CHERNOBYL: IL TRIBUTO DI PROGETTO HUMUS
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VIDEO: |
| OLTRE LA SBARRAvideo reportage realizzato dalla “Blufilm” di Roma. Narra l’esperienza del progetto Humus e la realtà dei residenti in zona contaminata. Proiettato su RAI3 il 26 aprile nella trasmissione “Geo & Geo”. Il video ha partecipato all’Expo sui documentari di Cannes. |
| LA STORIA DI CHERNOBYL da un iniziale progetto musicale del compositore Patrizio Maggiori (laurea in Ingegneria Meccanica, specializzazione in Energetica, residente a Poggio Moiano, Rieti) si è sviluppata, in collaborazione con il Progetto Humus, un’opera multimediale in cui immagini, filmati e musica contribuiscono a raccontare e a far riflettere sulla tragedia di Chernobyl. |
| I DIMENTICATI DI CHERNOBYLIl filmato “I dimenticati di Chernobyl” è stato girato durante una missione del progetto Humus ed ha vinto il premio giornalistico televisivo 2003 “Ilaria Alpi”. |
MOSTRE E FOTOREPORTAGE |
| DARIA DE BENEDETTI: FOTOREPORTAGE “CHERNOBYL… FALLOUT INFINITO” Daria De Benedetti e Massimo Bonfatti si sono incontrati nel settembre 2004. Volti reciprocamente sconosciuti, ma istantaneo sodalizio di intenti. In entrambi la voglia e la necessità di parlare di Chernobyl in maniera diversa, oltre gli stereotipi. L’una con la macchina fotografica… |
| PIER PAOLO MITTICA: PROGETTO FOTOGRAFICO “CHERNOBYL, L’EREDITA’ NASCOSTA” Il portale del Progetto Humus è stato per Pierpaolo Mittica di grande aiuto e fonte di ispirazione per il progetto fotografico su Chernobyl. “Ho cercato – dice Pierpaolo – di fare un lavoro che metta in luce, attraverso il tragico esempio di Chernobyl, la situazione attuale di chi è costretto a vivere con l’eredità lasciata da Chernobyl, e la pericolosità e i gravi danni sanitari e ambientali che crea l’utilizzo dell’energia nucleare” |
| CARLO SPERA, LIBRO E MOSTRA FOTOGRAFICA: “VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE” Vent’anni dopo l’esplosione della centrale nucleare di Cernobyl Il lavoro è finalizzato a evidenziare le problematiche che, nonostante i venti anni trascorsi, continuano ad affliggere le popolazioni maggiormente colpite dalla fuoriuscita di sostanze radioattive avvenuta in seguito al disastro nucleare di Cernobyl’ il 26 aprile 1986. |
| LUCA SCABBìA, REPORTAGE FOTOGRAFICO: “NOVOZIBKOV, IL SOLE INVISIBILE DI CHERNOBYL” L’umanità saprà e potrà continuare a sperare grazie all’ostinazione e alla sfida quotidiana di persone come quelle di Novozybkov, più forti delle falsità, della bugie, della contraffazione dei numeri che il nucleare sa sapientemente ordire; più tenaci di quel genocidio strisciante, che a Novozybkov come a Hiroshima e Nagasaki, è un monito terribile, inquietante ed inequivocabile. |
| ALAN GARDINI, REPORTAGE FOTOGRAFICO “OMBRE, VISIONI DALLA CITTA’ FANTASMA Tutto fermo. Immobile. Nulla è cambiato a Pripyat da quel terribile aprile del 1986. La nube tossica uscita dall’esplosione del reattore n.4 della centrale nucleare di Chernobyl ha costretto tutti a lasciare le proprie case, amici, parenti, ricordi, oggetti. Camminando per la piazza o il parco giochi sembra ancora di sentire le voci delle persone… |
| GIOVANNI LAMI, PROGETTO FOTOGRAFICO “SOURCES”Lo sguardo aspetta, osserva l’asfalto e la carta, il legno e la ruggine, l’intonaco come disegno e texture. L’uomo è spesso assente e il territorio è ancora schiavo di questo tremendo disfacimento radioattivo, ma i segni della sua passata presenza sono ovunque: in una palestra, in un’aula scolastica, nel ferro e nel cemento. |
| “26 APRILE” Mostra internazionale itinerante su Chernobyl e Bielorussia Non solo le fotografie, le mappe ed i simboli del 26 Aprile, ma soprattutto i quadri e le sculture dei più famosi artisti bielorussi ed i disegni dei bambini a testimoniare che “oltre Chernobyl” esiste la bellezza della natura, l’amore per la vita dei bielorussi e la vita stessa che continua. |
| RITORNO A CHERNOBYL Dal 25 ottobre al 6 novembre 2004 si è svolta in Bielorussia una missione del progetto Humus. La missione, oltre a caratterizzarsi per le azioni istituzionali e di follow up inerenti le tappe del progetto, ha voluto rinsaldare l’operatività al ricordo e alla memoria dell’evento del 26.04.1986. Oltre ad incontri con testimoni del tempo, il percorso si è sviluppato nelle zone di evacuazione fino a Chernobyl, alla centrale e a Pripyat. |
1986ANNO DEL DISASTRO; ERA IL 26 APRILE ALLE ORE 1.23 LOCALI
200000LE VITTIME DI CERNOBYL, COMPRESI I DANNI (CANCRI, LEUCEMIE, SINDROMI IMMUNODEPRESSIVE)
11000CASI DI CANCRO ALLA TIROIDE RIGUARDANTI I BAMBINI DI CERNOBYL
300ANNI PER LA RESTITUZIONE DEI TERRENI ALLA SITUAZIONE ORIGINARIA
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