dalla newsletter de il fatto quotidiano
Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, oltre al nostro inserto economico, vi proponiamo un approfondimento del Financial Times sui due personaggi chiave che in questi mesi hanno salvato l’economia russa dalle sanzioni: Elvira Nabiullina, governatrice della Banca centrale russa, e Herman Gref, ad di Sberbank. In ambito cripto, Virginia Della Sala ci parla della decisione di una società di revisione di sospendere l’analisi di Binance e altri exchange di criptovalute. Buona lettura
FT: ecco come i tecnocrati di Putin hanno salvato l’economia russa (pur essendo contrari alla guerra)di Max Seddon e Polina Ivanova Un mese prima dell’invasione dell’Ucraina, i principali confidenti economici di Vladimir Putin sono andati a trovare Putin nella residenza del presidente russo a Novo-Ogaryovo, fuori Mosca, per informarlo sulle probabili conseguenze delle sanzioni occidentali. In quell’occasione Herman Gref, amministratore delegato della banca statale Sberbank, ha presentato una relazione di 39 pagine in cui metteva in guardia il presidente russo dalle conseguenze disastrose di un’ulteriore escalation delle tensioni in Ucraina. Stretto alleato di Putin fin dagli anni 90, quando lavoravano nell’ufficio del sindaco di San Pietroburgo, Gref è noto per essere il membro più liberale della cerchia ristretta di Putin e anche quello più franco rispetto alle sue convinzioni. Il timore più grande dei consulenti, in quella riunione, era che Putin avesse deciso di riconoscere i due staterelli separatisti del Donbass, perché la reazione occidentale sarebbe stata così forte da paralizzare l’economia russa. Elvira Nabiullina, l’autorevole governatrice della banca centrale russa, era una delle più preoccupate, ma è stato Gref a prendere la parola. (Continua a leggere) |
Soldi (e istruzione) ai giovaniTutti ne parlano senza conoscerlo, compresa la maggioranza che vuole abolirlo (o riformarlo, non s’è capito): ecco un bilancio dopo sei anni coi (pochi) dati a disposizione di Leonardo Bison |
| In Italia leggiamo poco, meno di dieci anni fa, e a leggere sono sempre gli stessi. Al contempo, però, aumenta sia la vendita sia la produzione di libri. Questo in sintesi il quadro che da anni registra l’Istat. I dati sulla lettura e più in generale sulla partecipazione culturale sono stati pressoché rimossi dal dibattito […] di Fq | |
| L’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo sembra essere uno dei crucci “culturali” principali di questo governo. Lo ha chiarito il ministro Sangiuliano alla Camera il 16 novembre, e poi di nuovo il 1 dicembre presentando alle commissioni le linee guida del suo dicastero: “Lo Stato deve farsi carico di una maggiore sicurezza sociale […] di Leonardo Bison | |
ComparazioneGli schemi di sostegno minimo in Francia, Germania e Spagna: nessun limite temporale, nessuna penalizzazione degli “occupabili”, rivalutazione all’inflazione di Massimo Aprea e Gabriele Guzzi |
Conti pubbliciNel 2025 il governo prevede che le uscite correnti al netto degli interessi tornino ai livelli del 2019: la stretta sarà pagata dai tagli al welfare. Che qualcuno invoca sui media di Francesco Lenzi |
| Quando un’epoca finisce, le vecchie sicurezze vacillano. Fino a pochi anni fa, il libero scambio aveva una connotazione largamente positiva nel senso comune. Oggi, invece, le posizioni scettiche si diffondono sempre più. Nel panorama italiano, Merci senza frontiere tenta di collegare economia e politica in una critica al sistema attuale. Il nuovo libro di Aldo […] di Alessandro Bonetti |
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