"Diciotto anni esatti dopo l’apertura dei cantieri si scopre che l’esborso totale dello Stato per il Sistema Mose non sarà di 5 miliardi 493 milioni di euro, come indicato dal prezzo bloccato ancora alcuni anni fa, per il semplice motivo che il Consorzio Venezia Nuova ha già ricevuto 7 miliardi 268 milioni di euro. A tanto assommano gli acconti pagati dal Provveditorato alle Opere Pubbliche del Triveneto (e l’ex Magistrato alle Acque) per gli stati di avanzamento, sulla base delle fatture emesse. Il dato emerge dalla relazione che il commissario liquidatore, il commercialista veneziano Massimo Miani, ha allegato alla richiesta depositata in Tribunale per ottenere il nulla osta al piano di ristrutturazione del debito. E’ in quelle pagine che viene ventilata, ufficialmente, la parola fallimento, come rischio concreto per il Consorzio, gravato da debiti e senza soldi in cassa, mentre i cantieri si sono fermati."