venerdì 25 aprile 2014

Giornata animali laboratorio, si chiede stop a vivisezione Lav, fermare sterminio silenzioso,incentivi a metodi sostitutivi

"Fermare la vivisezione in tutti i laboratori della Terra, salvando gli oltre 115 milioni di animali che ogni anno soffrono e muoiono in nome della ricerca scientifica". È questo l'obiettivo della Giornata mondiale degli animali da laboratorio che ricorre oggi, 24 aprile.

Lanciata nel 1979 dalla più antica organizzazione antivivisezionista inglese, la National anti-vivisection society di Londra, e poi riconosciuta come giornata mondiale dalle Nazioni Unite, la commemorazione punta a superare la sperimentazione animale in favore dei metodi alternativi di ricerca.

In Italia la Lega anti vivisezione (Lav) torna a chiedere, in occasione della ricorrenza, lo stop allo ''sterminio silenzioso'' e il ''massimo impegno delle istituzioni per incentivare e finanziare i metodi sostitutivi di ricerca''.

''Il nostro Paese deve cambiare rotta e preoccuparsi concretamente del futuro dei malati finanziando lo sviluppo di tecniche che non facciano uso di animali ma utilizzino l'unico modello attendibile: l'uomo'', dichiara la biologa Michela Kuan, responsabile Lav Vivisezione. ''È ora che l'Italia scelga di tutelare gli oltre 2 milioni di malati di tumore, ai quali si aggiungono milioni di persone affette da altre patologie, con una seria ricerca e abbandonando tecniche obsolete che evidentemente hanno fallito''.

Tra gli esempi virtuosi la Lav cita la BioBanca di Genova, un 'deposito' di cellule dei tumori asportati nell'uomo da utilizzare per testare l'efficacia dei farmaci. ''È un modo concreto, sicuro ed etico di condurre ricerca dove volontari donano consapevoli tessuti che andrebbero altrimenti gettati - spiega l'associazione - invece di indurre artificialmente patologie in specie diverse che vengono inutilmente uccise per fornire dati inutilizzabili''.
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