martedì 21 aprile 2020

Coronavirus, l’emergenza riporta a casa i mafiosi dal 41 bis: concessi i domiciliari il colonnello di Provenzano. Ora pure gli altri boss sperano. Di Matteo: “Lo Stato sembra aver ceduto al ricatto delle rivolte”

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di Giuseppe Pipitone Il fatto quotidiano online Cominciano ad aprirsi le porte del carcere per i mafiosi detenuti in regime di 41 bis. Come anticipato dal fattoquotidiano.it, infatti, l’allarme coronavirus rischia di portare ai domiciliari non solo i detenuti comuni ma anche boss di rango. Come per esempio Francesco Bonura, condannato in via definitiva nel 2012 per associazione mafiosa ed estorsione a 18 anni e 8 mesi di carcere. Classe 1942, palermitano, ricco costruttore edile, figura di spicco del mandamento dell’Uditore, era detenuto nel carcere di Opera a Milano. Da ieri può tornare nella sua Palermo. A dare notizia dell’avvenuta scarcerazione di Bonura è il sito dell’Espresso.
Il giudice del tribunale di sorveglianza di Milano ha concesso gli arresti casalinghi a Francesco Bonura, boss dell'Uditore e ricco costruttore edile, condannato a 18 anni nel 2012. Adesso puntano ai domiciliari anche capimafia come Bagarella e Santapaola. Il magistrato componente del Csm: "Lo Stato sembra aver dimenticato e archiviato per sempre la stagione delle stragi e della Trattativa". Il Dap: "Nostra nota del 21 marzo? Era solo un monitoraggio. Scarcerazioni competono ai magistrati". Il ministero avvia verifiche

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