Quattro laghi, un promontorio, un'isola, una lingua di sabbia e 3000 ettari di foresta. L'area protetta è preceduta per dimensione soltanto dal Gran Paradiso dal Parco Nazionale dell'Abruzzo. E una storia che parte dai versi dell'Odissea
Quattro laghi, un promontorio, un'isola, una lingua di sabbia e 3000 ettari di foresta. L'area protetta è preceduta per dimensione soltanto dal Gran Paradiso dal Parco Nazionale dell'Abruzzo. E una storia che parte dai versi dell'Odissea
Nato nel 1934, nell'area risparmiata dal piano di bonifiche realizzato nella regione pontina da Benito Mussolini, il Parco nazionale del Circeo tutela ottanta chilometri quadrati di territorio che comprendono il promontorio del Circeo, i 3000 ettari della foresta di Sabaudia, le dune costiere, i quattro laghi salmastri e l'isola di Zannone.Istituito allo scopo di "conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio naturalistico e per la promozione e lo sviluppo del turismo e delle attività compatibili", il parco, il terzo per dimensione in Italia dopo il Gran Paradiso e quello dell'Abruzzo, si trova lungo la costa tirrenica del Lazio meridionale, circa 100 chilometri a sud di Roma, nel tratto di litorale compreso tra Anzio e Terracina e si sviluppa interamente in provincia di Latina (nell’ambito dei territori comunali di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e Ponza). All'interno sono circa un centinaio le presenze archeologiche certificate, abbastanza per ricostruire con discreta precisione gli insediamenti di età romana attorno al promontorio di Circe.
La Selva di Circe
E' la più grande foresta naturale di pianura presente in Italia e si estende per 3300 ettari mantenendo le caratteristiche dell'antica foresta che, prima della bonifica pontina, era di circa 11mila ettari. Tra le caratteristiche principali dell'area protetta, ci sono le "piscine", aree paludose formate spontaneamente con l'accumulo di acqua piovana e l'affioramento della falda, e le "lestre", gli spazi che ospitavano i villaggi degli abitanti stagionali prima della realizzazione della bonifica.
Il promontorio del Circeo
E' un massiccio calcareo lungo circa sei chilometri e largo in alcuni punti fino a due, caratterizzato da una vegetazione mediterranea e la cui vetta, il Picco di Circeo, raggiunge i 541 metri. Sul mare, il promontorio presenta diverse grotte accessibili dall'acqua, la più importnate, quella della Maga Circe, resa celebre dai versi dell'Odisseea. Lungo la costa sono poi presenti diverse torri medievali, costruite per difendersi dagli attacchi dei pirati saraceni.
I laghi
Sono quattro i laghi salmastri costieri presenti all'interno del parco e costituiscono il più importante ecosistema palustre del Lazio. Inseriti all'interno dell'area tutelata dal 1978, oggi ospitano una ricchissima fauna con decine di specie di uccelli. Il Lago di Caprolace, il Lago Monaci, il lago Paola e quello di Fogliano, il più grande.
L'isola di Zannone
Entrata a far parte del parco nel 1975, l'isola di Zannone si trova a 15 km da capo Circeo. Da sempre disabitata a causa della costa scoscesa e inaccessibile, vide stabilirsi per brevi periodi gruppi di monaci benedettini e cistercensi tra il VI e il XVI secolo, una condizione che ha permesso la conservazione di un patrimonio faunistico e floristico particolarmente ricco e raro. Dal 1922 è popolata da una colonia di mufloni, introdotti a scopo venatorio.
Le dune costiere
Una striscia di sabbia lunga 23 Km, ricca di vegetazione e caratterizzata dalla presenza di grandi dune che separano la costa dai laghi e che raggiungono anche l'altezza di 27 metri. La lingua parte dalla scogliera calcarea del promontorio del Circeo, sotto torre Paola, e arriva a Capo Portiere.
21 ottobre 2011
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/10/21/news/scheda_circero-23625315/
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