle coste e (in)azioni conseguenti; la terza guarda alla necessità di “abitare il cambiamento”, osservando le migrazioni, domestiche e non.
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