tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-economico-del-16-dicembre-2024/
Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, nel nostro inserto, con Marco Palombi raccontiamo il curioso caso italiano del mercato pubblicitario: mentre in tutto il mondo la fetta della réclame televisiva è divorata dai colossi del web, in Italia gli spot sul piccolo schermo occupano uno spazio molto più rilevante, ignoto nel resto dell’Ue. E gran parte del bottino lo incassa Mediaset. La scorsa settimana il Tar ha bocciato la precettazione – proposta da Matteo Salvini – dei lavori dei Trasporti che avevano proclamato lo sciopero generale. Con Salvatore Cannavò torniamo alle origini della legge sulla precettazione, per scoprire che le sue radici non affondano affatto a destra. Giulio Da Silva illustra le conseguenze dell’assalto di Unicredit al BancoBpm: il mondo bancario è molto ottimista e vede di buon occhio l’apertura di una nuova stagione per le fusioni tra istituti di credito. Voltiamo pagina con Fabrizio Benente per entrare nel mondo accademico, con il governo Meloni che taglia i fondi all’università e precarizza i ricercatori. Insomma: il delitto perfetto di un settore che dovrebbe guidare innovazione e crescita della produttività. Mentre i comuni, senza soldi e con la Manovra del governo che riduce ancor più i fondi per gli enti locali, provano a far cassa con la tassa di soggiorno (ormai quasi ovunque). Ce lo racconta Leonardo Bison. |
E Big Tech incassaUn mercato piccolo, in cui la tv ha un peso sconosciuto nel resto dell’Ue: la maggior parte va in tasca a Mediaset di Marco Palombi |
ScioperiLo strano caso della 146/90 che Salvini ora vuole cambiare. Fu approvata coi voti di Dc, Pci e Psi e sostenuta da Cgil, Cisl e Uil: serviva ad arginare i sindacati di base di Salvatore Cannavò |
Effetti collateraliIl mercato crede a una stagione di fusioni e rivaluta le azioni del credito: le stock option ora valgono di più di Giulio Da Silva |
L’attaccoL’esecutivo riduce i fondi agli atenei pubblici e rende più precaria la carriera di chi stava già traguardando l’orizzonte del posto di lavoro dopo anni di Fabrizio Benente* |
| Rincari ovunque e dal 2025 si pagherà in altri 1.200 Comuni: serve a chiudere i bilanci di Leonardo Bison |
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