Ben tornati alla newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi intervista il fisico del Cnr, Antonello Pasini, sulle sfide (forse già perse) dell’Europa: l’abbandono graduale del Green Deal e la non accettazione del “cambiamento climatico”, derubricato spesso a “maltempo”, dipingono un quadro a tinte molto fosche per il Vecchio Continente. Che invece dovrebbe cominciare a guardare alla Cina, Paese che inquina più degli altri ma dove adesso si scommette sulle rinnovabili e sulle auto elettriche. Insieme con le associazioni ambientaliste e animaliste tracciamo poi un bilancio dell’anno che si sta per chiudere. Tutt’altro che positivo. Extinction Rebellion, Fridays for Future e Ultima Generazione puntano il dito contro il Ddl sicurezza, che sta criminalizzando la protesta, mentre Wwf, Lipu, Legambiente, Mountain Wilderness e Lav e altre affrontano i passi indietro legati alla biodiversità, alla caccia, allo sfruttamento delle montagne e alla qualità dell’aria. Nella rubrica Verdi si diventa, invece, capiamo come “smaltire” il Natale, ovvero come differenziare imballaggi, stoviglie, persino albero e lucine. La newsletter Fatto for Future ritorna martedì 7 gennaio. Ai nostri lettori l’augurio di buone feste!
Rinnovabili e automotive, il fisico Pasini: “Altro che Ue: la Cina ha capito tutto, e si sta imponendo sul mercato globale”di Elisabetta Ambrosi Da un lato, l’anno più caldo di sempre, segnato da eventi estremi imprevedibili, come la nuova alluvione in Romagna; dall’altro, l’informazione che continua a non legare gli effetti alle cause e ad usare diciture sbagliate – come “maltempo”; e una politica che non guarda al futuro, ma alle prossime elezioni, mentre in Europa in Green Deal mostra drammatici cedimenti. Non è quadro a tinte allegre quello che dipinge Antonello Pasini, fisico del clima del CNR, che pure ammette che le persone hanno maggiore consapevolezza della crisi ambientale. Una strada da percorrere, spiega, sarebbe quella di superare un’economia incentrata sull’ego e andare verso l’economia intesa come “casa comune” e in particolare verso le comunità energetiche. Che però, ancora, sono frenate da lacci di ogni tipo e burocrazia. (Continua a leggere)
Il libroIl Natale sono ioOlivier Tallec Edizioni Clichy, pp. 48 euro 19.95 Un album che affronta tematiche ambientali e sogni di gloria infranti. Un piccolo abete allevato in una coltivazione intensiva in Svezia sogna i suoi 15 minuti di celebrità come Albero di Natale. La sua ambizione è costellata di paillettes e lustrini, ma sarà tutto oro quello che luccica? Abele è un piccolo abete che non ha avuto la fortuna di nascere in montagna, ma in una serra di piante coltivate sul ciglio di una strada. Abele però non si arrende, lui sogna luci e lustrini e una carriera come albero di Natale. Ma per diventarlo c’è una sola soluzione: fuggire. |
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