Al netto delle diatribe fuorvianti di stampo elettoralistico (che c’entra lo stop al coprifuoco per il Covid con il Pnrr?) la versione Draghi del Recovery Plan spodesta l’economia circolare – che già con Conte non era posta al top ma almeno segnava la “missione numero due” – che perde oltre il 30% degli investimenti; mentre incorona la Carbon Capture and Storage o Sequestration (Ccs) tanto cara all’industria degli idrocarburi di Eni e Snam. Infatti nella vulgata semplificatrice veicolata da tv e mass media, è l’idrogeno blu ad essere assunto a cavallo di battaglia del ministro Cingolani: che significa rivolgersi all’industria “hard to abate” e cioè a quella definita “sporca” (idrocarburi, acciaio, cemento ecc).