domenica 26 giugno 2011

acqua pubblica: mo mettemo e levamo, campamo pe fregà i comuni

www.acquabenecomune.org/aprilia

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Comunicato stampa del 25 giugno 2011

E MO METTEMO E MO LEVAMO …

BASTA CHE CAMPAMO PE FREGA’ I COMUNI

In questi giorni si stanno distribuendo per la provincia migliaia di “strane” lettere.

Portano il simbolo dell’ATO4, dell’OTUC e di Acqualatina. Lettere senza firma ma che guarda caso portano un timbro di protocollo della Segreteria dell’ATO4.

La lettera parla di sanatoria per irregolarità contrattuali da risolvere senza penali!

Appena letta pensavano che finalmente questi signori si fossero accorti delle loro tante irregolarità e degli abusi pertpetrati negli anni con il contratto di gestione. Un contratto mai approvato (come previsto) dai comuni, cambiato con clausole a favore del gestore (27 punti di contestazione della regione Lazio), con tariffa fuorilegge (aumento iniziale del fattore k fino al 36,84% rispetto al massimo consentito del 25 % + costi iniziali stimati superiori al limite di legge e mai approvati dal Comitato di vigilanza).

Insomma irregolarità gravi di cui “guarda caso”ci siamo accorti solo noi cittadini, e che neache l’OTUC (organismo tutela consumatori) ha mai contestato. Per non parlare poi delle penali (oltre 27 milioni) che il gestore doveva pagare diminuendo la tariffa all’utenza per non aver raggiunto i livelli di servizi. Penali “bloccate” da sindaci amici e mai contestate dall’OTUC.

Un organismo che ad oggi è stato più prone ad agevolare il gestore che difendere gli utenti.

Che dire poi degli oltre 9 milioni, tolti dal piano degli investimenti per i comuni e spesi finora per scovare i morosi (veri ed inventati)? Un piano costosissimo e miseramente fallito. Doveva servire per ripianare un debito di 14,7 “appioppato” ai comuni nel 2005 e che invece ancora oggi è pari a 9,7 milioni! Che brillanti: 9 milioni in 5 anni per rimanere 9,7 milioni di debito!

Oppure vogliamo parlare dei 91 milioni del prestito DEPFA Bank spesi finora e costati al 2010 ben 21 milioni tra “swap”, interessi e consulenze? Un prestito da “strozzini” se si pensa che solo di consulenze costa 2 milioni l’anno! Un prestito spacciato come indispensabile nel 2007 per permettere di realizzare entro il 2009 i 146 milioni d’investimenti previsti. Invece, se tutto va bene, entro il 2011 si fermeranno a quota 120 milioni … con la giustificazione dei soliti sindaci succubi ed incapaci.

E’ chiaro a tutti che quel prestito, come noi scrivemmo fin d’allora, serviva solo ad evitare il fallimento del gestore e della sua corte politica. Di tutto questo L’OTUC, guarda caso, non si accorge mai!!!

Ma il “bello” non finisce qua! Perché l’OTUC prima nel 2008 ha “collaborato” all’applicazioni delle penali esose e spesso ingiustificate, previste nel regolamento d’utenza, ed adesso si propone come “salvatore” e chiede di bloccarle fino a settembre.

Ma guarda caso per raggiungere lo scopo “benefico” si vuole però che comuni, ATO4 ed Acqualatina sottoscrivano un protocollo d’intesa!!!???.



Ancora una volta il buon presidente CUSANI abusa del suo ruolo poiché sottoscrive per l’ATO4 un’intesa mai approvata dalla conferenza dei sindaci. Proprio non lo vuole capire, nonostante i tanti ricorsi persi al TAR ed al Consiglio di stato, che la provincia di Latina non si identifica con l’ATO!

Ma commettono tutti insieme un altro abuso. Com’è possibile “sospendere” il regolamento d’utenza approvato in conferenza dei sindaci senza ripassare per quell’organismo, unico previsto ad esprimersi per l’ATO4?

Ed ancora, com’è possibile che la “sanatoria” valga solo per i cittadini di quei comuni che firmano l’intesa? E’ giuridicamente lapalissiano capire che il gestore non può dare agevolazioni differenti per lo stesso contratto di servizio pubblico, e che quindi l’agevolazione per uno si estende automaticamente a tutti quelli che sono nella medesima condizione.

E’ chiaro allora che l’intesa (raggiunta in modo abusivo) serve invece ad altri scopi.

A far sottoscrivere ai sindaci, attarverso le premesse introduttive, una sorte di acquiescenza ed accettazione della convenzione di gestione mai approvata dai consigli comunali e coinvolgere gli uffici comunali e le strutture pubbliche per sopperire all’incapacità del gestore. Un mix che a ben vedere frega i comuni (danno erariale) ed aiuta il gestore (che introita le bollette) con l’idea suggestiva che tutti stanno lavorando d’amore e d’accordo e che l’effetto del referendum sia inesistente.

Insomma proprio non lo vogliono capire che la gente Acqualatina NON LA VUOLE!

PS: per noi “morosi, autodenunciati e paganti” di Aprilia, che non abbiamo mai ritenuto valido il contratto con Acqualatina, la sanatoria non è applicabile perché gli irregolari contrattuali sono loro!

Abbiamo già risposto NO alla moratoria bufala firmata tra CUSANI e la giunta SANTANGELO nel 2007. Accordo che oggi il gestore utilizza strumentalmente nelle cause contro i cittadini per dimostrare surrettizziamente che il comune ha accettato la gestione Acqualatina!

Il nostro sindaco oggi come potrà mai firmare un simile protocollo d’intesa con Cusani ed Acqualatina? Attendiamo pubblica risposta.



Comitato cittadino acqua pubblica di Aprilia

NOTA: dopo l'invio alla stampa del presente comunicato (25 giugno ore 10.00) siamo venuti a conoscenza che a mezzo di dichiarazione

alla stampa il giorno precedente (24 giugno) il Sindaco D'Alessio ha chiarito che il comune non firmerà il protocollo d'intesa

con Acqualatina e l'ATO. BENE! Auspichiamo che nessun atto di acquiescenza alla presenza e permanenza di Acqualatina sul

territorio di Aprilia venga mai sottoscritto, affinchè sia chiara e indiscutibile la volontà dell'amministrazione

di superare al più presto l'attuale gestione del servizio idrico.

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