Nel mondo assistiamo ad un calo della mortalità per cancro che però si accompagna ad un costante aumento della incidenza di nuovi casi per cui tra poco, come afferma Veronesi, avremo un cittadino su due in Italia con cancro.
Questo aumento di incidenza, causato dalla mancata prevenzione primaria nel mondo (assenza di valida tutela dell’ambiente e della salute nei luoghi di lavoro sempre più tendenti alla schiavitù ed alle diseguaglianze) ha come obbligata conseguenza il fatto che il cancro nel mondo non sarà per nulla sconfitto ma sarà trasformato in pochi anni in una malattia cronica curabile solo per ricchi, gli unici in grado di sopportare costi sanitari eccezionali per decenni, con somma gioia delle case farmaceutiche private.
Per i poveri, nel mondo intero, si tenderà ad essere “progressisti”, facendogli firmare prima un bel testamento biologico o richiesta di suicidio assistito, e cosi, come già accade nel mondo, i poveri appena non potranno più essere consumatori di farmaci sotto brevetto ad altissimo costo, saranno uccisi con eutanasia “dolce” da qualche medico assassino per garantire le migliori cure solo ai ricchi.
In Campania, alla mancata prevenzione primaria aggravata dal disastro ambientale dei rifiuti tossici e di terra dei fuochi, si aggiunge la mancata prevenzione secondaria cioè la diagnosi precoce mancata per malagestione della sanità pubblica ormai ultradecennale.
Registriamo cosi anche un aumento di mortalità rispetto alla media nazionale, in controtendenza nazionale e mondiale. Questo incremento di mortalità lo registriamo nonostante l’uso di farmaci oncologici ad altissimo costo (dati Osmed 2015) per cui in Campania e a Napoli spendiamo pure più soldi di tutti per farmaci procapite, in stragrande maggioranza oncologici, e pure inutilmente, sostanzialmente solo per uso compassionevole in gran parte, come anche oggi la morte del giovane Rosario Bocchetti a 19 anni testimonia inoppugnabilmente.
Ormai da tempo tutti gli “scienziati” medici e non attestano che la Campania (e Napoli) è un ottimo laboratorio “naturale”, anzi meglio, stabulario umano per le sperimentazioni cliniche di farmaci ad altissimo costo oncologici e non, per tutte le case farmaceutiche di tutto il mondo, prima ancora degli africani.
Dulcis in fundo, riceviamo meno soldi di tutti dal sistema sanitario nazionale perché siamo la regione più giovane di Italia, grazie sempre al fu ministro del Nord Veronesi.
In conclusione quindi: quale migliore esempio, nel mondo, di“World Cancer Day dei cornuti e mazziati”?
Quali le cause? Quale la diagnosi? A mio parere innanzitutto lasindrome di Stoccolma, che sembra molto diffusa a Napoli, anche tra i partiti politici.
Con sindrome di Stoccolma si intende un particolare stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che si manifesta in alcuni casi in vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica. Il soggetto affetto dalla sindrome di Stoccolma, durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all’amore e alla totale sottomissione volontaria, instaurando in questo modo una sorta di alleanza e solidarietà tra vittima e carnefice.
Non riesco a reprimere la mia “sensibilità diagnostica” che mi spinge a pensare che i meno 3.6 anni di speranza di vita media che registriamo a Napoli finanche nel 2015, non siano altro che la conseguenza della nostra sindrome di Stoccolma con incapacità di proporre nuovi, non solo onesti, ma anche validi e competenti candidati al governo della “res publica”, come pure oggi mi pare di registrare alle primarie del Pd a Napoli . Continuiamo cosi, facciamoci del male. di Antonio Marfella | 4 febbraio 2016 http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/04/world-cancer-day-a-napoli-il-giorno-dei-cornuti-e-mazziati-con-la-sindrome-di-stoccolma/2433109/
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