Ma non è tutto. Ci sono altre questioni da discutere. Come ilvincolo di inedificabilità che il piano paesaggistico sposta da 150 a 300 metri dalla battigia. Come l’esistenza di aree di interesse archeologico, negata da Siracusa Sun LId, ma documentate. Da un sistema di fori circolari relativi a tre villaggi neolitici scavati negli anni ’60 e ’70, dalle escavazioni circolari subaeree identificate come fornaci per la cottura della calce di età imperiale, da alcune bitte di ormeggio ricavate nel banco affiorante, dalle carraie relative ad un’antica strada di servizio al porto-canale, oltre a cave a cielo aperto per l’estrazione di blocchi riconosciute sulle sponde del porticciolo. Elementi sufficienti per negare il via libera da parte della soprintendenza.  “Il progetto di resort turistico è assolutamente incompatibile con le esigenze di tutela dei luoghi, oltre che palesemente contrario alle prescrizioni contenute nel Piano Paesaggistico”, dicono da  Legambiente Sicilia. Contraria anche l’associazione Sos Siracusa, che ribadisce: “costruire anche dove le normative attuali lo consentono, ma si impedisca ad ogni costo che venga occlusa la vista e la libera fruizione della costa e del mare”.
La posizione del sindaco, Giancarlo Garozzo, renziano della prima ora, è chiara. Per il dirigente regionale e nazionale del Pdl’amministrazione comunale “guarda con estremo interesse alla realizzazione del progetto per tutte le ricadute che ne deriveranno in termini occupazionali, visto che si parla di 350-400 persone occupate a regime, e sul piano economico anche per il Comune che potrà incassare qualcosa come 20 milioni di euro dagli oneri di urbanizzazione”. A pensarla come lui anche l’assessore all’Urbanistica, Alfredo Foti, che in occasione della recente conferenza dei servizi ha sottolineato come “l’intervento necessita di un esame approfondito per la presenza di molti aspetti positivi in termini infrastrutturali per il pubblico godimento, oltre che risvolti occupazionali e di sviluppo economico, tutto compatibilmente alla tutela e salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio ”.
Già “tutela e salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio”. Priorità secondo la Siracusa Sun Lld. Ma anche secondo sindaco e assessore all’urbanistica. Almeno nelle dichiarazioni. Nella realtà a contare sopratutto sembrano essere quei “venti milioni di euro” di oneri di urbanizzazione, soldi che finiranno nelle casse del comune, con i quali “si può pensare ad un serio programma di manutenzioni stradali e alla realizzazione si sottoservizi”. Dopo il villaggio dell’Arenella, realizzato, e quello alla Pillirina, sfumato, Siracusa sceglie il destino di un’altra parte del suo territorio. L’iter del progetto è ancora lungo, ma gli “schieramenti” sembrano fatti. “Sulla Pillirina c’erano cinque vincoli ad Ognina c’è solo un vincolo paesaggistico. Già questo pone la questione dei due resort su piani assolutamente diversi”, sostiene il sindaco. Si contano i vincoli, non i danni. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/16/siracusa-societa-usa-vuole-costruire-un-resort-5-stelle-ma-ce-il-vincolo-paesagistico/2039713/