Cattive notizie per i lemuri, specie icona del Madagascar. I cambiamenti climatici rischiano di far morire lentamente di fame una particolare specie di questo primate che si nutre quasi esclusivamente di una singola varietà di bambù.
L'allarme arriva da uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Current Biology e riguarda il prolemure dal naso largo, una specie considerata in "pericolo critico" di estinzione dalla Lista Rossa dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn).
Questi lemuri si nutrono di bambù e ne preferiscono i teneri germogli, molto nutrienti. Solo in caso di necessità, nelle stagioni secche, mangiano anche i tronchi, la corteccia del bambù, grazie a una dentatura "specializzata". Elemento che li accomuna con i panda giganti. Per effetto dei cambiamenti climatici, spiegano gli scienziati, nelle aree in cui si concentrano le popolazioni dei prolemuri dal naso largo sono attesi in futuro periodi di siccità più intensi. Di conseguenza questi lemuri potrebbero essere costretti a mangiare corteccia per periodi più lunghi del solito. Un comportamento che nel lungo periodo potrebbe lentamente affamarli, fino alla morte.
L'allarme arriva da uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Current Biology e riguarda il prolemure dal naso largo, una specie considerata in "pericolo critico" di estinzione dalla Lista Rossa dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn).
Questi lemuri si nutrono di bambù e ne preferiscono i teneri germogli, molto nutrienti. Solo in caso di necessità, nelle stagioni secche, mangiano anche i tronchi, la corteccia del bambù, grazie a una dentatura "specializzata". Elemento che li accomuna con i panda giganti. Per effetto dei cambiamenti climatici, spiegano gli scienziati, nelle aree in cui si concentrano le popolazioni dei prolemuri dal naso largo sono attesi in futuro periodi di siccità più intensi. Di conseguenza questi lemuri potrebbero essere costretti a mangiare corteccia per periodi più lunghi del solito. Un comportamento che nel lungo periodo potrebbe lentamente affamarli, fino alla morte.
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