mercoledì 18 dicembre 2024

Acque reflue urbane: il Consiglio adotta nuove regole per un trattamento più efficiente, dall'articolo di Marco Talluri ambiente e non solo

 tratto da https://ambientenonsolo.com/acque-reflue-urbane-il-consiglio-adotta-nuove-regole-per-un-trattamento-piu-efficiente/

Acque reflue urbane: il Consiglio adotta nuove regole per un trattamento più efficiente

Nei primi giorni di novembre il Consiglio Europeo ha dato il via libera finale a una direttiva UE rivista sul trattamento delle acque reflue urbane. La direttiva rivista estende la portata agli agglomerati più piccoli, copre più inquinanti, compresi i microinquinanti, e contribuisce alla neutralità energetica.

Più agglomerati e più inquinanti coperti

Secondo la direttiva rivista, gli Stati membri devono raccogliere e trattare le acque reflue di tutti gli agglomerati superiori a 1.000 abitanti equivalenti – una misurazione utilizzata per calcolare l’inquinamento delle acque reflue urbane – secondo gli standard minimi dell’UE (invece della soglia di 2.000 abitanti equivalenti fissata nelle norme precedenti).

Per affrontare meglio l’inquinamento e prevenire gli scarichi di acque reflue urbane non trattate nell’ambiente, tutti gli agglomerati tra 1.000 e 2.000 abitanti equivalenti devono essere dotati di sistemi di raccolta e tutte le fonti di acque reflue domestiche devono essere collegate a questi sistemi entro il 2035.

Per tali agglomerati, entro il 2035 gli Stati membri dovranno rimuovere la materia organica biodegradabile dalle acque reflue urbane (trattamento secondario) prima che venga scaricata nell’ambiente. Le deroghe si applicheranno agli Stati membri in cui la copertura dei sistemi di raccolta è molto bassa e quindi richiederebbe investimenti significativi. Stati membri che hanno aderito all’UE più di recente e hanno già fatto investimenti significativi più recenti per attuare l’attuale direttiva (ad es. Romania, Bulgaria e Croazia) possono anche beneficiare di deroghe.

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